Dal 2020 sono in corso i lavori di riqualificazione del Quartiere Martesana dell’IACP in via Stamira d’Ancona a Turro, dove si trova, fra l’altro, la torre (famosa anche come torre del Parco Martesana o “Velasca della Martesana“). Lavori che pare non abbiano fine (siamo ormai nel 2024).
L’edificio ritenuto da molti cittadini, tra i più brutti di Milano, venne realizzato nel 1982 dall’architetto Luigi Caramella in Via Stamira D’Ancona 24-30. Si tratta di un palazzo residenziale di edilizia popolare alto 61 metri per 18 piani. La torre era stata in precedenza ricoperta con collettori frangisole e pannelli solari applicati lungo l’alta facciata meridionale, che le davano un ulteriore aspetto industriale poco affine per un palazzo residenziale .
Si tratta di un intervento radicale per questi stabili ormai compromessi dal tempo: coibentazione, rifacimento delle coperture, sostituzione di un ascensore, impianti, parti comuni, scale, parapetti, parti di cantine e garage. L’investimento complessivo è di oltre 4 milioni e 556 mila euro.
Come avevamo già avuto modo di dire, il nuovo intervento ci pare un po’ troppo invasivo e rivoluzionario. La torre è stata già rivestita sui tre lati con pannelli bianchi, ne manca ancora uno, mentre dobbiamo dirlo, ha perso (tanto per cambiare) l’unico vezzo “artistico” dato a questa torre, ovvero le lastre in cemento armato di rivestimento, la cui superficie era decorata con delle striature in rilievo che movimentavano la altrimenti monotona facciata. Linee ormai nascoste dall’imbottitura della coibentazione (visibile nella foto a seguire).
La torre è preceduta da tre edifici a stecca di 4 piani più un piano rialzato ciascuno inseriti in un piccolo giardino che separa ogni blocco. Ai tre blocchi ancora non si vede però alcun intervento.
Il piano di attuazione dei lavori con il superbonus del 110%, parte dallo storico quartiere di via Stamira d’Ancona, caratterizzato dalla sua torre bianca di 18 piani. Progettato alla fine degli anni ’70 e completato nel 1981, il quartiere fu concepito per garantire il benessere degli abitanti e il risparmio energetico.
Aler Milano con i propri tecnici ha integrato il progetto di manutenzione straordinaria con le opere utili al raggiungimento dell’efficientamento energetico, condizione per accedere al superbonus 110%.
Lavori di riqualificazione
I lavori di riqualificazione prevedono in particolare:
– rifacimento di tetti e facciate con isolamento termico delle coperture e cappotto.
– sostituzione di tutti i serramenti esterni.
– installazione di ventilazione meccanica forzata puntuale negli alloggi.
I costi
Il costo dell’intervento è di circa 5,9 milioni di euro. Oltre 4 milioni di questi sono messi a disposizione da Regione Lombardia e 300.000 da Aler Milano. L’ecobonus statale ammonta a circa 1.300.000 euro.
Ecobonus da prorogare
“Abbiamo constatato – ha aggiunto l’assessore – che l’ecobonus è una grande opportunità. Questo ne è infatti un esempio concreto. L’auspicio è di continuare in questa direzione, perché questo strumento è molto utile per la riqualificazione del patrimonio abitativo. Quindi va prorogato”.
Aler Milano
Aler Milano è proprietaria di più di 400 edifici realizzati negli anni ’60-’70 che presentano carenze manutentive e dispersione di energia termica.
Milano – Turro – Via Stamira d’Ancona, 24-30 >> TORRE DEL PARCO MARTESANA aka VELASCA DELLA MARTESANA
(edificio pubblico) (ERP)
(PT + 18 piani) (h: 61 metri)
- progetto originale: (arch. Luigi Caramella, 1982)
II° Programma PRERP 2014-2016 – Linea di azione B (DGR X/4142 del 08/10/2015)
Intervento di manutenzione straordinaria degli stabili di proprietà ALER
- stazione appaltante: (ALER Milano – Direzione Sociale – Settore programmi di riqualificazione urbana)
- responsabile del procedimento: (arch. Raffaella Arcamone @ ALER Milano)
- progettazione edile, strutturale, impiantistica: (arch. Margherita Sirigu @ ALER Milano) + (geom. Ernesto Fagnani @ ALER Milano)
- DL: (geom. Davide Baragetti @ ALER Milano)
- CSP: (ing. Marina Antonelli @ ALER Milano)
- CSE: (geom. Davide Baragetti @ ALER Milano)
- appaltatore: (Iazzetta Costruzioni srl – Afragola, NA)
- appalto REP/2018
- importo di contratto: (1.484.153,75 euro) = esecuzione lavori (1.076.330,77 euro) + oneri di sicurezza (310.716,49 euro)
- consegna lavori: 18/09/2019
- durata contrattuale: (390 giorni)
Immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati
Turro, Gorla, Parco Martesana, Quartiere Martesana, IACP, via Stamira d’Ancona,
Nettamente meglio di prima, anche perché la decorazione delle lastre non era poi questo capolavoro.
Se la coibentazione non si rovinerà – come talvolta accade – credo che gli abitanti del palazzo ci avranno guadagnato sia in estetica, sia in comfort termico..
Oltre 10 milioni di automobilisti italiani non rispettano i limiti di velocità. Ecco quali e dove
ROMA – Agli automobilisti italiani non piacciono i limiti di velocità. O almeno tendono quasi sempre a spingere sull’acceleratore sulle pubbliche strade. A rilevarlo è una ricerca commissionata da Facile.it e Assicurazione.it agli istituti mUp Research e Norstat secondo cui, in proiezione del campione rappresentativo, la percentuale corrisponderebbe a 10,5 milioni di automobilisti.
Il brutto vizio di correre troppo si manifesta specialmente tra i giovani, con una percentuale che arriva al 31% degli intervistati nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni e sale al 37,3% nel range 25-34 anni. A distinguersi in questa condotta pericolosa sono gli uomini che si dimostrano più spericolati delle donne in termini di velocità (35,3% rispetto a 18,8%), mentre a livello territoriale la percentuale più alta di chi ha dichiarato di non rispettare i limiti si registra nelle regioni del Nord Est dove sfiora il 40%.
Lo studio ha poi evidenziato come oltre la metà del campione degli intervistati (52,3%),ammetta, in generale, di non attenersi alle norme previste dal Codice della strada. Anche in questo caso, i meno attenti alle regole sono risultati gli uomini, tra i quali ben il 57,1% dichiara di commettere infrazioni al volante, mentre la percentuale scende al 47,2% tra le donne.
La ricerca commissionata da Facile.it evidenzia anche che i più spericolati sono gli automobilisti con età compresa nella fascia tra i 35 e i 44 anni, dove il 65% ha ammesso di non rispettare appieno il Codice della strada. Dopo l’eccesso di velocità, tra i comportamenti più pericolosi che mettono a rischio la sicurezza stradale c’è l’uso del cellulare alla guida, praticato con disinvoltura dal 24,1% degli interpellati e, in questo caso, senza distinzioni significative tra uomini e donne, con una prevalenza tra i guidatori con età compresa fra i 35 e i 44 anni (33,9%).
Dallo studio emerge che sono ancora troppi i guidatori che non si allacciano le cinture di sicurezza e i più indisciplinati sono risultati sempre gli uomini nella fascia di 35-44 anni (20,3%), con una netta prevalenza territoriale al Sud e nelle isole, dove la percentuale arriva a sfiorare il 23%. Una quota rilevante (10,6%) del campione ha dichiarato di parcheggiare in aree dove è vietato, comportamento deprecabile adottato soprattutto dagli uomini (12,4%) e diffuso, specialmente, nelle aree del Nord Est (13.8%). Infine, decisamente inquietante la risposta del 4,1% del campione che ha confessato di mettersi al volante dopo aver assunto alcolici, percentuale che arriva addirittura al 6,7% tra i giovani con età compresa tra i 24 e i 34 anni.
Insomma, la ricerca fotografa un quadro poco rassicurante sui comportamenti al volante degli automobilisti italiani, d’altronde i dati Aci-Istat, solo primo semestre del 2023, indicano, ogni giorno, 437 incidenti stradali, con 7,6 morti e 588 feriti.
Oltre 10 milioni di automobilisti italiani non rispettano i limiti di velocità, mentre un utente di UF non rispetta l’etichetta dei commenti, postando articoli interi completamente OT, e questo utente è Wf.
La radice del problema è purtroppo la medesima…
BASTA! BASTA! BASTA! SI APRA UN SUO BLOG!!!
L’unico elemento bello della Velasca della Martesana è quando demoliranno questa mostruosità architettonica, il razionalismo post guerra ha sfregiato il volto delle nostre belle città.
I soldi per riqualificare l’immobile sono stati sprecati!
avevano l’occasione di abbattere questo obbrobrio senza minimo valore estetico o storico, invece gli hanno solo dato vita più lunga!
Dubito che il costo fra ristrutturazione e demolizione sia paragonabile, senza contare che le famiglie che lo abitano non credo siano giocattoli che uno cancella solo perchè non piace l’edificio…
Questo è il problema della cattiva edilizia: resta per decenni, se non secoli..
Con la giusta visione e bravi architetti, la ristrutturazione di un (brutto) edificio potrebbe essere un’ottima opportunità per aumentarne il valore a piu livelli: estetico, economico, energetico i primi che mi vengono in mente.
Propongo a titolo esemplificativo un intervento di Lacaton & Vassal a Bordeaux:
https://www.lacatonvassal.com/index.php?idp=80
Che intervento incredibile! Grazie per averlo linkato