Milano | Loreto – Finalmente un futuro per quello spazio in abbandono da anni di viale Monza 18/22

Dalla strada non si è mai riuscito a scorgere nulla, a meno che non si abiti attorno all’area presa in esame. Tuttavia, basta osservare immagini satellitari o semplici immagini da Google Maps per notare una vasta area abbandonata e diroccata a cavallo tra viale Monza (18-22) e Via Padova 19, confusa tra i vari capannoni ex industriali posti a nord di piazzale Loreto. Quest’area, molto vasta, appare da diversi anni come un vero rudere industriale dismesso.

Si tratta di quello che furono dei capannoni costruiti all’inizio del Novecento dello stabilimento, con ingresso da via Guinizelli 4, della “Binson” amplificatori per strumenti musicali. Nel 1971 entrambe le fabbriche milanesi, sia questa di via Guinizelli e sia quella di via Predabissi, furono chiuse e tutti i reparti furono trasferiti in un unico capannone più grande a Settimo Milanese.

Successivamente lo spazio è stato occupato da altre attività, compreso l’Istituto Commerciale Milano che ha lasciato lo spazio nel 2019, anche se i capannoni erano per buona parte già dismessi da anni.

Notizia recente vede l’area di Viale Monza 18 e 22 finalmente pronta a diventare un cantiere. Per ora si sa solo che è stato dato un permesso di costruire un complesso residenziale formato da tre corpi di fabbrica, di cui due di 4 piani fuori terra e uno di 5, posti parallelamente a viale Monza e intervallati da spazi pertinenziali a verde (filtrante e non) con due percorsi pedonali paralleli che dalla pubblica via collegano fino all’edificio più interno. Sicuramente tra qualche tempo sapremo con più dettagli di cosa si tratta.

Qui invece l’edificio industriale di via Padova 19 con accesso sino all’area prossima al cantiere.

I ruderi della fabbrica in questo stato da anni.

Invece questo qui di seguito è l’accesso da via Guinizelli 4.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbaglaiti

Loreto, Piazzale Loreto, demolizioni, viale Monza, Via Padova, via Guinizelli

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Loreto – Finalmente un futuro per quello spazio in abbandono da anni di viale Monza 18/22”

  1. Chissà quanto sarebbe costato espropriare il terreno, fare la causa coi ricorsi fino in Cassazione, demolire, bonificare e trasformare in area verde.

    Magari si scopre che anzichè la cifra astronomica che è logico pensare, costa pochissimo 🙂

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  2. Penso che ci sia qualche imprecisione nell’articolo: io abito a pochi metri dall’area e tempo fa avevo già fatto qualche ricerca per conto mio. Prima di tutto l’area visibile nella foto aerea è quella a cui si accede da via Padova 19. I civici 18-22 sono dall’altra parte della strada e, per quanto ne so, ci sono un paio di cortili condominiali.
    Nell’area delle foto, invece, io sapevo che c’era la sede delle “Officine Insubri”, uno stabilimento di motori d’aereo, che penso sia stato bombardato (e poi rimasto in quello stato fino ad ora). Cercando “Officine Insubri” si trova una lettera in vendita su eBay, con la carta intestata della società: la sede era in via Padova 13, il che sembrerebbe provare che quel che ho trovato è vero.

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  3. Tutto quanto serve a riqualificare la zona, è benvenuto! Parchi e verde sarebbero belli, ma Viale Monza e Padova hanno ancora bisogno di una riqualificazione culturale, levandosi di dosso la veste di periferia degradata che la sola sigla “NoLo” non può fare. Palazzi nuovi e di qualità, attireranno spero altrettante figure a viverli.
    Dove si riqualifica e si aprono negozi e bar belli ed invitanti, “stranamente” cominciano a girare più persone e si avverte una maggiore sensazione di cura e sicurezza

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  4. sempre ste cose sul verde… se l’area è privata e non pubblica è legittimo e normale che il proprietario cerchi di trarre il massimo vantaggio economico dall’area. in alternativa che il Comune espropriasse pagando cifre umane, altrimenti di che parliamo? serve conosce come funzionano le cose..non solo sparare frasi fatte e lamentele prive di alcun supporto tecnico-economico

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