A 6 mesi dalla pubblicazione del bando, oggi sono stati presentati al Castello del Valentino gli esiti di Federal Building Torino, il concorso internazionale di architettura bandito dall’Agenzia del Demanio e programmato dalla Fondazione per l’architettura / Torino per trasformare la caserma Amione di Torino in una cittadella della Pubblica Amministrazione.
I progetti candidati alla prima fase sono stati 25, per un totale di 74 partecipanti tra professionisti e operatori economici; l’89% dei candidati proviene dal Nord Italia e il 48% da Torino. Tra i 5 finalisti è risultato vincitore il progetto del raggruppamento composto da Paolo Iotti Marco Pavarani Architetti Associati, F&M Ingegneria S.P.A. e F&M Divisione Impianti S.R.L. che si è aggiudicato il primo premio di € 101.640, mentre ai restanti 4 finalisti sarà corrisposto un premio di € 10.890.
IOTTI + PAVARANI ARCHITETTI si è distinto sulla scena nazionale ed internazionale con la progettazione di architetture particolarmente riuscite nell’inserimento urbano e paesaggistico, spesso in contesti ad alto valore ambientale e basate su principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Lo studio ha maturato, in quindici anni di attività, importanti esperienze di progetti alle varie scale (dal design al masterplan) nonché di gestione di progetti complessi, sia nel settore pubblico sia in quello privato.
Ha ricevuto più di 20 premi in concorsi di architettura e urban design e numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali per la realizzazione di architetture innovative e sorprendenti ma al contempo perfettamente inserite nel loro contesto.
Il concorso si è articolato in due fasi: la prima, conclusa il 3 agosto 2018, aveva come obiettivo quello di acquisire le proposte progettuali relative al concept planivolumetrico e alla sistemazione delle aree libere da costruzioni; la seconda fase, riservata ai 5 migliori concorrenti selezionati nella prima fase, riguardava lo sviluppo di un vero e proprio masterplan dell’area oggetto del concorso.
La giuria del concorso è stata composta dall’arch. Giacomo Leonardi, esperto in pianificazione e progettazione urbana, dall’arch. Luisa Papotti del MiBAC, esperta in storia dell’architettura/dell’urbanistica, dal magg. ing. Carmelo Maricchiolo, esperto in progettazione energetico-ambientale, dall’arch. Guendalina Salimei indicata dall’Ordine degli Architetti di Torino, esperta in progettazione paesaggistica, e da un rappresentante dell’Agenzia del Demanio, l’ing. Dario Di Girolamo – Direzione Regionale Veneto, in qualità di presidente.
Per la gestione del concorso, l’Agenzia si è avvalsa del supporto della Fondazione per l’architettura / Torino, un interlocutore competente e un facilitatore del rapporto tra committenza e progettisti, che ha coordinato le diverse fasi della competizione e i soggetti coinvolti.
“Perché il risultato di una trasformazione del territorio sia di qualità” sottolinea il presidente della Fondazione Alessandro Cimenti “è essenziale che il processo sia di qualità e il concorso, se condotto seriamente, in due gradi e con una giuria competente, è lo strumento che meglio può garantirlo. L’ampio numero di proposte pervenute, l’accuratezza progettuale e la rilevanza dei nomi dei professionisti che hanno scelto di cimentarsi in questo concorso dimostrano il valore della procedura scelta. Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto e ci auguriamo che questa esperienza possa essere da esempio per la gestione di future trasformazioni urbane.”
Il progetto vincitore, i progetti finalisti e quelli degli altri 20 candidati sono esposti in una mostra allestita al Castello del Valentino grazie alla quale sarà possibile vedere tutte le soluzioni suggerite per riqualificare l’ex Caserma Amione di piazza Rivoli, edificio di 42.250 metri quadrati realizzato nel 1913 in pieno stile Art Nouveau.
L’ex caserma, al termine dell’intervento oggetto del concorso, diverrà un polo amministrativo territoriale, una cittadella della pubblica amministrazione che ospiterà fino a duemila funzionari, raggruppando uffici attualmente dislocati in immobili in affitto, con un risparmio complessivo di oltre 8 milioni di euro l’anno. Parallelamente si avvierà la realizzazione del Museo dell’Artiglieria nel Mastio della Cittadella e la ristrutturazione della caserma Dabormida che ospiterà uffici militari e una parte della collezione del museo dedicato alle armi.
Alla proclamazione sono intervenuti il vicesindaco della Città di Torino Guido Montanari, il direttore regionale Agenzia del Demanio Luca Terzaghi, il presidente dell’Ordine Architetti Torino Massimo Giuntoli, la vicerettrice del Politecnico di Torino Claudia De Giorgi e Dario di Girolamo, presidente della commissione giudicatrice dell’Agenzia del Demanio. Moderazione e conclusioni a cura di Alessandro Cimenti, presidente della Fondazione per l’architettura / Torino.