E’ un progetto che si discute dal 2011, quello della ruota panoramica da installare a Torino. La scorsa settimana, però, c’è stata una svolta nella questione: il Comune di Torino ha ufficialmente approvato le linee guida per la ruota: come sarà e dove verrà installata. Il luogo scelto è stato il Parco Leone Ginzburg, in C.so Moncalieri 4, quartiere Borgo Po, tra i circoli dei canottieri Esperia e PoDiciotto, a due passi dalla Gran Madre.
Finalmente, dopo anni di discussioni, Torino avrà la sua ruota panoramica e, assicura l’Assessore ai Grandi Eventi, Domenico Carretta, porterà il capoluogo piemontese più vicino alle metropoli europee come Londra, Parigi, Vienna, Barcellona o Roma che, di ruota panoramica, ne hanno già una da decenni.
Senza dubbio sarà un’attrazione turistica altamente affascinante, in grado di attirare l’interesse di torinesi e non, e che il Comune vorrebbe installare già in autunno, così da essere operativa per gli eventi delle ATP Finals e di Artissima (entrambi in svolgimento a Novembre). Questo tipo di attrazioni, in effetti, a Torino mancano – dopo lo smontaggio della Turin Eye (la mongolfiera “frenata” più grande del mondo, operativa nella Piazza Borgo Dora) – anche se non mancano i posti da cui avere un’ottima vista della Città dall’alto: come la Mole Antonelliana (85 m), il Grattacielo Intesa San Paolo (150 m), Superga (430 m), Villa Genero (73 m) e il Monte dei Cappuccini (40 m).
La vicinanza della futura ruota panoramica a quest’ultimo belvedere, ai più pratici della Città di Torino potrebbe far storcere il naso, e non a torto: il Parco Leone Ginzburg, infatti, è esattamente in asse tra il Monte dei Cappuccini e la Mole, nonché Piazza Vittorio Veneto. In questa posizione, come anche confermato di recente da due dei più quotati Architetti torinesi in un’intervista su La Stampa – Benedetto Camerana e Carlo Ratti – la ruota panoramica potrebbe rovinare una delle più belle viste su Torino, oltre che interferire sulla vista del Monte dei Cappuccini dalla Piazza Vittorio e oscurare una delle più suggestive installazioni delle Luci d’Artista.
Gli stessi, infatti, propongono diverse aree – sempre centrali – per un possibile posizionamento dell’attrazione turistica, come ad esempio il parcheggio di Parco Michelotti o il piazzale alla fine di C.so San Maurizio, sempre sul fiume Po (non lontano, tra l’altro, dai Giardini Ginzburg). L’Assessore, però, rassicura e frena le polemiche: quella dell’autunno 2024 sarà una ruota panoramica temporanea, con una durata di 180 giorni e con un obiettivo sperimentale: quello, appunto, di capire “come e dove”.
Lato tecnico, al momento si sa solo che la ruota sarà grande (e alta) 65 metri – relativamente piccola, lontana, ad esempio, dal record mondiale di 167 m della High Roller di Las Vegas – e che fornitore e installatore verranno scelti con un apposito avviso pubblico. Nel frattempo, però, c’è stato l’ok per la compatibilità idraulica e geologica del sito, anche se mancano ancora i pareri di Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, e di altri Enti preposti, per i quali si prevede a breve una conferenza di servizi.
Committente: Città di Torino (Torino)
Foto: Francesco Gullace + Google
Come indicato dagli architetti Camerana e Ratti, la posizione proposta interferisce sia con la vista dal Monte dei Cappuccini sulla città sia con la visuale del Monte con le luci d’artista dalla città.
Tenuto conto che sono già presenti una serie di punti panoramici sia gratuiti (lo stesso Monte dei Cappuccini) sia a pagamento (Mole Antonelliana), non si sente la necessità di una ruota panoramica che va a impattare sul paesaggio.
Che immensa stupidaggine…le metropoli citate nulla c’ entrano con Torino e viceversa; Parigi può soltanto sognare al cinema un panorama come quello delle Alpi, idem per le altre capitali, che, questi grandi amministratori locali italioti, potrebbero provare a emulare in ben altri ambiti, altro che inutili “ruote”, perchè nulla in questo strano paese è più definitivo di quel che è temporaneo.
Vedo con “piacere” che anche a Torino opera non richeste vengono semipro costruite a spese del verde…
/ironia
Siamo i promotori petizione “no ruota Giardini Ginzburg”, abbiamo scritto al sindaco, presidente regione, dirigente sovraintendenza beni culturali e paesaggio, nessuna risposta. Abbiamo raccolto ormai 400 firme. Ieri hanno già tagliato 5 pioppi per preparare il sito per l’installazione. Questi personaggi che dovrebbero governarci pensando alle nostre necessità, sprecano il pnrr in lavori inutili e non richiesti, mentre per la sanità, metro 2 non ci sono i soldi!