Come apparso su la Repubblica, c’è una visione futura per Corso Buenos Aires e Piazzale Loreto. La voglia di cambiamento e miglioramento è sempre più impellente a quanto pare.
La visione è dell’ambizioso progetto di Milano Future City, nato da uno studio effettuato da Metrogramma (studio di architettura ed urbanistica con a capo Andrea Boschetti) e Mobility in Chain (società che si occupa di servizi di consulenza su mobilità e trasporti in tutto il mondo), con la collaborazione della casa automobilistica Volvo. Piano che nasce per fornire una visione strategica per il futuro di Milano coerente con il nuovo Pgt 2030, recentemente adottato dal Consiglio comunale.
L’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran -come riferisce la Repubblica-, lo definisce “interessante” e promette di farne tesoro: “Stiamo incentivando molto studi e analisi sul futuro di quell’asse perché anche questo lavoro, come quello già fatto per piazzale Loreto, offre una strategia coerente con gli obiettivi del Comune, che vuole favorire un ridisegno della città secondo logiche ecologiche, favorendo mobilità green e alberatura diffusa. Ovviamente non lo prenderemo ‘chiavi in mano’ ma è un materiale che ci serve per aprire a fine mese la discussione sul futuro di quest’asse, con l’obiettivo finale di rivedere tutto lo spazio complessivamente“.
Sicuramente tra qualche anno le auto saranno quasi tutte elettriche e la voglia di più verde e di una vita migliore sarà la priorità. Così il progetto Milano Future City ha disegnato un corso Buenos Aires ben differente dall’attuale. Anzitutto la auto, elettriche, come dicevamo, avranno a disposizione una sola corsia di marcia in entrambe le direzioni, mentre i marciapiedi saranno larghi oltre quattro metri. Una ciclabile per lato, alberature dove possibile, sedute per la sosta, immaginando spazi di qualità più ospitali e antropocentrici.
Anche per piazzale Loreto la visione è verde, non si comprende bene il progetto dall’immagine diffusa, ma sembra che la rotatoria sparisca per lasciare spazio ad una piazza pedonale o semi pedonale, dove il traffico viene lasciato nella parte inferiore (vicino alla fine di Corso BuenosAires) per collegare viale Abruzzi con viale Brianza, mentre Corso Buenos Aires prosegue con Viale Monza (via Padova solo ai mezzi pubblici e ridotta) e via Andrea Costa probabilmente collegata con viale Abruzzi (via Porpora non pervenuta).
Potrebbe essere questa la città del futuro?
In piazzale Loreto oltre a corso Buenos Aires confluiscono: viale Brianza, viale Monza, via Padova, via Andrea Costa, via Porpora, viale Abruzzi e via Andrea Doria. È una piazza brutta, trafficatissima e puzzolente, qualcosa bisogna fare. Ma anche ripensando completamente la viabilità dell’intero nordest Milano, renderla semipedonale mi pare un’impossibile utopia. Prima di modificare la viabilità bisogna modificare la testa delle persone.
Thomas Edison diceva che il successo è 10% inspiration e 90% perspiration.
Sull’inspiration ci siamo (ma non dovevamo necessariamente aspettare questo di rendering….)
Sulla perspiration….attendiamo fiduciosi. Prima o poi qualcuno che si metta a sudare su tutto il lavoro preliminare di analisi e simulazione di idee come queste arriverà.
Sarebbe fantastico e porterebbe solo vantaggi a tutta la città (e non solo probabilmente). Se fatto bene, magari andando anche oltre e rendendolo pseudopedonalizzato, Buenos Aires potrebbe diventare la Rambla di Milano, con enormi vantaggi sul turismo, qualità della vita, vivibilità del quartiere, ed ovviamente economici per i negozianti di zona e tutto il comune di Milano.
Ovviamente mi aspetto i soliti culi pesanti che si opporranno a qualsiasi riduzione di corsia per le auto, non sia mai che debbano fare un percorso 200 metri più lungo, o prendere un mezzo pubblico, o, ho paura a dirlo… Camminare! Scandalo!
P.S. molto utile questa abitudine che avete preso di mostrare una mappa che indica la zona trattata nell’articolo.
Guarda che le Rambla hanno delle carregiate molto larghe sia per le auto sia per i pedoni. Restringere la sede stradale è demnziale, visto che il corso è una mportante via di collegamento.
Una soluzione sensata sarebbe quela di creare parcheggi nelle vie laterali e vietare la sosta lungo la via: con lo spazio recuperato si posson allargare i marciapiedi “alberandoli”. Oppure destinare o spazio alle biciclette
Ehhh??? Ma anche no.
Forse ti confondi con le avingudas, tipo Diagonal, Meridiana o Paral.lel.
“La” Rambla (ce n’è una sola, max una e mezza se si conta il pezzettino di Rambla de Catalunya) ha UNA sola carreggiata per senso di marcia e anche molto stretta.
I marciapiedi laterali poi sono strettissimi, in certi punti se ti incroci con qualcuno uno dei due deve scendere. Si allargano solo nella parte bassa, verso Drassanes e il monumento a Colombo.
Ma ovviamente a Barcellona nessuno si sognerebbe di andare in macchina sulla Rambla, dove passano quasi solo taxi, furgoni per le consegne e auto di servizio.
Del resto, a Plaça Catalunya c’è un ampio parcheggio sotterraneo, collegato direttamente con la stazione della metro e delle ferrovie suburbane.
Fantastico!!!!! Assolutamente da fare. Serve corraggio e determinazione. Corso Buenos Aires come è adesso è brutto, sporco, con troppo traffico automobilistico. E di estate si muore di caldo per la mancanza di alberi. Avanti così, finalmente ci sono dei progetti validi sul tavolo.
L’idea è sicuramente di grande impatto ma… i parcheggi?
Già ora parcheggiare in Buenos Aires è un’impresa ma eliminando anche quei pochi spazi che ci sono diventerebbe un incubo!
E’ già un incubo se non vuoi pagare. Se segli un parcheggio a pagamento invence il posto c’è sempre. Nel resto d’Europa funziona così in centro alle città.
E poi è così necessario il parcheggio per il business? Via Torino e C.so Vittorio Emanuale non hanno parcheggi eppure i clienti non mancano. L’attrattività del luogo vale più dei parcheggi! Altrimenti vai al centro di Arese o al nuovo che arriva a Segrate, dove non hai nulla di bello ma un sacco di parcheggi.
L’unica necessità di percheggi è per i residenti… ma non l’hanno voluto nel vicino piazzale Lavater.
proprio perché esistono via Torino e corso Vittorio Emanuele pedonali, corso Buenos Aires è l’alternativa per chi vuole andare da Zara o H&M in macchina e senza arrivare nei centri commerciali…
Per me può anche rimanere a casa chi vuole andare a fare shopping in macchina.
I negozi faranno affari doppi con chi non ha il culo pesante.
Che poi non entra nemmeno in quelle taglie li.
che piaccia o no corso Buenos Aires è un’arteria di collegamento tra centro e perifieria quindi non potrà mai essere pedonalizzata… non siamo ridicoli!
Nessuno la vuole pedonalizzare.
Ma trasformare totalmente il suo paradigma si.
Caro Ale, se ci potese indcare dove sarebbero i parcheggi a pagamento di cui parla gliene saremmo grati. O meglio: certamente ci son dei garage. Ma sono talmente pieni che al massimo ci infili uno scooter. Ma un’auto te lo scordi.
Questo, bene inteso, rimarcando che ciò che mancano sono i parcheggi per i residenti. Cosa peraltro comune a 3 quarti delle strade di Milano
Fortunatamente esistono i mezzi pubblici (3 fermate di metro) linee dell’autobus e tram, cosa ti serve parcheggiare? pensiamo a città come Tokyo, li puoi avere una macchina solo se garantisci di avere anche un parcheggio tuo privato dove metterla, altrimenti neanche puoi comprarla.
Tokyo è stupenda. Anche io la vedo come modello in come limitare la quantità di mezzi privati per garantire una vivibilità elevata per tutti.
C.so Buoenos Aires è gelido d’inverno e torrido d’estate, puzza di gas di scarico tutto l’anno, rumore e confusione tutto l’anno. Nulla di attrattivo, ci vai solo se hai già deciso di fare shopping… e per qualche motivo non hai ancora iniziato a frequentare i centri commerciali o gli outlet alle porte della città.
O si muovono a fare qualcosa o presto inizia la moria dei negozzi.
Più spazio e servizi per i pedoni, ovvero ai clienti!
La puzza dei gas di scarico di questa via è veramente insopportabile. Mi sono sempre chiesto come mai c’è gente riesce a fare “shopping” li. Io la evito come il diavolo perchè come è adesso è stressante e bruttina.
Quello che mi stupisce è la reazione dei soliti commercianti anni 80.
Perché è evidente a tutti che un progetto simile vedrebbe me piu qualche altro migliaia di persone invadere corso buenos aires.
Con un prevedibilissimo aumento del fatturato di almeno 3 volte.
Come si fa a non capire!
Concordo in pieno!
Ha parlato Wf, imprenditore provetto ed esperto in marketing e gestione d’impresa.
Ogni tanto ascolta e lascia parlare gli altri. A meno che l’intervenire su UF sia per te una forma di sfogo dovuta alla lunga inattività giornaliera. In tal caso: sfogati pure, se ti fa sentir meglio
Questi vogliono trasformare Milano in un immensa ceriano laghetto…ci sarebbero code già alle 7 del mattino con smog raddoppiato rispetto al presente
Zero parcheggi sotterranei previsti perche’ i soliti ben informati ci illuminano con studi che asseriscono che aumentano il traffico, infatti dal rendering vediamo solo 4/5 automobili lungo tutto il corso B.Aires. Dev’ essere proprio così allora (nel mondo dei sogni.)
con “i soliti bene informati” intendi gli ingegneri trasportistici di tutto il mondo civilizzato?
Perché sono i loro studi che lo dicono, non la sciura Maria al mercato mentre compra le patate.
I due tipici commenti (il talebano delle auto e l’uomo di un solo libro che ha la verità in tasca sul tema mobilità privata) che fan passare la voglia di leggere i commenti di UF.
Io (12:59 piu che talebano delle auto sarei talebano dei parcheggi sotterranei, come ho visto in tante importanti città europee.Se non hai più voglia di leggere i commenti di UF ce ne faremo una ragione, oltretutto il tuo commento illuminante ci sfugge.
CBA può solo migliorare. Merita un progetto del genere dal quale trae beneficio l’intero quartiere. E gli alberi servono per scongiurare un po l’afa d’estate.
Secondo me se si facesse il progetto immaginato sui render il commercio del corso aumenterebbe del 100%. Attualmente il corso non è interessante per i turisti. Storia diversa con un progetto curato e corraggioso. Potrebbe finire sulle liste “must visit” dei turisti.
Esattamente!
Affari alle stelle ler i commercianti.
Una rambla per Milano, pire meglio di corso v. Emanuele.
Senza contare la cena con i ristoranti che il duomo non ha…
Progetto perfetto, unisce il bello: viale alberato e senza marciapiedi sopraelevati (come in una via pedonale!) con il funzionale: pista ciclabile, panchine e marciapiedi allargati.
Dopo tanti progetti che sono passati su Urbanfile questo è il primo per cui non riesco a trovare difetti.
Sarei anche favorevole ad un parcheggio di interscambio in Loreto pur di vederlo realizzato in questo modo.
Dire che tra qlc anno le auto saranno tutte elettriche oltre a essere esagerato sembra non considerare il fatto che occuperanno comunque spazio.
Anzi, il fatto di renderle meno inquinanti potrebbe paradossalmente costituire un incentivo ad usarle di piú, visto che l’impatto dei gas sará ridotto.
Sul fatto di ridurre la carreggiata su una via primaria come il Corso credo sia utopico. Se iniziassimo dal punire il parcheggio in doppia fila e spostare le auto in garage sotterranei (con tolleranza zero per chi non li usa)?
Concordo con te, Gio. SPpostare le auto in garage sotterranei (da costruire e dedicare in larga parte ai residenti) è una cosa doverosa non solo in questo corso ma anche nella maggior parte delle zone di Milano (porta Genova, Via Paolo Sarpi, via Bocconi, Arco della Pace, Porta Volta ecc) proprio per togliere auto ferme e liberare spazio per piste cilabili, pedoni, alberi, panchine..
Maran che parla di ” voglia di più verde “ e di “ alberature diffuse” fa capire di che pasta è fatta questa giunta dei proclami…
Maran i questi tre anni cosa ha fatto questa giunta per andare incontro alla voglia di verde e di alberature diffuse dei milanesi ?
Risposta : una beata mazza a parte tanti proclami…
Bisognerebbe riflettere sulla questione delle auto elettriche.
Se il problema è solo legato alle emissioni non bisognerebbe neanche discutere su questioni di lana caprina: quando ci saranno le auto elettriche si potrà fare quello che si vuole.
Se il problema è la qualità della vita in senso più ampio allora le maghine (riprendo da un altro partito di culi pesanti e non pensanti) bisogna limitarle.
I parcheggi a pagamento, interrati e no in zona ci sono, addirittura i residenti dopo un lungo tira e molla non hanno voluto un altro parcheggio in Piazzale Lavater.
No, ti sbagli: i parcheggi non bastano per tutti. Al punto che i pochi disponibili sono stracolmi e chiedono cifre improponibili. In piazza Lavater non dissero NO al parcheggio ma lo dissero NO a quel parcheggio, che oltre a distruggere le piante (cosa risolvibile piantandone altre) stravolgeva la viabilità e — a fronte di 480 nuovi posti auto – ne toglieva 400.
Parere personalissimo: a questo punto i parcheggi vanno fatti sopraelevati, al posto di edifici che vengono abbattuti: meno costi e meno impatto. Come in viale Papiniano, dove al posto di un concessionario Renault faranno il solito anonimo condominio.