Milano | Trasporti – La metropolitana M6: quale percorso e le ipotesi

Milano, Trasporti.

Da anni si discute della sesta linea della metropolitana milanese, la M6 – identificata dal colore rosa – ma ad oggi il tracciato definitivo non è ancora stato stabilito, anche se iniziano a delinearsi alcune ipotesi più concrete.

Secondo le prime proposte, la linea potrebbe prevedere un interscambio con la M2 alla stazione di Famagosta e un altro con la M3 a Rogoredo. L’idea originaria della M6 è quella di incrociare tutte le altre linee della metropolitana, raggiungendo quartieri periferici ancora privi di collegamenti sotterranei.

MM, la società partecipata del Comune di Milano, ha elaborato diversi scenari di tracciato, accompagnati da un’analisi costi-benefici. I risultati verranno presentati ai cittadini tra settembre e ottobre, attraverso un percorso partecipativo nei Municipi.

Tra le ipotesi considerate più efficaci per migliorare il servizio nel Municipio 5, spiccano i tracciati che interessano solo il sud della città e che si sviluppano lungo l’asse della M2, come prolungamenti della linea verde. L’obiettivo principale dello studio è valutare l’opportunità di realizzare nuove infrastrutture metropolitane nelle aree esterne al centro.

L’ipotesi ritenuta più sostenibile prevede la diramazione della M6 dalla linea verde in corrispondenza di Famagosta, utilizzando un’infrastruttura “pesante” simile a quella della M2, con treni di grande capacità e stazioni ampie. In questo scenario, il ramo di M2 verso piazza Abbiategrasso verrebbe scorporato e integrato nella M6, proseguendo poi verso M3 Rogoredo.
Il percorso includerebbe le fermate M2 Piazza Abbiategrasso (Chiesa Rossa), Monti Sabini (Selvanesco), Nosedo e infine Rogoredo, dove si realizzerebbe l’interscambio con la linea gialla. Secondo l’analisi, il costo resterebbe sotto il miliardo di euro.

Sono state valutate anche altre varianti a sud: una che da Monti Sabini punterebbe verso piazza Angilberto e Corvetto per collegarsi alla M3, e un’altra che passerebbe per Monti Sabini, Ortles, Lodi, Cuoco, Santa Giulia e infine Ponte Lambro.

Per quanto riguarda l’ovest della città, si ipotizza un prolungamento fino a Roserio e all’area Mind (Milano Innovation District). Qui però i costi stimati salgono fino a circa 2 miliardi di euro.

“Il tracciato a ovest è ancora tutto da definire – hanno dichiarato su Instagram la presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi, e il consigliere regionale Paolo Romano –. L’asse Portello, Cagnola, Musocco, Certosa, Quarto Oggiaro e Merlata è uno dei più popolosi e trafficati di Milano, ma resta privo di collegamenti diretti. Immaginate di connettere piazzale Accursio, Musocco e Certosa con il passante ferroviario; Quarto Oggiaro, Vialba e Roserio con l’ospedale Sacco; e Cascina Merlata con il nuovo polo dell’innovazione di Mind. Vogliamo convincere Regione, Comune e Governo a portare la metropolitana anche qui, raccogliendo firme, proposte e suggerimenti durante incontri pubblici nel quartiere”.

Sul fronte ovest, un’alternativa o integrazione alla M6 potrebbe essere lo sviluppo della Circle Line: un ramo del passante ferroviario che, partendo dalla stazione di San Cristoforo, proseguirebbe verso nord con fermate in piazza d’Armi, San Siro Stadio, Lampugnano, Musocco e infine Milano Certosa, chiudendo così l’anello ferroviario urbano.

A est, dove la rete ferroviaria è già presente, si potrebbero aggiungere nuove fermate per servire quartieri come Dergano, Montalbino/Ca’ Granda, Turro, Lambrate, Ortica e Zama (Taliedo).

Si tratta di scenari di lungo periodo che, realisticamente, potrebbero vedere la luce nei prossimi trent’anni. Speriamo.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Metropolitana, Trasporti, Mobilità, M6, M1, M2, M3, M4, Progetto, Finanziamento, Linea Rosa, Vigentino, Santa Giulia, Morsenchio, Musocco, Quarto Oggiaro, Arzaga, Lorenteggio
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31 commenti su “Milano | Trasporti – La metropolitana M6: quale percorso e le ipotesi”

  1. Spero che il governo e il sottosegretario Morelli intervengano per bloccare queste ipotesi di tracciato.
    La m6 deve partire da opera, passare per il centro e andare per corso sempione.
    Il resto è fuffa. Ma come si fa a pensare di far passare una nuova linea in mezzo al nulla?servono elezioni comunali subito!!!!incapaci

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    • basterebbe cambiare i tram, togliere le auto dai percorsi del tram e fare un prolungamento ad Opera. Costa un quinto, ci si impiegano la metà degli anni, è più adatto ai carichi e si lasciano i fondi per corridoi più carichi.

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    • Opera-Centro-Sempione-Quarto Oggiaro sarebbe la scelta migliore. Era già stato fatto uno studio e quella linea era quella con il miglior ritorno dell’investimento.
      Per gli altri percorsi, si capisce subito che cercano di favorire i gruppi immobiliari che stanno edificando il sud ovest di Milano.

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    • Sono super d’accordo con l’amico trottolino la M6 deve partire da opera ho nel caso il prolungamento della M2 da piazza Abbiategrasso che faccia capolinea sempre ha opera x poi passando anche x corso Sempione e viale certosa

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    • Ma basta con la metro a stella!
      È giusto volere creare una linea che collega tutte quelle già presenti creando una connessione a maglia di rete.
      Come sono fatte tutte le altre metro del,mondo.

      N9n ne possiamo più di nuove linee centro periferia da lavoro e dormitorio.
      Devono connettersi tra di loro creando switch modali.

      Perfetta la ipotesi ovest che copre invece tutte zone che aspettano la metro da decenni e sono praticamente la nuova città studi, e il nuovo Certosa distric. E poi finalmente Quarto Giaro non sarà più isolato dalla città.

      Tra l’altro farla passare a sud leggermente fuori velocizza tantissimo i lavori di scavo e costruzione e abbassa i costi della metà.

      L’unico difetto è l’interscambio non a famagosta per intercettare entrambe le linee della verde e non solo un ramo.

      Cmq sta metro la vedranno i miei nipoti se va bene…
      Salut

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    • In ogni caso spero che qualsiasi progetto non impatti sul centro di Milano, i commercianti e residenti non potrebbero più sopportarlo!
      Sarei per prolungamenti e diramazioni, per esempio a nord della MM 3 da Affori FN verso Quarto e da Comasina verso Cormano

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    • Un’altra metro che passa per il centro non serve a nulla.
      La metro nuova deve coprire le aree attualmente prive di stazioni: Ortles, Vigentino, Calvairate, Santa Rita (piazza Miani). E poi a nord l’asse accursio-quarto oggiaro. Inoltre deve potenzialre il collegamento direzione Nord-Sud sui quadranti ovest, coperti solo dalla 90/91

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    • Il centro di Milano è già copertissimo a livello di metropolitane, basta ! Devi collegare il sud est con il nord ovest passando per quartieri esterni molto popolosi, altro che nulla!

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  2. Mi chiedo come si faccia nel 2025 a voler far passare M6 per il centro… partendo da Opera poi! Criteri di costruzione? mio cugino. Densità abitativa mai considerata, grandi poli attrattivi ignorati, i carichi della 90/91 e 95 ignorate (le due linee di superficie più cariche, attualmente sovraccariche e strutturalmente limitate), le direttrici degli spostamenti in auto dimenticati (essenzialmente tangenziali in città)…

    Mi sembra sia ora di svegliarsi, pensare un tpl che non serva solo a fare casa-lavoro ma possa aiutare a vivere tutta la giornata (una prospettiva femminista spesso dimenticata), che vada a prendere gli spostamenti in auto e non ponga sfide ingegneristiche estreme (n’do la mettiamo una M6 in centro? quanto profondo dovremo andare?).

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  3. Ogni tanto viene riproposta la M6 con dei tracciati assurdi e con fermate in aree improponibili (come ad esempio a Nosedo nel parco).

    Secondo me tutte le ipotesi sono da bocciare ad esclusione parziale della D (da Piazza Abbiategrasso a QT8).

    Ma sono tutte idee, punti e linee da parole crociate

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  4. Alla fine a far pendere la scelta su un percorso o su un altro dovrebbe essere l’Analisi Costi Benefici…se il percorso più centrale desse risultati migliori, nonostante i costi più elevati, è chiaro che dovrebbe essere scelto. Resto un po’ perplesso sul tracciato che termina a Rogoredo perché lo vedo davvero correre in mezzo al nulla; sembra un po’ meglio quello più interno, anche se poi arrivato alla Barona non si capisce cosa fa. Ma la maggior perplessità resta il fatto che danno priorità alla tratta sud, posticipando a un futuro remotissimo la tratta Sempione, che invece dovrebbe andare avanti spedita e prima di tutto il resto. Bene invece l’idea di optare per una metro pesante tradizionale

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  5. È da nord di Milano che arrivano più automobili. Forse bisognerebbe creare una linea tangenziale che intercetti meglio quei flussi.
    Il sud Milano va lasciato a parco, non deve attrarre future speculazioni.
    Che si facciano piu velocemente M5 a Monza, M2 a Vimercate e M4 a Segrate Porta Est.
    La M6 la vedo dopo il 2040 come orizzonte temporale.

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  6. Faranno sicuramente l’opera dove potranno mangiare il più possibile fottendosene totalmente della reale utilità della stessa, il tutto naturalmente tra 50 anni.
    Troppo pessimista?
    Beh, la nostra classe politica,tutta, non porta a pensare scenari diversi.
    Abbiamo una classe politica pietosa che guadagna una paccata di soldi, totalmente nostri e totalmente non meritati.
    Scusate l’intervento, totalmente non tecnico,ma mi è venuto così.
    Ciao a tutti

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      • Dipende… La situazione attuale, politico-amministrativa, che c’è a Milano, ne è la prova?; 15 anni filati di giunte global (perchè quello mica ha la dignità per dimettersi) dimostrano come i grillini siano la rovina di questa città? Diciamo che hanno ottimi “colleghi”, senza dimenticare i governi loro amici (dei global), con 4 diversi presidenti del consiglio.Per quanto riguarda il paese, il super-debito-pubblico causato dal superbonus grillino, sì, quello ne è la prova.

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  7. idea costosetta neh, però pensateci: partire da porta Genova, incrociare la gialla in porta Romana, il passante in porta vittoria, attraversare in verticale tutta città Studi e arrivare ancora alla Verde in Piola

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  8. Io ho 57 anni spero di godermi e di vedere la ho la M6 che parte da opera/locate ho sempre il prolungamento della M2 che arrivi ha opera/locate che sarebbe molto più veloce e godermela in questi dieci anni anni più veloce e possibile sia progettarla e iniziare subito i lavori

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  9. Farei le sempio mio delle fermate ho della M6 ho il prolungamento della M2
    SALVANESCO..I.E.O..NOVERASCO OPERA..CAPOLINEA OPERA/LOCATE
    capolinea proppio davanti al centro commerciale di opera e vicino ha scalo Milano sarebbe un percorso super perfetto

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  10. Una notizia bomba che mette fine a tutte le polemiche su Area B e Area C e le limitazioni agli autoveicoli inquinanti.

    Area B funziona eccome e la salute viene protetta all’interno di dive viene applicata.
    Fatti fu9ri tutti quelli che si inventano fare news sull’inquinamento generato da altri fattori che non sia la circolazione delle auto. Le auto inquinano e questo è certificato.

    La metro serve ma serve anche continuare c9n Area B e area C.

    respira meglio: meno smog grazie ad Area B, ma servono più alberi e aree verdi entro il 2050

    La qualità dell’aria a Milano è migliorata, con cali significativi di NO2, PM10 e PM2.5 anche grazie ad Area B. Tuttavia, il Comune avverte che, per rispettare i nuovi limiti europei e contenere l’aumento delle temperature, servirà ampliare le aree verdi, depavimentare spazi e adottare politiche integrate a livello regionale.

    Il Comune di Milano ha diffuso il primo monitoraggio del Piano Aria e Clima, analizzando i risultati raggiunti tra il 2022 e il 2023. I dati mostrano un miglioramento costante della qualità dell’aria, in particolare per il biossido d’azoto (NO2), passato dai 64 microgrammi per metro cubo del 2017 ai 44 del 2023. Per la prima volta tutte le centraline cittadine hanno rispettato i limiti UE previsti per il 2025.

    Area B, il motore del cambiamento
    L’introduzione di Area B nel 2018 ha accelerato la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto da traffico stradale, con un calo più rapido all’interno della città rispetto alle aree esterne. Il provvedimento, che limita l’accesso ai veicoli più inquinanti, ha avuto un impatto diretto sulle concentrazioni di NO2, di cui il 55% deriva da fonti interne a Milano.

    Polveri sottili in calo, ma non basta
    Anche i livelli di PM10 e PM2.5 sono diminuiti, rispettivamente a 32 e 21 microgrammi per metro cubo nel 2023. Nonostante il trend positivo, il Comune avverte che il rispetto dei nuovi limiti UE e degli obiettivi OMS richiederà interventi più incisivi, poiché gran parte del particolato proviene da fonti esterne al perimetro cittadino.

    Più verde e meno cemento per combattere il caldo
    L’aumento delle temperature urbane, legato al fenomeno delle isole di calore, spinge Milano a investire sul verde pubblico. Secondo le simulazioni, per contenere l’aumento termico entro +2 °C al 2050, sarà necessario incrementare del 41% la copertura arborea e depavimentare 100 ettari di aree grigie.

    Oltre alla creazione di nuove aree verdi, il Piano prevede misure complementari come tetti e pareti verdi, pavimentazioni riflettenti, ombreggiamento di spazi pubblici e ampliamento della mobilità dolce. L’assessora all’Ambiente, Elena Grandi, sottolinea però che Milano da sola non può vincere la sfida: “L’inquinamento non ha confini e richiede azioni coordinate a livello regionale e sovracomunale”.

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    • Un comunicato stampa che sembra uscito direttamente dalla sede del PCI del 77, naturalmente in ciclostile.

      Il leggero calo di inquinanti si deve al miglioramento del funzionamento dei motori termici e al rapido declino della motorizzazione diesel. Le varie “aree”sono solo servite a limitare le libertà personali ai ceti meno abbienti e a favorire i richhi che si possono comprare l’ auto nuova ogni due anni.

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    • Uao, che carrellata di numeri di sinistra, l’ufficio stampa di Stalin non avrebbe potuto fare meglio! Non entro nel dettaglio, ti faccio giusto notare una cosa. Ti sei chiesto perché i giorni più inquinanti siano tra novembre e marzo? Te lo dico io: perché sono accesi i riscaldamenti di case e uffici!!! Le auto non c’entrano nulla, specialmente a Milano che sono quasi tutte modelli con motorizzazioni recenti che inquinano meno di una scoreggia di vacca!

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    • Caro Sala, prima cementifichi tutta la città poi la vuoi depavimentare? Prima pianti alberelli che sbucano dai mattoni e muoiono velocemente o non crescono poi pensi al verde. L’inquinamento sarà forse diminuito a spese della povera gente, Mah!!!! Comunque credo che l’ideale sarebbe una circleline (al posto della 90 91) più prolungamenti di tutte le metro verso zone popolose e poco servite. Notte

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  11. Il tracciato D consente di servire due quadranti – Nord Ovest e Sud Est – privi di una copertura adeguata, interseca tutte le linee della metro ed il passante ferroviario, serve quartieri popolosi (es. Quarto Oggiaro) o in via di sviluppo (Ex Scalo Romana e MIND), consente di raggiungere ospedali (San Paolo, Sacco), non passa per il centro e permette di chiudere l’anello del passante ferroviario. Di contro, ha un costo maggiore essendo un tracciato più lungo rispetto agli altri ipotizzati. Si può procedere per lotti, tuttavia. L’importante è definire il tracciato e redigere un progetto al più presto. Se l’avessimo fatto invece di chiacchierare, potevamo accedere ai fondi del PNRR. Settembre/ottobre sarà la volta buona? Mi sembrava il Sindaco avesse menzionato questi mesi ma riferendoli allo scorso anno …. meglio tardi che mai.

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  12. Perchè cosa hanno i trenini di M4 che non vanno? Non sei riuscito a salire perchè troppo affollata? A me mai successo, e nelle ore di punta ne passa uno ogni 60 secondi. Sarebbe meglio un grosso treno che passa ogni 3 minuti, con stazioni piu grandi, mezzi piu costosi? non credo

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  13. Per questo motivo serve il prolungamento di una mm che passi per Settimo Milanese fino a Bareggio e forse oltre. Aree servite malissimo da e per Milano o rho. Con pochissimi mezzi quasi nulli alla domenica.
    Bisognerebbe fare Grandi parcheggi fuori Milano. Come le città Europee più importanti così meno mezzi e meno inquinamento non solo a Milano.

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  14. Sono proposte imbarazzanti che non hanno alcun senso. Per collegare vicentino basta 1 stazione di M2 e il problema è risolto. Invece se vogliamo fare una M6 che risolva tutti e 3 i problemi (quadrante Nord Ovest, quadrante Sud Est e Vigentino) allora ecco il tracciato. Capolinea Sud a Vigentino, poi Villaggio Olimpico, Lodi Tbb, prosegue lungo viale Umbria fino a viale cirene dove possono fare una stazione, poi prosegue lungo viale Lazio fino a Monte Nero (altra stazione), poi Cinque Giornate, poi Tricolore M4, Palestro M1, Turati M3, Moscova M2 (passa sotto via della Moscova), poi segue viale Elvezia per fare fermata Arena/Trinità, poi Arco della Pace, poi segue corso Sempione e ferma a Domodossola FN, Piazza Firenze, poi Piazzale Accursio dove può o continuare fino a Certosa FN e poi Quarto Oggiare, oppure diramarsi in un ramo verso la M1 (esempio Lampugnano e poi anche M5 verso San siro) e in un altro ramo verso Villapizzone FN/Politecnico e poi Quartoggiaro. Così si risolvono tutti i quartieri non serviti dalla metro, inoltre si fanno connessioni con tutte le altre linee a solo qualche fermata di distanza da Centrale, Garibaldi e Cadorna, oltre alle connessioni del Passante a Domodossola e LodiTbb/Olimpico.

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