Milano | Loreto-Centrale – Una ciclabile verde in Viale Andrea Doria? Magari!

Milano, Loreto e Centrale.

A dire il vero, siamo ancora in attesa dell’avvio dei lavori, previsti comunque per l’estate, per la trasformazione di piazzale Loreto, con il maxi progetto di Ceetrus Nhood LOC – LORETO OPEN COMMUNITY, che prevede un radicale cambiamento della viabilità e dell’aspetto urbano. Il progetto include una grande piazza pedonale che si estenderà da via Padova fino a corso Buenos Aires. A questa trasformazione dovrebbero seguire altri due interventi, uno appena cominciato, e l’altro ancora solo sulla carta: il primo riguarda Piazza Caiazzo, via Pergolesi e via Piccinni fino all’incrocio con viale Abruzzi; il secondo interessa piazza Luigi di Savoia, previsto in concomitanza con la costruzione della torre Mi.Chelangelo (i cui lavori, al momento, sembrano essersi fermati).

Nel frattempo, abbiamo appreso che è sfumato anche il progetto per lo studentato di Loreto, previsto in viale Andrea Doria 54, lasciando ancora per chissà quanti anni uno degli spazi urbani più preziosi della zona nell’abbandono.

Oggi, però, possiamo aggiungere un nuovo tassello di speranza grazie a un’idea interessante che sosteniamo con convinzione. Parliamo di viale Andrea Doria, la grande arteria che collega piazza Luigi di Savoia e la Stazione Centrale con piazzale Loreto, attraversando anche piazza Caiazzo. Si tratta di un viale potenzialmente molto bello – costeggiato da edifici di pregio – ma che dagli anni Sessanta del Novecento è in uno stato di degrado, con il parterre centrale ridotto a uno sterrato-parcheggio e una corsia preferenziale solo nella parte centrale tra piazza Caiazzo e Via Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Un po’ di storia: l’area dell’attuale piazzale Loreto, un tempo al confine tra Milano e Greco Milanese, divenne nell’Ottocento una grande rotonda. La sua conformazione cambiò radicalmente nel 1904, quando il Comune di Milano acquisì la parte meridionale di Greco per realizzare i grandi viali della circonvallazione – oggi viale Abruzzi e viale Brianza (quest’ultimo sarebbe rimasto nel comune di Greco se non fossero stati acquisiti i terreni da Milano). In quegli stessi anni venne aperta via Caiazzo, ora viale Andrea Doria, pensata per collegare Loreto alla nuova stazione ferroviaria, inaugurata però solo nel 1931.

Il viale, inizialmente dedicato a Caiazzo – un comune in provincia di Caserta legato a Milano per via del condottiero Gianfrancesco Sanseverino d’Aragona conte di Caiazzo – fu ribattezzato negli anni Trenta in onore di Andrea Doria. In origine era completamente alberato, con un doppio filare di alberi oggi scomparsi, e attraversato al centro dai tram extraurbani.

Per la precisione e per gli amanti dei tram, nella parte verso Loreto vi passavano i tram extraurbani che facevano capolinea in via Benedetto Marcello con transito via Gaffurio le linee dell’Adda (Caasano/Vaprio e Vimercate) dal 1931 al 1957. Le linee che facevano capolinea in viale Vittorio Veneto ang. piazza Oberdan con transito in via Settembrini le linee per Monza e il vicinale per Crescenzago fino alla costruzione della M1.

Invece nel tratto Ovest di viale Andrea Doria, dall’apertura della nuova stazione Centrale nel 1931 vi fecero transitare l’11 urbano proveniente da Greco e via Settembrini con svolta da piazza Caiazzo in direzione piazza Luigi di Savoia  per proseguire verso p.za Mario Asso (futura Prealpi).

L’arrivo dei cantieri della metropolitana, alla fine degli anni Cinquanta, stravolse l’aspetto del viale, soprattutto verso Loreto, dove si cominciò a “disboscare” per realizzare il nodo di connessione tra la futura linea M2 e la M1 già in costruzione. Quando fu inaugurata la stazione Loreto della M1, vennero gettate le basi anche per la M2, ancora in fase di progettazione.

La costruzione della linea verde – con le fermate Caiazzo e Centrale – completò il cambiamento: le due stazioni vennero attivate nel settembre 1969. Da allora, il parterre centrale non venne più sistemato, restando uno spazio sterrato usato come parcheggio. Il viale è attualmente percorso da una corsia preferenziale per i filobus 90/91 solo da piazza Caiazzo a via Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Noi di Urbanfile abbiamo più volte provato a immaginare un futuro diverso per questo viale, più in linea con la sua importanza storica e urbanistica, e con il valore architettonico che lo circonda – dalla cinquecentesca Cascina Pozzobonelli all’Edificio Montedoria, completato nel 1971 su progetto di Gio’ Ponti.

Ora, un gruppo di cittadini di viale Andrea Doria assieme allo studio GK-Architetti, propone un progetto per riconnettere i vari tratti del viale attraverso una pista ciclabile alberata e una passeggiata pedonale. I residenti denunciano da tempo un declino estetico ormai cronico, con l’area centrale trasformata in un parcheggio disordinato, funzionale forse, ma certamente poco gradevole.

“Abbiamo presentato il nostro progetto alle istituzioni, ai Municipi 2 e 3 (che spartiscono le sorti del viale) e al consigliere comunale Marco Mazzei, che attraverso la piattaforma Möves raccoglie proposte dal basso” – spiega l’architetto Carlo Andrea Gorelli, che, insieme alla collega Keiko Kondo e a un gruppo di cittadini attivi, ha ideato il “boulevard” di viale Andrea Doria. “Siamo molto soddisfatti dei riscontri positivi ricevuti. Continueremo a lavorare per far rientrare il progetto nei piani dell’amministrazione comunale”.

Il progetto prevede la creazione, nella parte centrale del viale, di una pista ciclabile incorniciata da due filari di alberi e affiancata da aree pedonali – come quella davanti alla splendida Cascina Pozzobonelli – e da stalli per la sosta ai lati. “I materiali per la pavimentazione – si legge nella relazione tecnica – saranno coerenti con quelli previsti per piazzale Loreto. Per le alberature, si recupereranno dove possibile quelle esistenti, integrandole con nuove piantumazioni”.

“Ci siamo accorti – continua Gorelli – dell’assenza di un progetto unitario di riqualificazione per l’intero viale. Gli interventi previsti interessano solo le estremità (l’area davanti alla Cascina Pozzobonelli e il tratto finale verso Loreto), trascurando completamente la parte centrale. Il rischio è di ottenere un disegno urbano caotico, con segmenti riqualificati secondo criteri diversi e altri lasciati nel degrado”. Tra i punti di forza del progetto, anche un costo relativamente contenuto, che non richiederebbe investimenti particolarmente onerosi.

Staremo a vedere se questa proposta stuzzicherà chi di dovere e avvierà un procedimento per la sua realizzazione.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google Street View, GK-Architetti
  • Fonte: Tullio Terna Vicenti; Gabriele Dell’Oglio; Architetto Carlo Andrea Gorelli
  • Loreto, Corso Buenos Aires, Via Pergolesi, Centrale, Piazza Caiazzo, Via Piccinni, Viale Abruzzi, Corsia Preferenziale, Arredo urbano, Riqualificazione, Via Andrea Doria, GK-Architetti, pista ciclabile
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

28 commenti su “Milano | Loreto-Centrale – Una ciclabile verde in Viale Andrea Doria? Magari!”

  1. Per favore, almeno voi di UrbanFile, smettete di proporre piste ciclabili in mezzo alle strade.

    Le piste ciclabili vanno fatte tra il marciapiede e le corsie carrabili. In centro alle strade ad alto scorrimento sono solo una gran pena per i ciclisti che devono attraversare il traffico per raggiungerle e riattraversare per lasciarle.

    Se siete esperti di urbanistica studiate i percorsi ciclabili olandesi e nordeuropei, nessuno si sognerebbe mai e poi mai di progettare percorsi ciclabili così.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      Sarebbe davvero bella una riqualificazione come quella proposta.
      Un’altra arteria che dovrebbe venire riqualificata con del verde è, a mio avviso, Viale Tunisia. Non sarebbe male una continuità di viale alberato da V.le Regina Giovanna sino a Repubblica

      Rispondi
      • anch’io auspico la riqualificazione di viale tunisia spostando le fermate del tram avanti in viale regina giovanna dove c’è più spazio

        Rispondi
    • Stavo per scriverlo io.
      Vorrei aggiungere che molte volte, si è costretti ad attraversare sulle strisce pedonali e ci si ritrova inevitabilmente sul marciapiede.
      Al centro della strada ci vanno le corsie preferenziali dei mezzi pubblici o, se non servono, si possono adibire a parchi con panchine.

      Rispondi
    • mi spieghi cosa andrebbe a compromettere la pista ciclabile? attualmente c’è un orrido parcheggio a cielo aperto, con la pista ciclabile e le varie aiuole alberate oltre che migliorare la qualità visiva migliorerebbe pure l’aria.

      Rispondi
    • non sono d’accordo con questo commento.. è pieno di piste ciclabili in europa nel parterre centrale di un viale di scorrimento anzichè a ridosso dei marciapiei e anche a milano ci sono diversi esempi “virtuosi”, ad esempio l’asse di corso lodi, quello di viale argonne o quello di corso sempione.. la vera criticità in questi interventi è la continuità dei percorsi ciclabili che troppo spesso si interrompono bruscamente per immettersi su strade carrabili e senza nemmeno la segnaletica opportuna

      Rispondi
    • La pista ciclabile è al centro del parterre ed è al riparo dalla via di grande scorrimento. L’ esempio di un percorso di questo genere è in corso Lodi ed è molto apprezzato da noi ciclisti. E anche il viale con l’aggiunta di alberi ne trae beneficio. A me personalmente piace tantissimo.

      Rispondi
  2. Le piste ciclabili devono essere realizzate accanto al marciapiede oppure, nei rari casi in cui la larghezza lo consenta, direttamente sul marciapiede stesso.

    Rispondi
  3. Milanese, si vede che non sei così “milanese” e parli senza conoscere i luoghi.

    La ciclabile che viene proposta si sostituisce a un parcheggio, in una via che è il contrario dell'”alto scorrimento” – passano solo poche auto che cercano parcheggio, dal momento che viale Doria in quel tratto non sfocia in Piazzale Caiazzo.

    Tradotto: tanto rumore per nulla.

    Piuttosto, il disegno di Viale Doria dovrebbe essere armonico per tutto il viale. Bene l’idea di eliminare il parcheggio a cielo aperto, ma ci dev’essere una coerenza dall’inizio alla fine del viale.

    Rispondi
  4. Concordo con Milanese. Esempi vecchi e nuovi di piste ciclabili realizzate in centro strada e poco funzionali sono Corso Sempione, Via Dezza, via XX Settembre, Corso Lodi.

    Rispondi
    • Se c’è una cosa positiva che hanno fatto in questa benedetta città, negli ultimi anni, è proprio la realizzazione di piste ciclabili al centro carreggiata, al posto di orrendi parcheggioni, come ad es. proprio corso Lodi, dove si ha lo scorrimento veloce e sicuro dei ciclisti lungo un’ asse, piuttosto lungo, fin dalla periferia di piazzale Corvetto.
      Che sarebbe poi il problema dell’ “attraversamento”? Ci sono i semafori…

      Via Dezza è problematica perchè hanno pensato i soliti Einstein del comune di collocare arbusti, che regolarmente invadono lo spazio destinato alle bici e non è comunque a centro strada, lì ci sono i giardini.
      Corso Sempione è semplicemente meravigliosa.

      Voler stabilire per principio che le ciclabili vanno fatte “a ridosso” ecc. ecc. vuol dire anche non avere mai le ciclabil…ma scusate quali vie di Milano si prestano a essere trasformate in questo modo? Con quali tempi e quali costi? Dove sarebbe lo spazio? Va bene iniziamo pure e per il 10 mila e 8 saranno pronte. Anche le nuove ciclabili realizzate ” a ridosso” creano comunque problemi di sicurezza per via dei soliti idioti che guidano furgoni e auto e che ci parcheggiano sopra, le corsie al centro strada, delimitate da filari di alberi o siepi, sono praticamente inespugnabili.

      Rispondi
      • Le piste ciclabili recentemente fatte a Milano sono fuori legge. Sono state decise per mere questioni politiche dal noto Assessore arrogante, giusto perchè l’attuale amministrazione di sinistra strizza l’occhio ai propri elettori (così come la destra lo fa con i suoi, è un mondo così). Le ciclabili vanno definite da professionisti dell’urbanistica e non fatte così così qua e là giusto per dire di averle fatte. Se non c’è lo spazio per farle a norma, aimè, non si fanno, punto.
        Tra l’altro mi sembra che il noto Assessore arrogante decisionista, sia inquisito proprio per gli incidenti accorsi ad alcuni ciclisti sulle ciclabili non a norma come se, se fosse vero, sarebbe più che giusto.

        Rispondi
  5. Buongiorno a tutti.
    Premettendo che il progetto in questione è sicuramente meglio della situazione attuale, concordo in pieno con il “Milanese”.
    Abitavo a Brema per vario tempo.
    Quello che dice il “Milanese” è vero.
    I percorsi ciclabili vanno fatti di lato, protetti,ma di lato, vicino ai punti di interesse, non in mezzo.

    Rispondi
  6. assolutamente auspicabile un intervento del genere, purtroppo il comune non ci abituati nel tempo a iniziative di questo genere per cui rimango personalmente molto scettico sulla sua realizzazione

    Rispondi
  7. Il progetto riqualifica tutti gli 800 metri di Viale Andrea Doria creando una linea sostenibile di mobilità dolce che unisce Loreto, Caiazzo, Stazione Centrale. Se si ha presente lo stato attuale del Viale, la pista ciclabile al centro coniuga estetica, costi ed è più sicura per pedoni e biciclette (a San Francisco sono in mezzo!). Ho visto la proposta su Möves. Bella idea: speriamo vada avanti.

    Rispondi
  8. Conosco bene questa zona di Milano e mi sembra davvero un ottimo progetto! Corso Sempione, ha una viabilità ciclabile di questo tipo (centrale) e penso sia perfetta per una percorrenza rilassata e in sicurezza. Inoltre non c’è il rischio di trovare la pista occupata da macchine accostate, come capita invece per le ciclabili a bordo marciapiedi (circonvallazione della Cerchia del Navigli, per dirne una).

    Rispondi
  9. Trovo il progetto davvero interessante e sarebbe auspicabile l’inserimento di una ciclabile fiancheggiata da alberi a protezione, rendendo, peraltro, l’ area più verde. Personalmente ritengo che l’ inserimento centrale della ciclabile eviterebbe il consueto rischio di macchine o furgoni che entrano o escono dai carrabili senza porre adeguata cautela ai ciclisti, costituendo un pericolo. Conoscendo la strada in questione, la soluzione proposta mi sembra semplicemente perfetta!

    Rispondi
  10. Come fanno gli alberi a crescere sopra la stazione di MM e ai tunnel di raccordo tra M2 e M3?

    Più avanti ci sono quelli tra M2 e M1

    Rispondi
  11. Praticamente un sacco di gente è entusiasta dell’idea di pedonalizzare via Andrea Doria.

    La vostra proposta ha consensi del 99%

    Allora Milano non è solo negativi criticoni milagna ma nche persone di buona volontà che vogliono fare cose giuste.

    Rispondi
    • E’ impensabile pedonalizzare Viale Andrea Doria perché sul viale hanno sede servizi pubblici come la casa di Comunità, centro prelievi, la posta, diversi supermercati e un paio di alberghi oltre ad essere l’arteria viaria tra Loreto e Caiazzo/Centrale. Il progetto è finalizzato a RIQUALIFICARE viale Andrea Doria creando una sintesi tra memoria storica e mobilità sostenibile, unificando i 4 progetti di intervento già adottati su 800 metri di viale.

      Rispondi
  12. Mi sembra un progetto che valorizza la qualità della vita dell’area e dell’intero quadrante nord della città. Bene.

    Rispondi

Lascia un commento