Milano | Città Studi – Cantiere Villaggio del Sarto: marzo 2020

Quanto tempo ci è voluto per sistemare le villette del quartiere di via Andrea del Sarto e Tiepolo a Città Studi.

Dopo annunci e proclami, finalmente dopo quasi un decennio di travaglio, le prime villette del quartiere sembrano quasi completate. (foto MilanoTrasporti)

Vennero realizzate su progetto di Giovanni Broglio nel 1924-25, il Villaggio Andrea del Sarto, originariamente 15 villette in stile liberty – quasi secessionismo viennese – quando ancora Città Studi si doveva formare.

Il villaggio si estende in un lotto triangolare formato da via Andrea del Sarto, via Tiepolo e piazza Ferravilla, dove a serpeggiare tra gli edifici si trova una delle vie più strette di Milano, la via Privata Apollodoro, chiusa ormai da anni.

Da tempo le villette – vincolate dai beni architettonici – sono di proprietà di ALER che varie volte ha cercato di metterle sul mercato per fare cassa. Nate come residenziali, alcune vennero utilizzate in seguito come sedi di uffici.

Il 16 marzo 2009 erano state affidate in convenzione a Infrastrutture Lombarde, la holding della Regione, per avviare un progetto di ristrutturazione e valorizzazione. Ma solo una villetta considerata «campione» – di circa 175 metri quadrati con giardinetto annesso – è stata realmente sistemata con una spesa di circa 700 mila euro per poi essere assegnata, il 16 settembre 2009,  all’ex presidente del Tribunale Livia Pomodoro.

Le altre non vennero mai ristrutturate e, rimanendo vuote, nel 2011 alcune di esse vennero occupate dal Collettivo Lambretta, un centro sociale per giovani creatosi a Lambrate e spostatosi qui fino allo sgombero avvenuto nel 2012.

L’idea era di restaurarle per Expo e metterle a disposizione di personalità in visita, ma anche in questo caso non se ne fece nulla.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Città Studi – Cantiere Villaggio del Sarto: marzo 2020”

  1. Con tutto il rispetto per la signora Pomodoro… che ha fatto un lavoro meritorio per la famiglia e per i minori… ma…

    le villette vengono sistemate per “fare cassa” vendendole (onde, si immagina, avere fondi per restaurare un po’ di case ALER “normali”…)…. spendiamo 700 mila euro di denari pubblici per sistemarne una… e poi ci mettiamo dentro a canone agevolato una personalità che con la sua pensione da ex presidente del tribunale può sicuramente permettersi un’altra sistemazione più che dignitosa a spese proprie?

    Mah.

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