Milano | Precotto+Adriano+Cascina Gobba – Prolungamento Metrotranvia 7: novembre 2024

Milano Precotto, Adriano e Cascina Gobba. Aggiornamento di fine ottobre e primi di novembre dal cantiere per la realizzazione della Metrotranvia 7 “Interquartiere Nord” nell’area di Precotto in via Tremelloni e tre immaigni delle pensiline istallate nei giorni scorsi in via Adriano.

Come abbiamo visto recentemente, nel frattempo sono iniziati i lavori anche nelle due tratte finanziate attraverso i fondi Pnrr, per un totale di 86,3 milioni di euro. Queste includono il tratto tra Cascina Gobba e il quartiere Adriano, e quello tra via Fulvio Testi e il Pronto Soccorso Niguarda.

La Metrotranvia Intequartiere Nord, lunga circa 14 chilometri e principalmente situata in una sede protetta, collegherà tutti i quartieri nell’area di Milano Nord, unendo la stazione M2 di Cascina Gobba alla stazione FS Certosa e passando per importanti punti di scambio del trasporto pubblico, come la stazione di Bovisa, la M3 ad Affori, l’ospedale Maggiore con la tranvia 4 verso Seregno, la M5 a Bicocca, le FS a Greco Pirelli e la M1 a Precotto.

Qui la situazione in via Tremelloni a Precotto, dove dovrebbe essere completata la posa dei binari di raccordo con il vecchio percorso e il nuovo tratto.

Mentre questo è il tratto nella parte verso la Martesana del Quartiere Adriano, nell’area attorno a via San Mamete.

A Cascina Gobba il cantiere sta lavorando al cavalcavia di via Padova-tangenziale (ricordiamo che via Padova è lunga e parte da Loreto per giungere a Cascina Gobba). Qui il cavalcavia, per consentire il transito ai tram che andranno ad affiancarsi alla stazione M2 Cascina Gobba, è stato necessario demolire e ricostruire il manufatto per alzarlo e allargare il sottopasso. In questi giorni si inizia a vedere la nuova struttura in cemento armato.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, ATM, Comune di Milano
  • Metrotranvia, Quarto Oggiaro, Villapizzone, Bovisa, Affori, Niguarda, Bicocca, Precotto, Quartiere Adriano, Cascina Gobba, viale Fulvio Testi, PNRR, Trasporti, Tram,
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Precotto+Adriano+Cascina Gobba – Prolungamento Metrotranvia 7: novembre 2024”

  1. Credo che la progettazione sia stata affidata al noto studio di ingegneria PPP (Pippo Pluto e Paperino). Chi viene in auto da Gobba diretto a Precotto incrocerà la tranvia ben tre volte in poche decine di metri. Pazzesco.

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  2. non vorrei essere cattivo ma a Varsavia in 18 mesi han costruito 8.5km di tram. ci saranno state lungaggini burocratiche prima etc ma in 18 mesi la linea ha aperto. A Milano ce la caviamo con 8… anni

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  3. Un quarto di secolo per non vedere completata la tranvia interperiferica Nord neppure con il volano del PNRR. Se poi, come sembra, i tram non godranno dell’asservimento semaforico saremo di fronte ad una infrastruttura che a livello gestionale non sfrutterà il suo potenziale e non risulterà attrattiva e competitiva verso altre modalità di trasporto. Non c’è che dire, l’avversione di Milano per i tram di nuova generazione è conclamata. Basti pensare all’ostinazione a mantenere in servizio su diverse linee ordinarie più di 100 vetture a carrelli di un secolo fa e l’immissione (che pare prossima) in servizio dei Tramlink su una rete ingessata che fa viaggiare i convogli ad una media di 10 km orari. Per la cronaca in Europa le tranvie hanno una velocità commerciale media di 20/22 km orari, oltre il doppio dei poveri tram Milanesi.

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  4. Ho visto tagliare l’erba incolta almeno 4 volte, ho visto arrugginire i veicoli da lavoro parcheggiati lungo i binari abbandonati fra le erbacce di cui sopra, ho visto al massimo lavorare 4 persone alla volta lungo i binari…in compenso i semafori già programmati per il tram creano lunghe code la sera perché non sono stati nemmeno sincronizzati fra loro, e c’è ne sono ben 5 in meno di un km.
    Sentirsi presi per il culo non fa piacere a nessuno…

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  5. Nell’area di Via Idro pare tutto fermo…ma poi c’era veramente bisogno di un nuovo ponte sulla Martesana, e con quale impatto paesaggistico e di interferenza con la ciclovia?…non si poteva progettare un sottopasso come fatto a suo tempo per la Tangenziale Est Esterna a Gessate?…

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    • I sottopassi sono strutture più delicate dei ponti. Intanto sono sottoterra e tendono ad allagarsi, poi non sono il massimo della sicurezza in caso di incidente e per chi vi transita diciamo a piedi di notte. Sulla necessità di un nuovo ponte, basta leggere quanto in cronologia per capire che per motivi di ingombri dei mezzi, sì, ce n’era bisogno.

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