Lavoro quasi completato per la prima fase del “raddrizzamento” della ferrovia allo Scalo Romana di Porta Romana (mentre prosegue il cantiere per la costruzione del Villaggio Olimpico).
La linea di binari, aveva un andamento leggermente ricurvo nel passaggio all’interno dell’ex scalo ferroviario dovuto al precedente utilizzo dello scalo. Per adeguarsi e non “disturbare” con la nuova disposizione degli edifici che saranno costruiti al suo interno, compreso il parco pubblico, è stato deciso di renderlo dritto.
Per non creare troppo disturbo alla rete ferroviaria, già interdetta da alcuni mesi, le FS han deciso di raddrizzare solo due piccoli tratti, di modo che il Villaggio Olimpico possa essere edificato. La seconda fase sarà realizzata quando si procederà con la realizzazione della collinetta per il parco pubblico, al centro del nuovo quartiere. Infatti i treni correranno in trincea e sopra di essi sarà realizzato il famoso “boulevard sospeso e pedonale con foresta”.
Siccome i tempi di costruzione della trincea non sarà cosa da poco, è stato scelto di intervenire in due turni, infatti sì rischierebbe di interrompere la linea per un anno, se non di più.
Per cui hanno avuto questa idea: raddrizzare la linea dal lato di corso Lodi e dal lato di via Ripamonti, creando una variante in mezzo che “bypassa” la zona dove dovranno costruire la parte interrata.
Nel mentre questa verrà costruita, la ferrovia continuerà a funzionare, dando continuità al servizio.
Quando il ‘tunnel’ sarà pronto lo allacceranno al resto della linea, con una minima interruzione di servizio, o anche nessuna interruzione.
Qui di seguito alcune immagini del futuro parco.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Valter Repossi
Villaggio Olimpico, Milano 2026, Olimpiadi Invernali 2026, Scalo Romana, Porta Romana, Coima, Covivio, Prada Holding, OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati
Il tutto pronto per il duemilamai?
È un intervento privato e – se gli gira – potrebbe anche andare al duemilamai, come dici tu (salvo che magari hanno interesse a fare prima, che ne dici?)
Se invece tu hai un po’ di soldini nel porcellino e sei di fretta, fagli una proposta e fai tu, a tutta birra.
Nessuna fretta, poi, pago già in parte, visto che pago i biglietti dei treni (se non sbaglio l’intervento è di RFI). Ma l’autoproclamata città più internazionale di Itaglia farebbe una magra figura internazionale per le olimpiadi.
Che polemica inutile. Come se la costruzione di un intero nuovo quartiere si possa risolvere in un paio di anni. Sono progetti complessi, porta nuova e city life sono ancora in divenire.
Ps. Non esistono “foreste” sospese. Saranno alberelli per sempre, al massimo.
Mi domando, non sarebbe costato di meno far correre i binari in questo tratto in sotterranea? Mah
Spero solo che una volta decisa la nuova linea inizino a costruire il parco centrale, così potrà già crescere senza attendere i tempi biblici dei masterplan delle nuove torri.
Insomma esattamente il contrario di porta nuova dov’è il parco è stato concepito per ultimo.
Infatti gli alberi sono tutti ancora piccoli.
La ferrovia è sempre una grande barriera: come a nord Garibaldi si supera solo da via Farini e da Merchiorre Gioia, anche qui allo stesso modo si supera solo agli estremi da corso Lodi e via Ripamonti !
Anziché quella terribile torre di A2A che non c’entra nulla con l’architettura milanese, in corrispondenza di piazza Trento via Crema avrei studiato una soluzione per creare un collegamento anche viario tra le due parti di città !
Avete presente il traffico attuale per passare da una parte all’altra dello scalo?
I collegamenti viari creerebbero solo nuovo traffico nel bel mezzo di un quartiere moderno che sarà a traffico suto zero, solo pedonale.
Quindi è giusto così. Si potrà andare a piedi o in bici, per le auto hai tutto il resto della città.
Almeno nei quartieri nuovi cerchiamo di non renderli uno schifo con le vostre macchine e il vostro inquinamento.
Una strada che taglia il parco ?
Complimenti per la tua visione.
Tutti noi ci lamentiamo delle dimensione piccola del parco, chiedendo palazzi più alti e verde più grande e tu immagini la strada che sega il progetto in due
Sei il genio del giorno!
Applausi.
Comunque in merito al parco si spero anch’io venga costruito prima dell’avvìo lavori.
Fondazione Prada sarà la prima a beneficiare!
Sì ma non è necessario fare una strada percorribile in automobile.
Le bici impattano molto di meno ma per essere usate hanno comunque bisogno di strade che portino da qualche parte, non ha senso creare un’area con strade che non portano a nulla e poi dire che sono ciclabili.
Così come non ha senso fare i salti mortali per realizzare piste ciclabili strette e lato marciapiede quando buttiamo nel cestino le occasioni di crearne nuove ad hoc.
In Cina hanno costruito una linea di chilometri in una notte, qui per qualche centinaia di metri ci vogliono anni, RFI non si smentisce mai, l’ultimo carrozzone di Stato
L’ideale sarebbe stato interrare la ferrovia, per intero dal bivio Rogoredo fino ai Navigli. Certo ci sarebbero voluti anni e soldi infiniti, ma si sarebbe potuto usare il vecchio tracciato trasformato in ciclovia alberata.
Sogni.
Al di là del solito progetto anonimo condito di verde ‘creativo’ (e ben diverso dagli spazi verdi veri e propri), mi auguro sinceramente che si tenga conto dei futuri bisogni di questo tratto ferroviario. Non vorrei che, come si è fatto altre volte, si costruisca vicino ai binari, limitandoli a due o tre, per poi scoprire che il tratto ha bisogno di essere espanso e che è tutto più difficile perché ci hanno costruito attorno…
Piccola nota: nell’estate 2021 avevano sostituito il ballast e i binari su tutta la linea… avrebbero già potuto allora provvedere a modificare il tracciato, invece di fare il lavoro due volte. Le aree di pertinenza, per quel che ne so, erano già state stabilite all’interno del bando di gara per l’area.