Milano | Arredo Urbano: presentati i 5 progetti che riqualificheranno le aree dei cantieri M4

L’assessore Granelli in Commissione Mobilità al Municipio 1 ha illustrato come cambieranno le aree nei pressi di largo Augusto e il Verziwere, lungo via Sforza, via Molino delle armi, via Santa Sofia e piazza Resistenza partigiana.

Sono stati presentati al Municipio 1 dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli i progetti per le sistemazioni superficiali di aree limitrofe ai cantieri della tratta centro Sforza-De Amicis di M4, la nuova metropolitana di Milano.

“La costruzione della nuova linea della metropolitana – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità – è un’occasione per riqualificare pezzi di città. Restituire ai cittadini le aree occupate dai cantieri con più spazi vivibili, più verde, più mobilità sostenibile è importante. Sotto correranno i treni di collegamento tra Linate e San Cristoforo e in superficie ci immaginiamo la possibilità di una lunga passeggiata fra grandi aree pedonali, ciclabili e dedicate al verde”.

Nel dettaglio gli interventi, firmati dall’architetto Loredana Brambilla del Comune di Milano in collaborazione con AMAT – Officine urbane, si riferiscono alle aree del manufatto Augusto (largo Augusto e via Verziere), stazione Sforza-Policlinico (via Francesco Sforza nel tratto da via Laghetto a corso di Porta Romana), stazione Santa Sofia (via Santa Sofia nel tratto da corso di Porta Romana a corso Italia), stazione Vetra (via Molino delle armi) e stazione De Amicis (piazza Resistenza partigiana e via De Amicis).

Tutti gli interventi hanno alcuni obiettivi comuni: migliorare la qualità dello spazio urbano, ridisegnando e riqualificando gli spazi pubblici; potenziare il collegamento fra la nuova linea metropolitana e la città; ampliare le aree a chiara vocazione pedonale; realizzare nuove piste ciclabili (2 chilometri) per creare una rete estesa e omogenea destinata a rafforzare la sostenibilità ambientale e la mobilità efficiente della città, in particolare con il completamento da Sforza a De Amicis della ciclabile in entrambi i sensi di marcia della Cerchia dei navigli, dando compiutezza ad un itinerario molto utilizzato; aumentare la sicurezza degli utenti mediante la creazione di percorsi protetti ciclopedonali, regolazione della velocità di circolazione con la ricalibrazione delle sezioni stradali e la formazione di castellane in corrispondenza delle intersezioni più critiche per la sicurezza; incrementare in modo concreto la dotazione verde della città attraverso la riqualificazione e la creazione di 5.500 metri quadri di nuove aree verdi e la messa a dimora di 200 nuovi alberi e arbusti.

In largo Augusto e via Verziere, oggi occupata dal cantiere del Manufatto Augusto, il progetto propone una completa pedonalizzazione e il ritorno alla posizione originaria della storica Colonna del Verziere. Il Comune propone di inserire due filari alberati, da largo Bersaglieri a largo Augusto, con una nuova pavimentazione lapidea continua e con le nuove alberature nello spazio pedonale riconquistato, così da ricordare gli ombrelloni del vecchio mercato. Largo Bersaglieri viene ridisegnato per potenziare il verde e il monumento esistente con nuove aree alberate arricchite da essenze arbustive. I materiali scelti sono: cubetti di granito nazionale posati a correre a file parallele mentre nuove alberature, circa 30 esemplari, saranno messe a dimora e protette da griglie orizzontali. Le sedute saranno posizionate in adiacenza delle nuove aree alberate.

Per quanto riguarda via Francesco Sforza, nei pressi di del cantiere per la stazione Sforza-Policlinico, il progetto si focalizza sulla valorizzazione dell’area adiacente alla Cà Granda inteso come spazio di connessione con la nuova linea M4, la via Pantano e la Statale. In questo senso si prevede la realizzazione di un’apertura dello spazio di collegamento fra via Sforza e via Pantano. La sua nuova vocazione pedonale è enfatizzata dall’inserimento di una nuova pavimentazione lapidea sui marciapiedi in entrambi i lati e di nuovo verde con alberature e aree delimitate da cordonature in granito nazionale e arricchite con alberi e arbusti completi di impianto di irrigazione.

Con il progetto si ripercorre via Santa Sofia da corso di Porta Romana a corso Italia, dove si sta realizzando la stazione M4 Santa Sofia, dimostrando come un ampio controviale che caratterizza la vecchia Cerchia dei navigli, da tempo coperti, può essere trasformato con l’inserimento di vasche verdi e nuove piantumazioni in un affascinante viale pedonale.

Le vasche verdi delimitate da cordoni lapidei di diversa altezza caratterizzano il nuovo spazio urbano. I materiali, in continuità con gli altri interventi che precedono, sono lastre di Luserna posate nei nuovi spazi pedonali mentre le nuove aree verdi saranno arricchite da arbusti e alberature in continuità con via Sforza, con un nuovo effetto di foliage durante il cambio delle stagioni. Ove richiesti la riqualificazione potrà essere completata con l’inserimento di sedute, portabiciclette e dissuasori.

Il successivo tratto interessato dai progetti di riqualificazione è via Molino delle armi dall’incrocio via De Amicis – corso di Porta Ticinese verso via Santa Croce / via della Chiusa. Quindi nei pressi del cantiere per la stazione M4 Vetra, il Comune prevede l’espansione del Parco delle basiliche verso via Molino delle armi, aggiungendo verde e spazi de-pavimentati e percorsi ciclabili e pedonali, continuando in questo modo il percorso paesaggistico di via Santa Sofia e via Sforza.

I materiali di progetto sono anche qui, per continuità, lastre di Luserna posate a correre e cubetti di granito nei nuovi spazi pedonali mentre le nuove aree verdi saranno arricchite da arbusti e alberature. Completa l’intervento l’inserimento di sedute, portabiciclette e dissuasori, ove richiesto.

Infine, il progetto di riqualificazione in piazza Resistenza partigiana e via De Amicis, nei pressi della futura stazione M4 De Amicis, prevede la creazione di un nuovo spazio pedonale, nuovo verde e alberature, trasformando questo luogo in nuovo spazio a vocazione pedonale.

Anche qui i materiali di progetto sono lastre di Luserna posate a correre e cubetti di granito nei nuovi spazi pedonali mentre le nuove aree verdi saranno arricchite da arbusti e alberature anch’essi in continuità con via Santa Sofia. Completa l’intervento l’inserimento di sedute, portabiciclette e dissuasori, ove richiesto.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Arredo Urbano: presentati i 5 progetti che riqualificheranno le aree dei cantieri M4”

  1. gli interventi lungo la cerchia dei navigli sono “banali” perchè il comune prende in considerazione i lavori futuri di riattivazione dei Navigli?

    Rispondi
  2. Speriamo che nel riqualificare la cerchia dei Navigli ( se mai lo faranno) ci sia coraggio… tanto coraggio per una città proiettata al futuro e ricca di qualità !

    Rispondi
  3. Che bello che si ricuciranno i due pezzi del parco delle basiliche ora solcati da un’auto che quando attraversi devi farti il segno della croce.
    Allargare i marciapiedi
    Eliminare parcheggi di superficie
    Rallentare le auto
    Attraversamenti pedonali rialzati
    Materiali e arredo urbano di pregio

    Così avremo un centro città molto più bello e vivibile. Speriamo che questa bellezza e attenzione ai pedoni arrivi anche nelle periferie che soffocano tra smog e lamiere delle auto

    Rispondi
  4. Ridurre le carreggiate e scoraggiare il traffico privato ha senso, ma mi preoccupa molto l’impatto sulla rete dei tram.

    Già adesso in Piazza Resistenza Partigiana il 14 ed il 2 rimangono a lungo in coda. Dopo i lavori sarà un incubo a meno che non limitino la circolazione privata con divieti di accesso.

    Stesso discorso per gli attraversamenti del 15 in Corso Italia e del 16 in Corso di Porta Romana: ma ATM è stata consultata?

    Rispondi
  5. Di per sè un aumento del verde e delle aree sottratte alle auto è sempre benvenuto, ma mi domando: perché interventi così importanti sono affidati alla sciura (arch.) brambilla e non si coinvolgono tramite concorso altri progettisti?

    Rispondi
  6. Speriamo che qualcuno pensi di estendere la riqualificazione anche al restante tratto della Cerchia dei Navigli e cioè via Carducci. La via è letteralmente una tangenziale nel centro storico della città con auto che sfrecciano anche a 100km/ h sfruttando le 2/3 corsie di marcia. La via necessità di marciapiedi più larghi, una ciclabile in protezione e di essere piantumare.

    Rispondi
  7. Davvero…a Milano manca solo riaprire i Navigli…..poi diventa TOP…(facciamolo! )

    Ma riaprire almeno per intanto la Conca di Viarenna?

    Rispondi
  8. De Amicis mi sembra che abbia dei grossi problemi:
    Attraversa in pieno l’asse Naviglio-Duomo (Corso Genova-Cesare Correnti), ma in questa direzione non prevede le ciclabili in nessun modo.

    Anzi, il restringimento carreggiate sommato ai binari del tram rende impossibile passarci in bici.
    Questo va assolutamente messo a posto.

    L’altro punto è dove spostano il parcheggio taxi, dove sono adesso, ci piantano gli alberi sembrerebbe.

    Rispondi
  9. Ma tutti sti invasati che chiedono la riapertura dei navigli si rendono conto della follia? Aldilà delle spese folli che comporterebbero solo per realizzarli (non parliamo del mantenimento, vedi navigli già esistenti pieni di schifo buttato dentro dagli incivili), si tratta di rendere totalmente invivibile la frequentazione del centro storico.
    Voi volete la città-plastico, tutto preciso, nuovo e perfetto, senza una singola automobile, andare in giro in bicicletta canticchiando… a parte Oslo e Amsterdam nessuna città è così. Svegliatevi scalmanati.

    Rispondi
    • Non è vero, sono tante le città che hanno navigli che passano anche per il centro.

      Tieni conto che tutte le spese folli sarebbero ben ripagate dai turisti.

      La nuova darsena è costata quasi 20 milioni di euro ma i profitti per i locali nei dintorni sono aumentati di molto e ricordo che tempo fa si diceva che erano pure raddoppiati!

      La riapertura dei navigli, come è stato per la darsena, renderebbe molto più vivibile il centro e attirerebbe ancora più persone.

      I navigli sono un investimento che porterebbe tanti soldi alla città, non una spesa folle.

      Non so poi se le due città da te citate completano l’elenco di tutte le città esistenti con navigli ma sicuramente li trovo degli ottimi punti di riferimento per progettare lo sviluppo di Milano.

      Rispondi
  10. Mi chiedo se nel citato passaggio fra via F. Sforza e via Pantano, che già ora è uno dei più romantici siti della città, rimarrà il fatiscente obitorio del Policlinico che lo deturpa ignobilmente.

    Rispondi

Lascia un commento