Milano | QT8 – Questione di vincoli

Il Comune chiede al Governo di sostituire il Vincolo Monumentale col vincolo Paesaggistico.

Maran: “Fermiamo scelta che rallenta i lavori e complica la vita dei cittadini. Chiediamo vincolo che sia ragionevole, adatto sia a tutelare il quartiere sia a migliorarlo”

Il quartiere QT8 non ha caratteristiche tali da richiedere un vincolo monumentale, che avrebbe un grande impatto sulla gestione degli interventi di iniziativa pubblica e privata; più appropriato risulta invece un vincolo paesaggistico.
Con questa motivazione la Giunta ha approvato le linee di indirizzo politico inerenti le Osservazioni all’avvio di procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale del QT8 proposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il Quartiere QT8, progettato nel 1947 su impulso dell’architetto Piero Bottoni, si estende per 94 ettari a nord di San Siro. La tutela monumentale prevede, fin dalla data di avvio del procedimento (4 febbraio 2019), la preventiva autorizzazione della Sovrintendenza per tutti gli interventi sugli spazi pubblici – strade, piazze, aree verdi, Monte Stella, Giardino dei Giusti – e per tutti gli interventi di modifica esterna e interna degli edifici, tra cui la scuola elementare Martin Luther King e il Padiglione per mostre e riunioni con campo giochi per bambini di via Pogatsching.

“La decisione del Ministero, frutto della volontà politica di ostacolare il progetto di riqualificazione del Giardino dei Giusti, rappresenta un vincolo burocratico per chi vive nel quartiere – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran –. Da un lato infatti rallenta i procedimenti per realizzare interventi su aree pubbliche, dall’altro impone iter complessi per chi ad esempio vuole riqualificare o vendere casa. Ci sono già decine di pratiche ferme in attesa di capire quale sarà la decisione finale del Ministero. Il Comune chiede un atto di buonsenso al Governo: sostituire il vincolo monumentale con quello paesaggistico. Un vincolo che sia ragionevole, adatto sia a tutelare il quartiere sia a migliorarlo. Anche i cittadini possono presentare osservazioni in questo senso”.

L’avvio del procedimento da parte del Governo si pone peraltro in netta contrapposizione con provvedimenti emessi dallo stesso Ministero dei Beni Culturali tra gli anni 2002 e 2011 riguardanti 3 immobili siti in via Goya, via Pogatshnig e via Agrigento compresi all’interno del QT8, per cui fu negata la tutela monumentale. Il vincolo risulta inoltre sproporzionato sia rispetto all’abituale ambito di applicazione – generalmente limitato a edifici e monumenti e non esteso a interi quartieri -, sia rispetto alla mancata applicazione in alcuni comparti storici come Parco Sempione-Foro Bonaparte, Porta Magenta, viale Maino-viale Bianca Maria di Savoia, Benedetto Marcello, i giardini pubblici Indro Montanelli, Brera, le zona di largo Richini e dell’Università Statale, dove vige invece il vincolo paesaggistico.
Quest’ultimo, volto a tutelare la “bellezza d’insieme“ nel rapporto tra architettura e spazi urbani e quindi applicato solo agli interventi esterni più impattanti e significativi, con il dpr 31 del 2017 è stato oggetto di uno snellimento procedurale, con l’individuazione di 31 tipologie di interventi per cui non sono più necessarie le autorizzazioni paesaggistiche e di 42 tipologie di interventi realizzabili con autorizzazione paesaggistica semplificata.

Il vincolo paesaggistico applicato su QT8 risulterebbe infine in linea con le tutele applicate negli ultimi anni dalla struttura Paesaggio della Regione Lombardia ad altri luoghi della città come il villaggio Moncalvo, il quartiere Valsesia, via Feltre Crescenzago Rombon e fiume Lambro, l’ambito Ticinello, l’area di Porta Ticinese e del Parco delle Basiliche, Porta Venezia e i Navigli.

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10 commenti su “Milano | QT8 – Questione di vincoli”

  1. Una situazione assurda, nata da una polemica patetica sul giardino dei giusti, inquinata da un ministero arrogante e incompetente… fa bene il comune a lottare per fermare questo vincolo che impatta sulla vita del quartiere e della gente che ci vive.
    Salvigni e Giggino vergogna!

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  2. Il signor Arsuffi, che da grande vorrebbe fare il sindaco, dovrebbe tutelarsi eliminando i commenti di questo troll farneticante nazifascista che, anche se cambia nome, ha veramente rotto il cazzo!

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    • Non voglio la censura per chiunque non la pensi in linea col pensiero buonista ecologista-chic e biciclettaro (come qualcuno sognerebbe).

      Però il nick col nome del pazzo che è andato a sparare col fucile in Nuova Zelanda è inaccettabile.

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  3. Brenton.. ma va a ciapà i ratt..
    Il vincolo è una stupidaggine fatta solo ripicca politica. vogliono bloccare la città per incolpare la giunta: e noi ne facciamo le spese

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  4. Un vincolo più che altro anacronistico quello di Bonisoli. Perché i buoi sono già da lungo tempo scappati.

    Nella totale indifferenza dell’amministrazione comunale, sono decenni che gli edifici e l’impianto del quartiere QT8 sono giorno per giorno stravolti con sopralzi, rotonde e peggio altro. Su questo stesso urbanfile si è parlato del degrado dell’area mercato.

    Considerata l’enfasi che oggi a Milano si dà al turismo di qualità e come dimostrano l’esempio dei tedeschi con l’anniversario del Bauhaus, sarebbe opportuno pensare sia a un piano di recupero del QT8 che “salvasse il salvabile” (sebbene certi sopralzi meritino la demolizione coatta) sia un sistema di vincolo che evitasse gli scontri di questi giorni, legati a tutt’altre beghe politiche.

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