Una grande città come Milano espandendosi, divora i piccoli comuni limitrofi, così fu nel 1923, quando per regio decreto, 11 comuni passarono al Comune di Milano.
Nel 1873 Milano, il cui territorio fino ad allora terminava ancora entro la cinta dei Bastioni spagnoli, annesse il vasto Comune dei Corpi Santi, che circondava la città e che era prevalentemente costituito da quartieri popolari e fabbriche, alcune anche di notevoli dimensioni sparse nel vasto territorio.
Fu una scelta politica alquanto complicata e sofferta, come ci possiamo immaginare. Ma il più importante aumento del territorio comunale si verificò nel primo dopoguerra, in forza del Regio Decreto numero 1912, del 2 settembre 1923 “Aggregazione al comune di Milano di undici comuni contermini”.
L’articolo 1 del Decreto stabilì infatti che: “I comuni di Affori, Baggio, Chiaravalle Milanese, Crescenzago, Gorla-Precotto, Greco Milanese, Lambrate, Musocco, Niguarda, Trenno e Vigentino verranno riuniti nell’unico comune di Milano”.
Uno di questi fu appunto Lambrate che si trascinò il suo territorio compreso di piccoli nuclei, frazioni e cascine. Uno di questi era il Casoretto, frazione del comune di Lambrate, che si sviluppò attorno all’omonima via Casoretto e alla chiesa di Santa Maria Bianca della Misericordia, conosciuta semplicemente come “abbazia di Casoretto”.
Naturalmente il piano urbanistico di espansione di Milano venne utilizzato anche dai vicini comuni ancor prima di passare sotto l’unico municipio, così molte strade vennero disegnate prima ancora di essere nel Comune di Milano. Una di queste, oggi via dell’Accademia, si trovò a pochi metri dal confine del Comune di Lambrate con quello di Milano. Venne intitolata al grande scrittore Alessandro Manzoni.
La curiosità è che, il bel palazzetto in stile neo-romanico con tanto di bifore e trifore (via Porpora 117), dopo una ristrutturazione effettuata parecchi anni fa, affiorò la targa impressa nella parete in cemento (che riproduce la pietra) con la scritta: “via Manzoni”.
Così oggi sopra la targa di Via Accademia compare ancora la scritta di un tempo portando Milano “virtualmente” ad avere due vie Alessandro Manzoni.
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