Milano, Porta Nuova.
Mentre la città scorreva attorno a lei trasformandosi, l’ex chiesa dei Santi Giuseppe e Teresa, in via della Moscova, rimaneva immobile e un po’ dimenticata. Da anni, ormai, versava in uno stato di abbandono, incastonata tra l’ampia Piazza Piersanti Mattarella e un complesso residenziale degli anni ’60-’70, che poco si era curato di dialogare con la sua presenza.



Dopo essere stata eretta nella seconda metà del Seicento in stile barocco, come parte di un più ampio complesso conventuale, la chiesa aveva conservato alcuni elementi di grande pregio: il porticato a colonne gemelle che regge l’antico coretto, il cortile d’ingresso che la separa dalla strada, la pianta a croce greca con volte a botte e calotta centrale, arricchite da stucchi raffinati. Gli edifici minori che completavano il convento, un tempo estesi fino al “Tumbun de San Marco” e confinanti con l’antico ospedale delle Fatebenesorelle, scomparvero progressivamente a partire dalla fine del ‘700, sostituiti prima dalla manifattura tabacchi, poi da nuove costruzioni.




















Negli anni Novanta, l’edificio conobbe una nuova vita: trasformato in Mediateca di Santa Teresa, fu uno dei primi segni di risveglio culturale dopo Tangentopoli. L’iniziativa partì dall’AIM – Associazione Interessi Metropolitani – che convinse il Comune, proprietario dell’immobile, e il Ministero dei Beni Culturali a sostenerne il recupero. Con il contributo della Banca Popolare e la collaborazione di IBM, la chiesa sconsacrata fu restaurata e, nel 1996, affidata alla Biblioteca Braidense come sezione distaccata. L’apertura ufficiale al pubblico avvenne il 13 giugno 2003.


La Mediateca, con la sua struttura architettonica complessa e labirintica – quasi una metafora involontaria dell’informazione digitale – ospitava sale di ascolto, un bookshop e una caffetteria racchiusa in una teca di vetro. Persino un piccolo ristorante in stile francese arricchiva l’offerta. Ma l’esperimento ebbe vita breve: l’esplosione di internet rese rapidamente superata la funzione di uno spazio dedicato alla fruizione di contenuti multimediali. Nel 2012 la caffetteria chiuse, seguita poco dopo dalla stessa Mediateca. Dal 2018 l’edificio cadde nuovamente in abbandono, interrotto soltanto da un’eccezione: nel 2024 ospitò un evento di arte e design durante il Fuorisalone.
Dopo anni di annunci e rinvii, dal 2016 al 2023, finalmente i lavori di recupero hanno preso avvio. Attualmente riguardano la messa in sicurezza dell’edificio, cui seguiranno interventi di restauro e rifunzionalizzazione.
Il progetto, firmato dall’architetta Micaela Bordin, prevede di trasformare l’ex Mediateca “Santa Teresa” in un nuovo polo culturale ed espositivo per le arti performative. L’obiettivo è offrire spazi flessibili per eventi, conferenze, laboratori, mostre temporanee, spettacoli, workshop e attività didattiche.





La sala centrale, l’auditorium e gli ambienti circostanti saranno valorizzati con nuovi arredi, un’illuminazione e un’acustica moderne, oltre a pedane mobili, quinte sceniche e sedute rimovibili per garantire massima versatilità. Anche gli spazi esterni – dal cortile d’ingresso al giardino ipogeo – verranno riqualificati.
Il piano rialzato ospiterà l’area accoglienza, gli spazi per mostre, due locali per la Biblioteca Braidense, laboratori e aule studio per gli studenti dell’Accademia. Il seminterrato accoglierà la caffetteria in una struttura vetrata, l’auditorium, depositi e altri laboratori. Al primo piano, i ballatoi affacciati sulla sala centrale saranno affiancati da uffici, laboratori e spazi di lavoro.
Dopo secoli di trasformazioni, abbandoni e rinascite mancate, l’ex chiesa di via della Moscova 28 sembra finalmente destinata a ritrovare il suo posto nel cuore culturale della città.



Milano – Porta Nuova – Via della Moscova 28 > ex Mediateca “Santa Teresa” (nella mappa Urbanfile codice: PN17) (terziario residenziale commerciale) (nuova costruzione con demolizione ristrutturazione) (riqualificazione) (manutenzione straordinaria)
- inizio cantiere: 07-2025
- conclusione cantiere:
- committente: Grande Brera + Ministero della Cultura
- progetto architettonico: Arch. Beatrice Messeri

- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Milano Sparita, Arch. Beatrice Messeri
- Porta Nuova, Milano, Brera, Ministero della Cultura, Ex Chiesa Santa Teresa, Via della Moscova, Brara,
che vergogna
Che bel progetto. Avremo uno spazio culturale in più in città.