Gli edifici dell’area Ex-MOI, in borgo Filadelfia, nel quartiere Lingotto in Via Giordano Bruno, negli ultimi 15 anni hanno avuto una storia più che curiosa, tra alti e bassi, letteralmente. Protagonisti nell’ospitata degli atleti durante le Olimpiadi Invernali Torino 2006, dopo la fine dei Giochi non hanno più visto un utilizzo alla loro altezza. Anzi, negli anni dal 2013 al 2019, gli edifici erano saliti alle cronache per aver ospitato la più grande occupazione abusiva d’Europa, ad opera di migliaia di immigrati illegali e non, con un conseguente livello di degrado ai limiti della decenza.
Le palazzine, progettate nel 2003 dall’Architetto Benedetto Camerana in collaborazione con altri Progettisti di fama internazionale, erano nate come Villaggio Olimpico per gli atleti e sono costati alla città 60 milioni di euro che, purtroppo, oltre al breve periodo dei Giochi olimpici, non ha saputo più riutilizzarli nel modo che avrebbero meritato, nonostante i progettisti avessero stimato di poter vendere gli edifici, per scopi residenziali, anche fino a 3.500 eur/mq. In realtà, erano stati proposti, dalla Città di Torino, diversi piani di riqualificazione, tra cui la possibilità di stabilirvi una sorta di Cittadella del Volontariato, progetti che però non sono mai stati messi in atto.
Finalmente, dopo anni di abbandono, degrado e disuso, 7 degli edifici del complesso sono stati definitivamente liberati dagli occupanti abusivi nell’estate del 2019, con un’operazione congiunta fortemente voluta dall’allora Amministrazione Comunale, decisa a riqualificare i fabbricati. In seguito, sono stati acquistati dal F.A.S.P. (Fondo Abitare Sostenibile Piemonte), controllato da Investire SGR SpA, che, quale Committente, ne è entrata in possesso grazie ad un’operazione immobiliare di notevoli dimensioni, coordinata, oltre che dalla Città e dalla Regione, anche dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Cassa Deposito e Prestiti e Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA).
L’idea è stata subito quella di convertire le aree in destinazioni d’uso di tipo housing sociale, studentato, aree residenziali e di co-working e, dopo circa due anni di lavori, tra poche settimane gli edifici verranno consegnati ai gestori. I principali, tra tutti, saranno Camplus e Fondazione Ceur, leader nazionale per studentati, con una forte presenza già a Torino, e che si rafforzerà grazie alle aree Ex-MOI introducendo 400 posti letto, messi a disposizione, appunto, a studenti, giovani lavoratori e utenti generici che hanno accesso a programmi di residenza temporanea o a tariffe convenzionate.
Il progetto di recupero delle 7 palazzine è stato affidato allo Studio PICCO Architetti, esperti di social housing, residenze sanitarie ed universitarie, che ha curato il design delle ri-distribuzioni interne degli edifici, apportando anche numerose modifiche strutturali, sia interne che esterne, ma cercando di mantenere i prospetti originali, sia come forma, sia come colori – ricordiamo infatti che i colori variegati delle facciate erano stati studiati e scelti apposta dall’Architetto tedesco Erich Wiener, come richiamo ad alcune delle bandiere delle nazioni partecipanti ai XX Giochi Olimpici Invernali.
I lavori, iniziati in seguito allo sgombero definitivo, nell’estate 2021, di arredi e oggetti usati dagli abusivi, sono alle fasi conclusive e nel giro di qualche settimana l’Impresa Cogefa Costruzioni Generali SpA che ha curato le attività edilizie sin dall’inizio, consegnerà al Cliente gli edifici nuovi di zecca. Non mancherà una sonora inaugurazione, alla presenza degli Enti pubblici e privati coinvolti che, oltre a festeggiare la restituzione di un così importante bene pubblico alla collettività, tireranno un sospiro di sollievo, cercando di dimenticare l’infelice storia che ha caratterizzato, seppure per un periodo, l’Ex Villaggio Olimpico.
Committente: Investire SGR SpA (Roma)
Impresa: Cogefa Costruzioni Generali SpA (Torino)
Progettazione Architettonica: Studio Picco (Torino)
Direzione Lavori: Studio Pession Associato (Torino)
Coordinatore Sicurezza: A&A Ingegneri Associati (Torino)
Foto edifici realizzati: Benedetto Camerana Architetto (Torino)
Foto cantiere: Francesco Gullace
Ricordo con nostalgia l’ex villaggio olimpico e quel famoso inverno e adesso tutto torna alla ribalta splendidamente anche se in maniera diversa
I was really pleased to drive by this site recently and see the bold new colors of the project. I always felt that it was a crime to allow all of this Olympic infrastructure to just rot away. I hope this anchors a renewal of the area.