Milano | Centrale – L’hotel Michelangelo lascerà il posto ad una nuova torre

L’iconico Hotel Michelangelo di Piazza Luigi di Savoia 6 e via Domenico Scarlatti 33, nel distretto della Centrale, lascerà il posto ad una nuova torre (probabilmente residenziale, ancora non è stato divulgato il progetto).

Programmato già per la dismissione nel 2019, e chiuso definitivamente allo scoppio della pandemia, l’hotel lo scorso anno venne utilizzato per ospitare i convalescenti da Covid19 in attesa dell’avvio delle bonifiche, bonifiche cominciate ormai da qualche mese.

L’Hotel Michelangelo è un palazzo costruito tra il 1958 e il 1969 (rimase incompiuto per diversi anni) alto 17 piani (circa 60 metri) con 306 camere spaziose (ultimamente ne aveva in uso 290 circa).

Realizzato col classico disegno International Style, presenta, ancora per poco tempo, una base di due piani in pannelli e una parte elevata di 15 piani rivestiti in clinker color mattone. Sul retro, negli anni Novanta venne aggiunta una brutta scala antincendio. La sommità del grattacielo venne inoltre utilizzata a partire da metà anni Settanta per l’istallazione di antenne radio e televisive, smantellate nel 2000.

Da qualche mese abbiamo cercato di raccogliere un po’ di foto per documentare ciò che presto sparirà.

Nel frattempo, come si vede, sono in corso le bonifiche prima della demolizione.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

36 commenti su “Milano | Centrale – L’hotel Michelangelo lascerà il posto ad una nuova torre”

    • L’hotel che x oltre 60 anni ha ospitato una buona parte di clientela internazionale, con servizio eccelso
      Grazie alla sua maestosa posizione disponeva oltre alle 300 camere 3500mq di centro congressi fve le migliori case farmaceutiche e informatiche e moda e altro business facevano congressi .. con profili e presenza x le loro aziende , una realtà che purtroppo con l’arrivo del covid è stato chiuso . Adesso prima di qualificare l’area di fare gli appartamenti o case super lussuose il PERSONALE che ci lavorava dentro che fine ha fatto?… quale sarà’ il loro Futuro?..

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      • Sulla struttura fisica, diciamo che il passare del tempo non è stato clemente con la struttura fisica dell’albergo e la sua qualità. La posizione ovviamente è estremamente attraente per un hotel di affari, ancor di più nell’era dell’alta velocità. Ragion per cui sembrerebbe essere molto logico mantenere la funzione ricettiva anche per la futura nuova torre.

        Per il personale, chiaramente è un problema enorme specie se la proprietà non è stata chiara nelle proprie intenzioni

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  1. Non riesco ad essere triste.
    Tipo di architettura che rendeva brutta Milano. Speriamo facciano qualcosa di stupefacente e non “sperimentazioni” con le finestre scompigliate tipo Bicocca. Certi architetti dovrebbero trovarsi altre città per proporre i propri obbrobri.

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      • Ciao io sono una di quelle e credimi che da un anno e mezzo la proprietà non si espone, anzi a volte fanno intendere che sarà un nuovo hotel 5 stelle!!!! La verità è che 90 di noi finiranno con il culo x terra !!! Dopo 25 anni di lavoro !!!!! Mi piacerebbe che un giornalista mi contattasse x raccontare la nostra verità !!!
        Alessandra

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  2. “Piccola” precisazione, l’hotel Michelangelo non era affatto dismesso già nel 2019, ma pienamente operativo fino allo scoppio della pandemia, con più di 100 dipendenti al suo attivo. Gli stessi dipendenti sono ad oggi ancora parte dell’organico dell’azienda, seppur in cassa integrazione, e completamente ignari sulle reali intenzioni future della proprietà per volere esplicito della proprietà. Ogni volta che si parla del Michelangelo, sarebbe doveroso domandarsi che fine ne sarà di questi dipendenti, invece di far finta che non esistano.

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    • Se questo fosse un forum giuslavoristico sarebbe il primo titolo, ma visto che invece è un forum di architettura e urbanistica ……………………………

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        • Va be’, visto che il sarcasmo non lo cogli, provo a rispiegartelo in un modo che perfino tu possa capire:

          Non ha senso accusare un forum che si occupa di urbanistica e architettura di non parlare dei problemi del lavoro nei propri articoli. E’ come pretendere da Giallozafferano che pubblichi articoli sui trapianti a cuore aperto.

          Architettura e urbanistica rispondono a molteplici scopi che hanno a che fare con il miglioramento della vita delle persone, ma certamente non a quello di fare da ufficio di collocamento.

          Hai le idee un po’ confuse, forse un po’ annebbiate dal fatto che sei direttamente coinvolto/a. Ma, credimi, col tuo commento hai toppato proprio.

          Sincerely

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          • Mi sembra che il confuso qui sei tu Anonimo del 15:02.
            Potrà esserci un impatto per le persone che lavorano nell’hotel? Forse… ma quanti posti di lavoro verrano creati per la demolizione e ricostruzione dell’edificio e tutte le attività che sono annesse ad esso? O sarebbe stato meglio avere un catafalco orribile in disuso con i dipendenti in cassa integrazione?

          • Anzitutto se si vogliono fare esempi concreti questi vanno fatti con cognizione di causa. Il tuo esempio non sta in piedi. Al massimo è come chiedere a GialloZafferano di occuparsi dei problemi dei lavoratori che raccolgono i pomodori. In ogni caso qua il problema non è accusare il forum di un articolo, qui il problema sono le informazioni distorte che vengono date. Si afferma di parlare di un albergo dismesso nel 2019 quando ciò non è vero e i dipendenti sono in cassa integrazione COVID da marzo 2020 con la convinzione di tornare a lavorare appena l’emergenza sanitaria sarà sistemata. Nessuno accusa il forum di voler dare un bell’aspetto a Milano e di parlare di strutture considerate “ non esteticamente all’altezza”, qua si sta parlando di 100 persone che perderanno il posto di lavoro e che vengono a scoprire la notizia da un forum URBANISTICO. Forse prima di commentare e fare sarcasmo gratuito pensa a chi in questo momento di sarcastico non ci vede proprio niente. E comunque chi ti sta scrivendo è una persona che ci lavora da 30 anni là dentro e non è per niente un obbrobrio , è un albergo conosciuto in tutto il mondo con fior fior di clienti e sale conferenze sempre occupate. Purtroppo è sempre facile fermarsi alla superficie. Buona giornata

          • Anonimo celle 12:11 ha semplicemente fatto presente una imprecisione nel testo e informato per conoscenza diretta la situazione attuale, quindi non vedo il motivo del “sarcasmo” o del tono utilizzato dallAnonimo delle 15:02 .

  3. Nuova destinazione residenziale? Me li vedo i ricconi dei quattro angoli del globo a contendersi le penthouse suite della nuova torre affacciata su quell’orrido immondezzaio di piazza.

    Faranno un altro hotel, che è la cosa più logica.

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    • Forse non sai che la nuova proprietà ha regalato alla regione 300000 euro per rimettere a posto il giardinetto vicino la stazione

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  4. Per i lavoratori dell’albergo è chiaramente una questione infinitamente più rilevante che per noi distaccati commentatori. A loro va il mio rispetto e comprensione. Fate bene a dare visibilità alla nostra situazione.

    Voi abbiate comprensione se qualcuno di noi discetta di estetica, visto che quella è la funzione del blog. E se la torre bruttina lo è, l’idea che venga rimpiazzata da qualcosa di meglio viene spontanea.

    Un in bocca al lupo sincerissimo

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  5. Siamo tutti per il sociale in questo post, ma fatemi il piacere suvvia. I licenziati troveranno un altro lavoro, ormai è andata così. Chissà mai che interventi migliorativi aumentino l’appeal e il lavoro complessivo a Milano… è tutto un circolo virtuoso. Sveglia nimby maledetti.

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    • No forse lei non ha capito quale sia il problema. I lavoratori non sapevano NIENTE di tutto ciò, NIENTE. E ad oggi l’azienda non da nessuna risposta e mai ha fatto cenno di un licenziamento o qualcosa di simile. Quindi prima di dire “i lavoratori troveranno un altro lavoro” ci pensi bene. Non sono tutti vent’enni e così papabili sul mercato … non so dove viva lei ma gente che ha dedicato 20-30 anni all’azienda non si merita proprio di venire a scoprire un licenziamento tramite un blog. Se per lei tutto ciò è normale buona fortuna a chi la circonda perché non è un modo ne umano ne empatico di ragionare.
      Con i migliori saluti, spero per lei in un futuro più dolce di quello che vive .

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  6. Solidarietà totale ai lavoratori.

    Ha perfettamente ragione.

    Ormai la disumanità regna nelle attività economiche frutto del liberismo selvaggio da ormai 20 anni a questa parte.

    Avete ragione fate casino.

    Un palazzo w l’architettura NON possono essere MAI più importanti della vita di centinaia di famiglie.

    Solidarietà tra lavoratori contro krumiri e sfruttatori e capitalismo selvaggio.

    Lottare. Fatevi sentire.
    Chiamate gli altri lavoratori e lamentatevi.

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  7. Molto più bella via Doria com’era prima (foto del 1963), quando arrivava fino all’angolo della stazione, anziche essere troncata così com’è ora, per fare spazio ad un simil-parcheggio, il posteggio dei taxi ed una piccola rotonda perennemente incasinata.

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  8. Onestamente trovo poco importante dove uno scopre che la propria realtà chiuda, non è certo colpa di Urbanfile se la proprietà non lo ha comunicato. Purtroppo la crisi ha tagliato le gambe agli hotel di fascia media, per cui tanti saranno riconvertiti.
    Da cittadino però posso solo che essere felice se riqualificano un palazzo oggettivamente brutto inserito in un contesto decisamente peggiore.

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  9. Buongiorno, in merito ai temi architettonici e urbanistici: sappiamo qualcosa sul progetto ipotizzato? Chi è lo sviluppatore? Gli studi di architettura coinvolti? COIMA ha fatto un bellissimo intervento in Garibaldi-Repubblica, speriamo in un analogo livello qualitativo. La piazza e la stazione hanno molto potenziale, la vista notturna della piazza è bellissima. come si intuisce anche da sito web dell’hotel Michelangelo su cui c’è una bella foto

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  10. Che peccato, ho sempre amato lo stile moderno retro’ nei palazzi alti, un po’ torre velasca o palazzi di new york, Empire s.b. etc.. io li costruirei nuovi cosi’, sono nostalgico di una modernita’ anni 60 del boom economico anche se non ero nato. Tutti palazzi in vetro possono risultare monotoni..

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