Articolo di Christian Busato.
Ieri, lunedì 11 novembre, abbiamo incontrato nuovamente l’assessore Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Agricoltura e Verde del Comune di Milano, per chiedere di raccontarci la Milano del futuro nelle sue tematiche più attuali, spaziando dagli Ex-Scali, alla Goccia della Bovisa, alla dibattuta questione stadio, all’area dalle enormi potenzialità di Stephenson, fino alla riqualificazione di Corso Sempione. Una chiacchierata a 360°, sfruttando la sua disponibilità, per chiudere gli occhi e per capire le sfide che ci attenderanno.
1. Domanda: Nell’intervista del 2018 ci avevi anticipato che il regalo del 2019 sarebbe stato il PGT. Ora siamo nel 2019, ti chiediamo quale sarà il regalo o le più importanti novità o sfide che dovremmo attenderci per l’anno 2020 o ancora di più per un futuro lontano.
Risposta: Il PGT è approvato ed, ora, è solo da attuare con queste 3 macrolinee guida, con 3 tematiche
a) Tema delle case, nello specifico quello dell’affitto, monitorando questo problema e dando un quadro di regole che possano far aumentare e case a prezzi convenzionati ed in affitto;
b) Sviluppo in verticale delle costruzioni, con aumento conseguente della quota di verde, di parchi e sostenibilità;
c) Spostare investimenti verso le periferie, estendendo ancora di più verso la città metropolitana e verso la Lombardia. La sfida è quella di partire dal cambiamento avvenuto a Porta Nuova e Citylife, per far si che i prossimi anni saranno deputati alla crescita di Corvetto e Giambellino;
2. Domanda: Ci eravamo salutati, nella scorsa intervista, con la speranza che Milano potesse vincere le Olimpiadi. Ora che possiamo dire di essere una città a 5 cerchi, ti abbiamo lasciato 2 belle grane, 2 piacevoli complicazioni, ovvero lo sviluppo dello Scalo Romana per il villaggio olimpico per gli atleti e quello di Santa Giulia Nord per l’Arena Italia. Quali sono le tempistiche per questi 2 interventi legati alle Olimpiadi e quali i passi per il 2020?
Risposta: Per Santa Giulia è necessario, visto anche la storia quanto insegna, partire nel più breve tempo possibile, con le bonifiche. In questi giorni, in maniera molto serrata, si sta ultimando il tema della variante di Santa Giulia, per fare le pubblicazioni, avere le autorizzazioni, per, poi, partire con le bonifiche.
Per quanto riguarda, invece, lo Scalo Romana, RFI è pronta, ad inizio anno, ad indicare le modalità di scelta dell’operatore privato per realizzare lo Scalo e, quindi, il villaggio olimpico. Come tempistiche, inizio dei lavori di bonifica per Santa Giulia anno 2020 e si confida anche sullo Scalo Romana per la seconda metà dell’anno venturo l’inizio delle prime iniziative.
3. Domanda: Questione del mese di novembre. Il Consiglio e la giunta hanno dato l’ok per il nuovo stadio con la richiesta di maggior verde, minori indici di edificabilità ed il mantenimento del vecchio stadio. Quali saranno i margini di trattativa per non far si che salti il progetto proposto o che si bussi alla porta di Sesto San Giovanni.
Risposta: Settimana scorsa, dopo il vaglio del Consiglio, c’è stato il passaggio in giunta. Il Comune, si ribadisce che ha ampio rispetto dell’iniziativa privata di costruzione di un nuovo impianto, prevista dalle 2 squadre, Milan e Inter. Il nodo iniziale è che non funziona l’imposizione di un centro commerciale a fianco alla costruzione di un nuovo stadio a San Siro, visto che dobbiamo capire l’idea di città e gli obiettivi che ci poniamo nel quartiere di San Siro. Il centro commerciale potrebbe funzionare per i conti delle due squadre che lo propongono ma non se lo inseriamo all’interno delle complessità del quartiere di San Siro.
Oltretutto una proposta di sviluppo commerciale a San Siro si va ad inserire in un quadro più ampio di estrema vicinanza di altri centri commerciali, quali Citylife, Merlata o Arese. Il centro commerciale deve essere inquadrato.
Si ribadisce che:
a) è positiva l’idea che Inter e Milan si mettono insieme per portare avanti una proposta, cosa non scontata;
b) che il Comune ha l’interesse di capire le esigenze delle 2 squadre di costruzione di un nuovo stadio, essendo queste le uniche fruitrici dello stadio, cercando di capire perché non si possa ristrutturare il Meazza;
c) Si fa uno stadio con dei servizi intorno, non si costruisce un grande quartiere con un centro commerciale con dentro lo stadio;
d) Capiamo come possiamo lavorare per fare in modo che sia un’occasione di sviluppo per tutto quel quadrante di città, anche da per risoluzione di alcuni problemi sociali del quartiere che starebbe attorno allo stadio.
La volontà del Comune è quello di avere un impianto per gli eventi da 10.000 – 15.000 spettatori, anche considerando cosa possa comportare il costo della rifunzionalizzazione del Meazza e quanto questo costo possa essere lontano dai 40 milioni che sono scritti per l’abbattimento. Se il costo per la rifunzionalizzazione è vicino ai 40 milioni di abbattimento allora si possa pensare di rifunzionalizzare l’impianto per eventi che non facciano i 60.000 spettatori di San Siro ma i 10.000 – 15.000 spettatori
4. Domanda: Tempistica e cosa verrà realizzato per Bovisa e la Goccia;
Risposta: Allo stato attuale si sta completando la bonifica del primo lotto di tutta l’area della Goccia. L’obiettivo del 2020 è quello di passare dalla fase di bonifiche alla realizzazione del parco da parte del Politecnico che, peraltro, ha ricevuto 5 milioni di € per tale scopo. Nel 2020 possa essere l’anno in cui si passa dalla bonifica alla fase di realizzazione, in modo da ampliare le aree fruibili. Nei prossimi anni, nell’area della Goccia, si allergheranno anche gli spazi del Politecnico. Nel prossimo mese si cercherà di lavorare allo sviluppo e alla riqualificazione dell’area al di la della ferrovia (Via Durando, via Morghen). Il Politecnico ha bellissimi progetti per il riutilizzo dei Gasometri, che non vanno abbattuti. Il parco sarà dotato di impianti sportivi, esigenze che hanno gli studenti ed anche residenti della Bovisa e di Villapizzone.
5. Domanda: Scalo Farini: cosa verrà realizzato e tempistiche. E, nello specifico quali sono le possibilità di interramento dei binari, realizzando una piastra che congiunga la parte nord lato viale Lancetti con la parte sud lato via Cenisio;
Risposta: L’area è divisa in 2, una parte di Coima, sul lato verso via Valtellina, più piccola e quella più grande, in capo alle ferrovie. Negli scorsi mesi è stato assegnato il concorso internazionale del masterplan, vinto da Agenti Climatici che per la prima volta in Italia ci sarà un progetto che prova ad attuare tutti i temi dei cambiamenti climatici, a partire da come è disegnato il parco, disegnato in modo tale da andare verso l’idea di raffrescamento dei quartieri ad est dello Scalo Farini. Si è più avanti nella parte di Coima.
L’obiettivo è quello di avere qualcosa di fruibile per i cittadini entro le elezioni del 2021. Decaduta l’idea e l’obiettivo di un’unica piastra totale sopra i binari, sostituito da 3 piastre ridotte, di medie dimensioni per connettere la parte nord e sud che sostituiscano l’idea iniziale dei 3 ponticelli e che, quindi, siano 3 piattaforme di collegamento.
6. Domanda: Scalo Porta Genova – quali sono i margini per salvare la stazione ed i servizi su quella che è la stazione più vicina al centro di Milano;
Risposta: Il fabbricato viaggiatori, la stazione, non si tocca. Tutti i servizi, invece, verranno girati sula stazione di Romolo, dismettendo, conseguentemente la stazione di Porta Genova e lasciando quel corridoio verde, tra la cintura e l’area di Porta Genova. Ma, prima di togliere il fascio di binari e trasformarlo in un corridoio verde deve essere finita M4, la stazione Tibaldi, che inizierà nel 2020 e tutta l’offerta trasportistica costituita da tutte le stazioni lungo la cerchia ferroviaria, per fare sistema trasportistico.
7. Domanda: MIND;
Risposta: I lavori sono partiti con il nuovo polo ospedaliero del Galeazzi, con l’inaugurazione della prima parte di Human Technopole e con il prossimo avvio dei lavori del polo della Statale. Si conferma la duplice fermata MIND e Stephenson tra Certosa e Rho Fiera. I cambiamenti si vedranno nel prossimo mandato 2022 – 2024.
8. Domanda: Area Stephenson;
Risposta: Si è ribadita la volontà di realizzazione della seconda stazione tra Certosa e Rho Fiera, Stephenson che andrà ad affiancare MIND – Statale. Senza le infrastrutture lo sviluppo dell’area non può partire. Nel PGT è stato fatto un piano di regole per aiutare a far partire definitivamente l’area, sia per il player principale, Unipol che tutti i player più piccolini. Lo sviluppo dell’area non sarà quello residenziale, ritenuto inopportuno, ma direzionale o di manufattura, che si integri con MIND.
9. Domanda: Parli spesso di ricucire le 2 stazioni principali di Milano, Centrale e Garibaldi, cosa intendi e come questo possa avvenire?
Risposta: Anche con la cessione del Pirellino (UTC Pirelli 39), l’idea è quella di portare elementi importanti di Porta Nuova, quali i passaggi pedonali verso la stazione Centrale, come ad esempio possa essere un percorso pedonale di connessione lungo via Pirelli, che connetta le 2 stazioni.
10. Domanda: Riqualificazione Viale Certosa e Corso Sempione.
Risposta: Fondamentale per la riqualificazione di Viale Certosa sia l’apertura del Consolato Americano per lavorare dal primo pezzo. Pensare di fare tutto in un’unica soluzione diventa difficile, anche per la mancanza di infrastrutture. Ma la riqualificazione del consolato può essere da volano per il primo pezzo. Nel 2020 partono i lavori in Sempione con l’eliminazione della sosta irregolare.
11. Pierfrancesco, lasciamoci con una promessa per il 2020….il grande concorso per la riqualificazione di Piazzale Loreto.
Ci stava una forse ulteriore domandina sulla forestazione urbana e strategie e piani per gli alberi??
Una domanda sulla qualita`degli spazi pubblici e come fare per elevarla in maniera sistematica e programmata da parte dei progettisti interni al comune?
Ci stava una forse ulteriore domandina sulla forestazione urbana e strategie e piani per gli alberi??
Una domanda sulla qualita`degli spazi pubblici e come fare per elevarla in maniera sistematica e programmata da parte dei progettisti interni al comune?
E’ tutto molto chiaro nel punto:
b) Sviluppo in verticale delle costruzioni, con aumento conseguente della quota di verde, di parchi e sostenibilità;
NEL PUNTO B ci sono parole…..ma cosa avverra’ in concreto?? Regolamento e manuale proggettazione degli spazi pubblici con abaco materiali e dettagli costruttivi per arredo urbano?Manuale,abaco e piano strutturale del verde urbano?Piano di forestazione urbana e gestione e manutenzione dei boschi urbani? FATTI NON PAROLE…
A Scalo Farini sarà interessante vedere come saranno le 3 piattaforme/piastre di collegamento (invece che i 3 ponticelli striminziti degli ultimi rendering).
Goccia Bovisa: leggo “Il Politecnico ha bellissimi progetti per il riutilizzo dei Gasometri”. Dove si possono vedere questi bellissimi progetti?
NEL PUNTO B ci sono parole…..ma cosa avverra’ in concreto?? Regolamento e manuale proggettazione degli spazi pubblici con abaco materiali e dettagli costruttivi per arredo urbano?Manuale,abaco e piano strutturale del verde urbano?Piano di forestazione urbana e gestione e manutenzione dei boschi urbani? FATTI NON PAROLE…
È stato già detto ma repetita iuvant…
manca una domanda sullo stato pietoso dell’arredo urbano in tutta la città e sulla bassissima qualità media degli spazi urbani appena si esce dai megaprogetti… e su cosa intenda fare la giunta in proposito…
Su quando avremo finalmente una strategia coerente per l’immagine urbana e un abaco ‘vero’, prescrittivo, non un semplice inventario dell’esistente come quello attuale.
La domanda 6 è surreale.
6. Domanda: Scalo Porta Genova – quali sono i margini per salvare la stazione ed i servizi su quella che è la stazione più vicina al centro di Milano.
Forse andava chiesto alle ferrovie…e risparmiata la domanda per chiedere quando iniziano col parco dello scalo di San Cristoforo…
Ma la risposta di Maran è interessante lo stesso… Risponde sui piani di spostamento e politica dei trasporti come se fosse l’AD di RFI o di Trenord o l’Assessore ai Trasporti (in un caso non lo è ancora, nell’altro non lo è più).
Poi anzichè parlarci di piani di utilizzo temporanei dell’area che aveva annunciato un anno fa, o della ricucitura almeno temporanea con la zona Tortona o perlomeno su cosa sta succedendo col ponte verde in ferro che sta marcendo chiuso da anni, ci dice che la Stazione (nel senso dell’edificio chiuso e dismesso) non si tocca.
Sembra quindi che l’Assessore all’urbanistica abbia messo un vincolo monumentale su un edificio dismesso su area privata. Il che è interessante perchè la prossima volta che abbattono un edificio storico non vincolato a Milano (tipo il caso di via De Amicis), gli possiamo ricordare che se lui non vuole gli edifici non si abbattono.
E magari gli possiamo chiedere, visto che è così potente, se non può togliere il vincolo sui muri della stazione (che son vincolati sul serio purtroppo…) 🙂
Ma info sulla riapertura dei Navigli?
Mi rendo conto che Maran non é forse l’assessore piú indicato ma una domanda su come intende la mobilitá del futuro a Milano?
La posizione ed i progetti della giunta sulle automobili sono piuttosto chiari, forse valeva la pena farci due chiacchiere visto che l’urbanistica é fortemente legata alla mobilitá.
saluti
Comunque gli si poteva dire che lo scalo Farini così come è stato concepito è una ca…..ta pazzesca!
molto bello da raccontare a parole “Agenti Climatici“…in pratica lo scalo Farini con il suo parco super lineare e largo due alberi, scelti almeno nella fase di concorso non si sa come…poco contribuira` a risolvere i problemi dell`isola di calore…..un inizio?Speriamo….
Almeno se ne parla. Del progetto di San Cristoforo invece non c’è proprio più traccia…
Molto bello da raccontare a parole “Agenti Climatici“…in pratica lo scalo Farini con il suo parco super lineare e largo due alberi, scelti almeno nella fase di concorso non si sa come…poco contribuira` a risolvere i problemi dell`isola di calore…..un inizio?Speriamo….
Per quanto possa essere un tema interessante, è davvero faticoso leggere un articolo dove le virgole sono messe completamente a caso. Non voglio fare il maestro di nessuno, né criticare tanto per divertimento.
Spero sia presa come una critica costruttiva. Consiglio la lettura del libro di Claudio Giunta: ‘Come non scrivere’, che può essere un punto di partenza per migliorarsi.