In via Stella Bianca, una traversa di Viale Piero e Alberto Pirelli, recentemente allungata sino a via Sesto San Giovanni, è stato orami completato l’edificio più strano del distretto della Bicocca, il Redo Bicocca Social Campus.
Si tratta di un edificio di Social Housing, una torre che si sviluppa per 47 metri di altezza con 14 piani. L’edifico appartiene alla società di gestione del risparmio immobiliare Redo SGR S.p.a ed è stato commissionato dalla stessa.
L’edificio, come si vede, è stato completato, si tratta di uno studentato per l’università e la particolarità è dovuta alla facciata estremamente movimentata da bovindi a base triangolare che si aggettano in modo “scompigliato” e apparentemente casuale su tutte e quattro le facciate dell’edificio, rendendolo molto particolare e iconico. Per ora manca la sistemazione del giardino sottostante e del parterre.
Nel frattempo a lato si sta completando la nuova strada che unirà via Stella Bianca con via Chiese, all’altezza dell’Hangar Bicocca.
via Stella Bianca, Viale Piero e Alberto Pirelli, via Sesto San Giovanni, Bicocca, Redo Bicocca Social Campus
Il progetto è stato concepito e sviluppato sino all esecutivo anni fa da Dante O. Benini & Partners Architects come SMS – social main street.
Prevedeva anche una struttura in legno che all’epoca ne avrebbe fatto l edificio più alto in europa costruito in legno.
Poi diversi avvicendamenti delle proprietà e sviluppatori ne hanno mutato struttura e dettagli ma per fortuna non la sua identità architettonica che rimane significativa per un edificio di social housing.
Ovviamente la nuova strada residenziale già la stanno facendo con marciapiedi e larga come tutte le altre.
Poi fra 20 anni spenderemo nuovi soldi per rimuovere i marciapiedi come stiamo facendo in Bovisa.
Ma senza pensare sempre male voglio sperare che questa nuova strada consentirà di (ciclo)pedonalizzare l’intero senso sud-nord di via Cozzi-via Sesto San Giovanni che attualmente serve solo per raggiungere con mezzi privati una stazione senza parcheggi e un ponte ZTL.
Io questo modo di sviluppare l’urbanistica, avete ragione, proprio non lo capisco.
Di rara bruttezza.
Sperando che quelle sporgenze non servano ai piccioni come servizi igienici.
Prevedo che tra dieci anni lo abbatteranno
Neanche un balcone…
In una delle foto si notano i capolavori di Caltagirone sullo sfondo. Con cotanta pietra di paragone a fianco, questo progetto ne esce rivalutato…
E così nell’acceso dibattito pro e contro la Bicocca i detrattori vincono facile
Concordo con te. A me non dispiace, gli darei un 6. I due palazzoni di Caltagirone invece davvero senza parole. Sembrano dei palazzoni da località di mare, non c’entrano nulla nel contesto “tecno-city” della Bicocca.
Buongiorno. I du palazzoni con marcapino rosso e giallo sono abbastanza invasivi sia come mole chr come forma geometrica. Trovo invece il palazzo con le finestre scompigliate molto intrigante. Sono una turista che ha visitato proprio oggi alcune mostre alla Bicocca. Bello. Mi sono incuriosita ed ho cercato sul web. Direi quindi che il messaggio di quelle forme dia passato generando curiosità, l’anima della ctescita e dello sviluppo mentale.
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