Milano, San Siro.
La Giunta di Milano ha espresso parere favorevole alla proposta di vendita del compendio immobiliare di San Siro, comprendente lo stadio Giuseppe Meazza, avanzata da A.C. Milan e F.C. Internazionale. La decisione finale spetta al Consiglio comunale.
Iter amministrativo
- La proposta è stata presentata a marzo 2025 dalle due società ai sensi della “Legge Stadi”.
- Dopo un avviso pubblico senza esiti, il Comune ha avviato valutazioni tecniche, legali ed economiche con supporto di esperti del Politecnico e della Bocconi.
- Gli esiti sono stati raccolti in una relazione tecnica allegata alla delibera.
Caratteristiche del compendio
- Area di 280mila mq tra via Achille e zone limitrofe, comprendente lo stadio Meazza.
- Diritti edificatori pari a 98.321 mq.
- Intervento suddiviso in due stralci: nuovo stadio e funzioni plurivalenti.
Progetto
- Costruzione del nuovo stadio da almeno 70mila posti.
- Riqualificazione e spostamento del tunnel Patroclo.
- Parziale demolizione e messa in sicurezza del Meazza.
- Realizzazione di verde pubblico sul 50% dell’area (80mila mq restituiti al Comune, 30 anni di manutenzione a carico delle società).
- Obiettivo: neutralità carbonica, con compensazioni solo nel territorio di Milano.
Aspetti economici
- Prezzo di vendita: 197 milioni di euro.
- 73 milioni subito al Comune, il resto rateizzato con garanzie bancarie/assicurative.
- Ulteriori fideiussioni per opere pubbliche (verde, tunnel, demolizione parziale Meazza).
- Il Comune contribuirà fino a 22 milioni per tunnel Patroclo e bonifiche.
Clausole di tutela
- Clausola “earn out”: il Comune riceverà una quota delle plusvalenze in caso di rivendita nei primi 5 anni.
- Diritto di prelazione se le aree saranno cedute a un prezzo pari o inferiore all’acquisto.
- Divieto di alienazione fino alla scadenza della clausola risolutiva.
- Obbligo per Milan e Inter di mantenere il controllo sul veicolo acquirente per 15 anni.

- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Milan e Inter: Foster
- San Siro, Stadio, Milan, Inter, Stadio Meazza, Riqualificazione, Populous, Nuovo Stadio, Piazza Axum, M5 San Siro Stadio, Metropolitana, Norman Foster
Milano scusa, stanno scherzando
Luci a san siro non ne accenderanno più……..
Finalmente, dopo sei anni hanno accettato la proposta di Milan e Inter (complimenti alla politica di sinistra) Era necessario aspettare tanto tempo? Finalmente Milano si doterà di un impianto moderno e all’altezza degli altri Stati europei. San Siro stadio obsoleto e irrecuperabile.
Questi idioti (tipo ALBIX) che vogliono demolire lo stadio di proprietà dei milanesi, secondo me, vivono in affitto con mammina e papino. Per una strana proiezione mentale si immedesimano in RedBird e Oaktree, perché anche loro sognano, un giorno, di avere qualcosa di proprietà.
Complimenti davvero a tutta la giunta Sala, interessata solo a cementificare ogni cosa, nella totale indifferenza nei confronti di una città Ke non è mai stata cosi degradata
Spero sorga qualche torre al posto di quello scempio.
Non capisco bene la frase di Amina : “Complimenti davvero a tutta la giunta Sala, interessata solo a cementificare ogni cosa, nella totale indifferenza nei confronti di una città Ke non è mai stata cosi degradata”. Ma chi scrive è una persona che vive a Milano? Evidentemente non sa come era Milano negli anni 60 e come (molto meglio) è diventata oggi. La cementificazione è l’orrendo e pericolante stadio di S.Siro (che frequento da 60 anni e ora con figlio e nipotini) con l’ancor più orrendo parcheggio. Evviva l’abbattimento per un nuovo stadio. Ma quando hanno costruito San Siro hanno chiesto il parere ai milanesi su come volevano lo stadio? Ma la gente riflette prima di scrivere? Intorno allo stadio sono costruite Social housing e altre stanno per esser costruite sullì’ex Trotto con aree verdi
Scusami lettore, ma quello che scrivi è davvero inesatto, mi riferisco alla Milano anni sessanta..una città che nessuno disprezzava e raffigurava come sporca e insicura, ma figuriamoci, anzi fino a qugli anni il nome di “capitale morale” era ben meritato e persino i tram erano frequenti e nessuno aveva paura a prendere la 90-91 o andare alla stazione centrale!
Diciamo che il degrado è arrivato, certo, un bel po’ dopo però…fino a quando un certo sistema di potere è crollato grazie all’ inchiesta di Tangentopoli