Milano | San Cristoforo – Cantiere Bosconavigli: novembre 2023

Aggiornamento fotografico di fine novembre dal cantiere di Bosconavigli a San Cristoforo. Foto scattate da noi dalla strada e dal cantiere con il drone, che testimoniano l’avanzamento dei lavori con la finalizzazione del quarto piano. Perciò come da programma i lavori procedono a pieno ritmo e si stima che l’edificio cresca di un piano ogni 3/4 settimane.

Si tratta di un bel progetto creato in collaborazione tra Stefano Boeri Architetti, Arassociati e con la progettazione paesaggistica di AG&P GreenscapeBOSCONAVIGLI è una commercializzazione esclusiva a cura di Oneshot Real Estate Solutions

Questa volta cominciamo con le viste del cantiere dal piazzale delle Milizie e il ponte Crepax.

Imbocchiamo la via San Cristoforo che ci porta verso la quattrocentesca chiesetta del Naviglio Grande. Qui si trovava la vecchia ricicleria che è già stata chiusa (riportando un po’ di ordine e pulizia nella zona).

Ora due immagini che mostrano le gru da “lontano”, una dal naviglio Grande e l’altra da via Morimondo.

Bosconavigli in numeri 

  • Oltre 8.000 mq: area di progetto 
  • Circa 3.000 mq: di aree verdi a terra 
  • Quasi 1.000mq di aree verdi in quota 
  • Circa 90: unità abitative 
  • Oltre 170 alberi 
  • oltre 8.000 piante ad arbusto 
  • oltre 60 specie vegetali diverse 
  • 23.000: Kg di CO2 assorbita in un anno 
  • Crediti 
  • ClienteMilano 5.0 
  • Progetto definitivo: Stefano Boeri Architetti , Stefano Boeri, Marco Giorgio, Edoardo Colombo, Alessandra Magnetti 
  • Render: Shilong Tan, Daniele Barillari 
  • Stefano Boeri Interiors, Giorgio Donà, Jacopo Abbate, Martina Mitrovic, Chiara Tomasin, Esteban Marquez 
  • ARASSOCIATI – Giovanni Da Pozzo, Michele Tadini, Massimo Scheurer, Marco Brandolisio, Giulia Zambon, Francesca Da Pozzo
  • AG&P GREENSCAPE – Emanuele Bortolotti, Paolo Palmulli, Mariagiusi Troisi, Giorgia Fiorentini 
  • SCE Project – Progettazione strutturale, Progettazione antincendio e Sicurezza, Direzione lavori Generale
  • ESA Engineering Progettista Impianti MEP (Meccanico, Elettrico e Plumbing), Progettazione Acustica e Consulenza Energetica.

www.bosconavigli.it

Referenze immagini: Roberto Arsuffi;

San Cristoforo, Piazzale delle Milizie, Stefano Boeri, Bosconavigli, Stefano Boeri Architetti, Arassociati, AG&P greenscape, Residenziale, Oneshot Real Estate Solutions

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

23 commenti su “Milano | San Cristoforo – Cantiere Bosconavigli: novembre 2023”

  1. “Qui si trovava la vecchia ricicleria che è già stata chiusa (riportando un po’ di ordine e pulizia nella zona).”
    Io direi:
    Qui si trovava la vecchia ricicleria che è già stata chiusa (eliminando un servizio essenziale per la zona).

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    • Ordine?
      Aspetto con ansia la fine dei lavori per vedere quanto ordine porterà tutta quella cubatura senza costruire una mezza strada (e soprattutto parcheggi) in più.
      Ovviamente come al solito tralasciamo che non c’è una ricicleria da Muggiano a Corelli: letteralmente mezza città, altro che sotto casa

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    • Abbi pazienza ma avere una ricicleria accanto ad una bellissima chiesetta del tredicesimo secolo e al naviglio, uno degli scorci piu’ belli di Milano, era assurdo. Questi servizi essenziali vanno spostati in zone periferiche senza valenza architettonica o culturale. Ti ricordo che accanto alla ricicleria c’erano montagne di immondizia abbandonata, che ingombravano i marciapiedi, impedendo a residenti, ciclisti e turisti di godersi la zona. Ormai l’onda anti-PD non fa che crescere, e ogni scusa è buona per criticare le scelte di urbanistica degli ultimi anni, ma si dimentica quanto Milano fosse oggettivamente brutta 20 anni fa, tra fabbriche dismesse, casermoni anni 60, e inguardabili torri Ligresti etc. Il drago verde era la sensazione di depressione e avvilimento che ti veniva quando scendevi dal treno in stazione Centrale.

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      • La ricicleria non era affatto di fianco alla chiesa di san cristoforo. Semmai era di fianco a mediaworld e non dava nessun fastidio. Hanno tolto un servizio utile ai cittadini della zona e non hanno trovato una soluzione perchè ancora non ne hanno aperta un’altra. La politica non centra nulla.

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        • Guardi passando di lì tutti i giorni, il contrasto tra la monnezza per strada e la chiesa di San Cristoforo era piuttosto lampante. Se devo prendere la macchina e far un po’ più di strada per andar altrove ben venga.

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          • Temo che lei non conosca bene la zona. La chiesa di san cristoforo è lontana dalla discarica diverse decine di metri e dalla discarica la chiesa neanche si intravede ( e viceversa). Una considerazione: ma quale giunta di sinistra (esiste ancora?) permetterebbe di togliere un servizio ai cittadini per far spazio a un palazzo per milionari oltretutto fuori contesto? Anche se qui più che altro è mala amministrazione. Io ho sempre votato a sinistra e non mi vergogno a dirlo ma devo ammettere che a Milano probabilmente servirebbe un cambio di amministrazione, troppi anni di uno stesso colore politico stanno danneggiando la città.

      • Questa è la mentalità di chi”El ga i danee” , certo le periferie li scarichiamo tutta,. . ……..la fuffa ,tanto non hanno protezione paesaggistica

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    • La eliminazione della ricicleria è stato un grosso danno per gli abitanti,molti dei quali saranno indotti ad abbandonare i rifiuti per strada pur di non sobbarcardi a lunghi viaggi prr raggiungere altre riciclerie lontane

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      • La gente fa KM per raggiungere centri commerciali direi che è un sacrificio minimo, soprattutto per chi come me vive in zona. Vedere cumuli di spazzatura in giro e degrado non era il massimo.

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        • Ma dove sono sti cukuli di spazzatura? Ce n’è un po nei pressi della discarica causati dagli zingari che prendono i rifiuti dei cittadini prima che li portino in discarica e poi quello che non gli serve lasciano lì. San cristoforo è un gioiellino per nulla toccato dalla discarica. Oltretutto sono separati dalla ferrovia e distanti oltre duecento metri l’una dall’altra. La scusa della chiesina davvero non regge per niente, è una balla bella e buona per avallare una scelta scellerata del comune. La verità è che a milano la sinistra in realtà è destra. Oggi piu che mai a Milano contano i soldi!

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  2. Ovviamente dice così perché non aveva la ricicleria sotto casa. Alla comodità della ricicleria vicina ci sono tante alternative, mentre all’ordine e alla pulizia della zona non ce ne sono

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  3. Bambinoni viziati cresciuti tra la bambagia? Hanno da pretendere la ricicleria a km zero? Confrontando sulla mappa della città e pure i percorsi della 90-91 (anche se in ricicleria ci si reca per lo più in auto) sarebbe come se i residenti di piazza Piola e dintorni pretendessero un analogo servizio in piazza Leonardo. Quanto alla piattaforma ecologica di Buccinasco, ne esiste una anche a Corsico, …. ecc. ecc. Non ci devi andare tre volte alla settimana, vorremmo sperare.

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  4. La monnezza era lasciata dal “riciclo” abusivo operato dai rom che aspettavano fuori dalla ricicleria, prelevavano dai cittadini in coda qualsiasi cosa, scartavano abbandonando in loco quello che non era loro utile. Il tutto col consenso della polizia locale che non reprimeva né il prelievo né l’abbandono di rifiuti. La ricicleria era utilissima ma malgestita: code infinite per la pigrizia degli addetti che facevano di tutto per non sveltire le operazioni. L enorme cubatura del cosiddetto “bosco orizzontale”, 14 piani di un massiccio palazzo ad elevata densità abitativa, si stagliera’ leggiadra alle spalle del profilo della chiesa di San Cristoforo, come una nave da crociera nel canale della Giudecca…. l’unico verde pubblico sarà proprio quello residuale lasciato libero dalla ex ricicleria, un fazzoletto stretto fra una via ad alto traffico e il parcheggio del palazzo privato di 14 piani. Un cagatoio per cani. Diciamolo: speculazione in stile classico milanese. Grazie alla poderosa operazione marketing ci saranno certamente tanti acquirenti felici. Ma il driver del progetto è solo il denaro, non certo la ” riqualificazione” della zona. Per riqualificare Milano servono spazi pubblici e verdi, ma costa gestirli e non producono reddito privato. E quindi ci inventiamo la narrazione del “bosco dei navigli”: le coscienze di costruttori politici e acquirenti sono a posto

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  5. Sante parole, purtroppo è proprio così!
    E tutto sarà replicato tale e quale quando ci sarà la nuova recicleria ovviamente in periferia e quindi moltiplicato all’ennesima potenza perché i “citati” opereranno ancora più indisturbati! A questo e/o quello servono ormai le periferie!
    Ormai vomito al solo sentire parlare di “riqualificazione delle periferie” specie se citate da quelli che “svoltano” a sx!

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  6. In questi commenti emerge la polemica contro la ‘sinistra’. Perché? Sala è di sinistra? Scusate, non me n’ero accorta. E Moratti, Albertini, Formentini, tutti pericolosi sovversivi?
    Si poteva riorganizzare la ricicleria, ripulire la zona, piantumare il terreno. Sarebbero stati alberi per tutti, non solo per chi potrà acquistare un pezzo di ‘bosco orizzontale’…..

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