Milano | Rottole – Cantiere Cohabitat Udine di via Emilio Treves: agosto 2025

Milano, Rottole.

Solo un mese fa eravamo passati constatando che il cantiere di via Emilio Treves e via Plezzo era ancora in sospeso, ed invece, in questi giorni di agosto è stato avviato ed è arrivata una pala meccanica. Che sia l’avvio del cantiere vero e proprio? Ci troviamo non lontano dalla stazione M2-Udine e M2-Lambrate nel territorio delle Rottole.

Si tratta del progetto Cohabitat Udine, un edificio residenziale in un lotto posto all’angolo tra le vie Emilio Treves e Plezzo. Il progetto venne pubblicato nel 2022, ma finora non aveva visto la luce, se non una leggera bonifica nel 2023.

Milano – Rottole – via Emilio Treves Cohabitat Udine (nella mappa Urbanfile codice: ROT6) (residenziale) (nuova costruzione) 

  • inizio cantiere: prime bonifiche 2023
  • conclusione cantiere:
  • committente: Cooperativa Dorica
  • progetto architettonico:  XXXX
  • Progetto esecutivo: XXX
  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisabgliati
  • Rottole, Lambrate, Cohabitat Udine, via Emilio Treves, Via Plezzo, Piazzale Udine, via Palmanova,
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Rottole – Cantiere Cohabitat Udine di via Emilio Treves: agosto 2025”

  1. Terribile. Ma vi sembra ben inserito nel contento urbanistico? Voglio vedere se avessero il coraggio di costruirlo in un quartiere di londra, uno scempio del genere.

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    • Quale sarebbe il contesto urbanistico nel quale sarebbe fuori posto? Da una parte c’è la massicciata della ferrovia con paratie antirumore dai colori improbabili e graffiti a tema astratto, dall’altra ci sono palazzine industriali e condomini anni 70-80. Di fronte ha un altro condominio “stile Milano” a loggette. Semmai è la costruzione che si può definire diversamente bella anche presa da sola.

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  2. Sinceramente dopo “grattacielopoli” aprirei “palazzinopoli”, non tanto per il probabile marcio che c’è dietro, anche se si reputano tutti santi e puliti (come se tutto accadeva all’insaputa di sindaco, assessore, e personale vario) ma per 1) stili architettonici che dall’epoca di Albertini e Moratti sono gli stessi, se non peggiorati con stile inizio anni 90; 2) il consumo di suolo continuo dei grattacieli è stato preso di mira dalla Procura ma è molto più “esagerato” il consumo di suolo di edifici costruiti sotto la guida Sala, anche in parchi verdi, parco delle cave, progetti all’interno dell’ippodromo e così via (giusto per citare la giunta green che però predilige il cemento); 3) oltre a far costruire le case ci si ricorda di persone con redditi inferiori, anziani soli, persone single, famiglie in difficoltà, giovani coppie (o solo di una certa parte di extracomunitari – non tutti – che ottengono sempre tutto)?; 4) oltre al consumo di suolo ci sarà anche un consumo di energia elettrica, gas, acqua potabile e di scarico, scuole, centri sportivi, trasporti pubblici e parcheggi e non mi sembra che il comune sia così premuroso nel darsi da fare in tal senso. Poi ognuno ha le sue idee…

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