Milano | Città Studi – L’intervento “tattico” in via Pacini

Ecco l’intervento “tattico” di via Pacini, all’altezza di via Bazzini a Città Studi. Una delle tante zone di intervento all’interno del progetto “Piazze Aperte” realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates, National Association of City Transportation Official (NACTO) e Global Designing Cities Initiatives.

Come si è visto, è stato sistemato a basso costo, lo spazio urbano, rendendolo fruibile dai pedoni limitandone l’accesso alle auto, nel tratto dove la via Pacini si incrocia con via Bazzini e via D’Ovidio, dove si trovano le uscite della stazione M2 Piola. Era già un’area pedonale, ma invasa spesso dalle vetture in parcheggio, come ancora è il resto della via Pacini. Qui sono state inserite nuove panchine e cordoli a protezione dell’area di sicurezza all’angolo con via Bazzini.

Soluzione ottima, ma che, speriamo, prima o poi venga riqualificata insieme all’intera via in modo più “concreto” e duraturo. Infatti il sogno sarebbe vedere la via Pacini come è stato fatto in Corso Lodi o in via Domenichino, dove il parterre centrale è una passeggiata per i cittadini (gli esempi qui sotto).

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Città Studi – L’intervento “tattico” in via Pacini”

  1. Gli esempi di Zona Fiera e Corvetto sono molto belli ma Lambrate é una parte densamente abitata dove il problema del parcheggio é critico e lo sará sempre di piú se da un lato portiamo avanti riduzioni delle soste (come in Via Ampere) e dall’altro permettiamo che vengano costruiti complessi residenziali enormi, con volumi sproporzionati rispetto al quartiere (come successo in Via Ampere al posto del CNR o come succederá verso piazza Aspromonte).
    Siamo tutti super favorevoli a rendere Milano una cittá sempre piú abitabile ma sono processi graduali che devono spingere a fornire alternative valide e senza logiche radical.
    Ad oggi nessuno mi sa rispondere che risposte diamo ai milanesi che la macchina devono usarla (per forza e non per scelta) o quelli che si devono spostare in luoghi scarsamente serviti dai mezzi o in orari serali quando la metro chiude, trovare taxi é una vera impresa e la bici non é una scelta.

    Rispondi
  2. Via Pacini ha grandi potenzialità di riqualificazione. Sarebbe bello avere una bella pista ciclabile+pedonale nel mezzo (dove una volta passava il tram) che da Lambrate arriva a Piazza Piola, con aree di sosta e protezione nei numerosi incroci pericolosissimi che ci sono ora.
    Si potrebbero anche mantenere i parcheggi non più tollerati a scavalco del marciapiede come sono ora ma disposti nel senso di marcia e regolari.
    Fino a riqualificare una piazza inguardabile e pericolosa, stile Il Cairo, come piazza Piola, al fine di consentire il passaggio in sicurezza di pedoni e biciclette verso le vie che portano in Bienos Aires e Viale Romagna.

    Rispondi
  3. Una scempiaggine colossale che naturalmente trova apprezzamento tra i radical chic che vivono di pane e ideologia. Con le problematiche di parcheggio presenti nella zona la ciliegina sulla torta. Poi definire intervento architettonico una serie di strisce gialle e verdi mi sembra demenziale. Lo stesso vale per i tentativi di dissuasione dei commentatori partigiani della guida alla minchia di biciclette e monopattini.

    Rispondi

Lascia un commento