A quasi 4 anni di distanza dall’inaugurazione dell’ultima stazione della Metro Linea 1 di Torino, quella di Bengasi alle porte di Moncalieri, ci sono buone notizie per l’iter progettuale della Linea 2. Il Progetto, infatti, partito nel 2017 ed approvato, come Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica nel 2020, ha ricevuto l’ennesima conferma a inizio 2022, con l’approvazione finale del Progetto Definitivo, ora alla base degli Appalti in corso e alla preparazione del Progetto Esecutivo.
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Il Percorso
La realizzazione della M2, che collegherà il nord della Città col sud-ovest, verrà divisa in 4 fasi/tratte:
Tratta Nord: che va da Rebaudengo (Torino nord) al Politecnico (Crocetta), passando anche per l’ospedale S.Giovanni Bosco, Manifattura Tabacchi, Mole Antonelliana, Porta Nuova, con un totale di 13 stazioni per 10 chilometri di estensione e la realizzazione di un deposito zona Rebaudengo. Sarà la prima tratta ad essere realizzata, ma divisa in 2 lotti: Rebaudengo-Porta Nuova e Porta Nuova-Politecnico, anche se gli addetti ai lavori hanno come obiettivo di accorpare i due lotti già nella gara d’appalto.
Tratta Sud: da Politecnico ad Anselmetti (Mirafiori), per 6,6 chilometri e 10 nuove stazioni.
Tratta Nord, Prolungamento: da Cimarosa (Barriera di Milano) a Pescarito (confine San Mauro, Torino nord-est) – 4 stazioni per 6 chilometri.
Tratta Sud, Prolungamento: da Anselmetti (Mirafiori) a Orbassano Centro (Torino sud-ovest) – 5 stazioni, 6 chilometri.
Nel complesso, la nuova Linea 2 vedrà la realizzazione di 32 nuove stazioni metro per un’estensione totale di 27 km di percorso ferroviario metropolitano.
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Le Caratteristiche Tecniche
I tunnel della tratta Nord della M2, verranno realizzati con tre diverse tecnologie costruttive: le prime due fermate (per circa il 5% dell’intera lunghezza) avranno una galleria tradizionale, di forma “ovale”, in calcestruzzo armato, capace di ospitare i quattro binari, due per senso di marcia, in orizzontale.
La parte centrale, per un totale di 1.933 m (circa il 20%), sarà realizzato con una galleria artificiale, a sezione rettangolare, e in parte sfrutterà il terreno dell’ex binario abbandonato di Via Gottardo/Via Sempione.
L’ultima percorso, invece, da Cimarosa a PortaNuova/Politecnico, vedrà l’impiego della più moderna tecnologia del TBM, la tipica “talpa” da gallerie, per un tunnel cilindrico di 10m di diametro, anch’essa costruita con conci prefabbricati di calcestruzzo armato.
Delle 13 stazioni della prima tratta – divise in 8 tipologie costruttive – 3 saranno realizzate in superficie, mentre le rimanenti 10 si troveranno al di sotto del livello urbano. Alcune saranno poco profonde, altre invece scenderanno fino a 28 m al di sotto del manto stradale, come quella di Porta Nuova. Tutte, comunque, saranno dotate dei più avanzati sistemi di sicurezza e di gestione degli impianti, idrici, elettrici e meccanici, che saranno regolati da sensori e software per controllo dinamico sulla base del flusso reale dei passeggeri, così da sfruttare al massimo nelle ore di punta e risparmiare quando c’è meno bisogno.
Lato energetico, vi sarà un importante novità: verranno implementati, su tutto il percorso della M2, i conci energetici. Quest’ultimi, studiati da un team del Politecnico di Torino e sperimentati con successo sulla tratta Lingotto-Bengasi della M1, sfruttano l’energia geotermica del sottosuolo per generare energia termica utile alle stazioni, con la possibilità di produrre fino a 1 MW/km, pari all’energia equivalente necessaria a scaldare 50 edifici di 7 piani in classe energetica A.
Analogamente alla M1, i treni saranno interamente automatizzati senza autista, in grado di trasportare circa 400 passeggeri/treno in una volta. Si prevede una frequenza con un treno ogni 90 secondi, ad una velocità massima pari a 80 km/h, in grado anche di ospitare bici o simili mezzi di trasporto (in appositi vagoni). Anche i sistemi di apertura/chiusura porte saranno automatici e perfettamente sincronizzati con i treni.
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Gli Stakeholder
Un progetto di tale importanza è gestito da diversi player: oltre alla Città di Torino e alla Regione Piemonte, un ruolo principale molto importante è quello del MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, principale finanziatore del Progetto. Lato tecnico, al momento la progettazione è in capo da Infra.To, società pubblica di ingegneria e management per opere ferroviarie, tranviarie e di mobilità pubblica, con sede a Torino, il cui Amministratore Delegato, Prof.Ing. Bernardino Chiaia è stato nominato Commissiario Straordinario per il progetto della M2, a novembre 2023.
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Le Attività in corso e il Cronoprogramma
Alla data attuale, è in corso la Gara d’Appalto per la selezione del Project Manager, di supporto al Commissario, per la scelta del sistema e dei treni, oltre che alle opere civili per la Tratta Nord, Rebaudengo-PortaNuova. Nel frattempo, si sta lavorando alle gare di appalto per l’architettura e il design delle stazioni, per le opere civili e impianti non di sistema, per monitoraggio ambientale e strutturale, e molte altre. L’ultimo aggiornamento del Programma dei Lavori, invece, prevede l’inizio del cantiere a fine 2025, con la messa in esercizio della M2 entro il 2032, dopo soli 6 anni di lavori.
I Benefici
I benefici dell’avere una nuova linea metropolitana a Torino sono innumerevoli, ma stando agli studi effettuati da gruppo di lavoro, verrà notevolmente migliorata la mobilità dei torinesi. Infatti, si prevede il trasporto di circa 114 mila passeggeri al giorno (36 mila nelle ore di punta), con una media di 16 mila passeggeri all’ora, cosa che comporterebbe un enorme “alleggerimento” del traffico veicolare su strada, che si stima verrà ridotto del 9%.
Questo consentirà, inoltre, di velocizzare i collegamenti tra diverse parti della città: 10 minuti tra il Centro e l’ospedale S.Giovanni Bosco, 15 min tra San Mauro e il Centro Città (al momento percorribile in auto in 40 min), 5/7 min tra i vari centri universitari (Politecnico, UniTo Palazzo Nuovo, UniTo Campus Einaudi).
Inoltre, i lavori della nuova M2 avranno un impatto positivo su molte aree cittadine, contribuendo alla riqualificazione urbana di molte delle stesse. Infatti, oltre la già citata realizzazione di un nuovo deposito e palazzina uffici in zona Rebaudengo, diverse saranno le aree che verranno adibite a parcheggi bici/monopattini e stazioni di bike-sharing, con annesse nuove aree verdi, giardini e miglioramento delle piste ciclabili nelle vicinanze.
Verrà finalmente riqualificata la “trincea ferroviaria” di Via Sempione/Gottardo e rilanciata l’area nei pressi dell’Ex Manifattura Tabacchi, che presto diventerà un nuovo Polo Archivistico. È prevista, in seguito, anche la realizzazione di 4 parcheggi per auto, (nelle stazioni di Orbassano, Anselmetti, San Mauro e Rebaudendo), al fine di facilitare il raggiungimento del centro urbano senza l’auto.
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I Costi
Il finanziamento della M2 di Torino era cominciato già nel 2019, quando il Governò stanziò 828 milioni di euro per progettazione e realizzazione della tratta Rebaudengo-Novara. Nel 2022, con Decreto Interministeriale, viene aggiunto 1 miliardo di euro, che porta il budget totale per la realizzazione dell’opera a 1,83 miliardi di euro, da spendere entro il 2032. Dagli ultimi aggiornamenti, però, a causa dell’aumento dei prezzi delle costruzioni e alla rimodulazione del progetto, la cifra necessaria è aumentata del +36%, salendo a 2,5 miliardi di euro, non ancora totalmente coperti. Allo stato attuale, si è alla ricerca dei 670 milioni di euro mancanti.
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Le Curiosità
A causa dei lavori per la realizzazione della stazione Carlo Alberto (nell’omonima piazza in Centro storico), il monumento equestre a Carlo Alberto di Savoia verrà temporaneamente traslato, per poi essere ricollocato nella posizione originale a fine lavori.
Il Progetto Definitivo della M2 di Torino ha vinto il 1° Premio OICE (Organizzazione di Ingegneria e Consulenza), come miglior progetto di ingegneria e architettura nel settore ferroviario metropolitano.
La M1 di Torino, nel 2019, ha trasportato 42 milioni di persone. Si stima che la M2 possa trasportare fino a 85 milioni di persone all’anno.
Committente: Ministero delle Infrasrtutture e dei Trasporti + Regione Piemonte + Città di Torino
Progettazione Definitiva e Coordinamento: Infra.To (Torino)
Render e Disegni: Infra.To (Torino)