Siamo ritornati a vedere a che punto sono i lavori per il completamento dell’ampliamento della Casa di Cura di via Dezza.
Già da qualche settimana sono in corso i lavori di “spacchettamento” dalle impalcature il cantiere per l’ampliamento con sopralzo e riqualificazione dell’edificio all’interno della Casa di Cura del Policlinico in via Dezza 48 a Porta Vercellina.
Lo Studio Marzorati Architettura ha progettato, assieme allo studio di ingegneria Stefano Rossi, l’ampliamento di due piani dell’edificio anni Venti e Trenta della Casa di Cura (la palazzina in stile eclettico venne realizzata nel 1924 con successivi ampliemtni).
Qui sotto le immagini del cantiere in questi giorni di febbraio.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Porta Vercellina, Via Dezza, Cantiere, Sopralzo, Casa di Cura del Policlinico
Che porcata mastodontica
Abominevole
M sono pazzi ? Quella via è un scorcio bellissimo della città con palazzi d’epoca e signorili. Chi ha autorizzato una cosa simile ? E poi la sovrintendenza ha anche la faccia tosta di vietare l’abbattimento di qualche muro marcio sparso qual è la a casaccio per la città o vietare piantumazioni nelle piazze perché storicamente gli alberi non ci sono mai stati ?
Che bello che deve essere lavorare per questo ente. Nessuna responsabilità e scelte prese ad personam.
Veramente degno di #architerror dove in effetti è presente. Ma non c’è un giornalista d’inchiesta tipo Iene che ha il coraggio di chiedere lumi alla sovrintendenza?
Ditemi che è uno scherzo
È una casa di cura perchè dopo che la vedi ti viene un colpo e ti devono ricoverare.
Studio Marzorati Architettura se ci sei batti un colpo, cosa ti è venuto in mente
Marzorati & co dovete solo consegnarvi . Siete degli incapaci . INCAPACI!
Si vede che putin ha già invaso anche via foppa…
Ha costruito il nuovo pulitburo.
Sto scrivendo una mail a questo “Studio di architettura” per dirgli che sono dei criminali.
Non che mi aspetti che facciano un intervento per sistemare tutto ma è nostra responsabilità far sapere a questi pazzi che hanno commesso un atto indegno.
è talmente brutto che, fatto il giro di 360° della bruttezza, comincia a piacermi
Come hanno potuto ottenere i permessi? “Pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina” così diceva Andretta.