Milano | San Siro – Perché Milano deve dire Sì al nuovo stadio

Milano, San Siro.

Milano è una città che ama innovare. Lo ha dimostrato con i suoi quartieri rigenerati, con l’Expo, con la capacità di reinventarsi ogni volta.
Oggi lo stadio rappresenta una nuova sfida. Una scelta che non riguarda soltanto sport e tifosi, ma l’immagine stessa della città.

Ecco perché dire Sì è importante:

•   Milano ama le novità

Restare fermi significherebbe andare contro la natura dinamica della nostra città.

•   Competizioni internazionali

Un nuovo stadio ci mantiene nel circuito dei grandi eventi sportivi e musicali, con un indotto economico enorme per tutta la filiera urbana.

•   Occasione di sviluppo

Un’infrastruttura moderna genera lavoro, turismo, indotto e opportunità per i quartieri circostanti.

•   Immagine globale

Milano deve essere percepita come città europea capace di attrarre eventi, non come capitale immobilizzata dai veti incrociati.


Un appello a tutti

La decisione sul nuovo stadio non riguarda solo una parte politica o una tifoseria. È una scelta che chiama in causa l’intero Consiglio comunale e, attraverso esso, l’intera città.

Un politico può trovarsi davanti a scelte difficili, anche emotivamente. Ma la statura di chi amministra si misura nella capacità di guardare oltre la convenienza immediata e lavorare per il bene collettivo.

Milano merita di restare grande, anche nello sport.
Per questo è il momento di dire con coraggio: Sì al nuovo Stadio


La nostra principale perplessità riguarda la scelta di procedere con una demolizione totale o parziale del vecchio impianto. Nei rendering presentati, quel “mozzicone” residuo ci appare privo di qualsiasi utilità. A nostro avviso, il progetto di ristrutturazione dovrebbe essere ripensato integralmente, puntando a una valorizzazione più attenta e rispettosa dello stadio esistente.

Inoltre, la previsione di un centro commerciale ci sembra una soluzione ormai superata: queste strutture non hanno più l’appeal di vent’anni fa e, secondo noi di Urbanile, sono destinate a rivelarsi un fallimento.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Milan e Inter: Foster
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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

57 commenti su “Milano | San Siro – Perché Milano deve dire Sì al nuovo stadio”

  1. Sono d’accordo, il centro commerciale (forse) va bene in periferia, ma in una zona centrale e attrattiva, come quella dello stadio, ha più senso un quartiere commerciale. Vetrine e spazi all’aperto, magari con una parte coperta da tettoie per sfruttare gli spazi in ogni stagione

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    • Ciao. Ma siete mai stati a San Siro?
      Non c’è NIENTE. Resiste solo qualche piccola attività commerciale in via Novara (dove c’è anche una Esselunga).
      Lo scopo del Centro Commerciale è attrarre verso lo stadio anche durante i giorni senza partite e di servire in qualche modo le attività terziarie che si inseriranno nell’area.

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      • Beh, mi sembra un ragionamento un po’ riduttivo il tuo, per almeno due motivi:
        – i quartieri residenziali, le terme, scuole varie, clinica, eccetera (dipende da quanto estesa è l’area che prendi in considerazione), non sono NIENTE;
        – se anche ci fosse il niente, perché l’alternativa al niente deve per forza essere un centro commerciale (con tutto quello che richiede per funzionare)?

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        • Il ragionamento è forzatamente riduttivo.
          Quando dico “niente” intendo che non ci sono spazi commerciali proprio per i residenti (che quindi devono usare l’auto per andare a fare spese altrove.
          I parcheggi che “verranno a mancare” NON ci devono essere: parliamo di città più verde possibile e facciamo andare 70mila persone in auto allo stadio?
          Infine non considerate una cosa fondamentale e cioè il costo finanziario del capitale dedicato a questa operazione: chi metterà i soldi vuole un ritorno sull’investimento tra 8 e 10%, in linea con i ritorni finanziari medi attuali sul mercato.
          Senza le opere complementari, i ricavi da stadio non ripagano nemmeno le rate dei finanziamenti ottenuti per tutto quello che in più vuole il comune (verde pubblico, interventi di riqualificazione dei quartieri, viabilità, ecc…)

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          • Guarda che ci sono state quelle che tu chiami “sommosse”…diciamo piuttosto proteste, manifestazioni, ricorsi ecc. il problema è che i vari centri sono stati costruiti di volta in volta in comuni demograficamente non rilevanti come lo è Milano e che viviamo in un paese dove la stampa è tutta sotto controllo. Ancora adesso prosegue la cementificazione del territorio, ma con le cosiddette “strutture logistiche”, con impianti di trattamenti vari pseudo-ecologici, ricopertura di aree agricole con pannelli fotovoltaici e quant’ altro. La gente protesta, ma evidentemente pretendi di informarti sui media ufficiali.

    • Prima di parlare di condivisione, caro Samu, doresti imparare la grammatica italiana e a scrivere in minuscolo. Ossia da persona civile e non da bbbilanista.
      Oltretutto sei scarso anche in aritmetica, visto che non capisci che costruire uno stadio condiviso dimezza i costi di costruzione ma mantiene inalterato il fatturato.
      Torna a giocare con la playstation, va là

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  2. Leggi bene queste parole Claudio Nelli, così come tutti i gestori di Urban File: riguardo la questione nuovo stadio non si tratta di innovare. Al di là del fatto che dello stadio non frega niente a nessuno, in primis a quelli che lo devono far costruire (perché ai fondi speculativi che gestiscono Milan e Inter interessa l’area circostante lo stadio, non lo stadio in sé), la domanda da porsi è: ma chi caxxo sono realmente quelli che gestiscono Milan e Inter? Sono fondi speculativi, scatole cinesi, matrioske, che nessuno sa chi ci sia realmente dietro, tanto è vero che è in corso un’indagine della procura di Milano circa la presunta proprietà del Milan. E io comune devo svendere un tempio come San Siro (per farlo abbattere!) a dei non precisati fondi speculativi americani che devono fare il loro business a discapito della popolazione autoctona? Ma ve ne puotete tornare oltreoceano e a gambe levate! Americà… facce Tarzan!

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    • Assolutamente d’accordo tranne che per il termine “svendere”: lo stadio in realtà Inter e Milan lo stan pagando più di quanto vale nella realtà. Fonte: report di Politecnico e Bocconi

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      • Quando si citano “Politecnico” e “Bocconi” è bene chiarire che in realtà si tratta del parere di due professori delle suddette università che hanno in corso delle collaborazioni retribuite con il Comune di Milano.

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    • Ma perché adesso stiamo facendo tutto questa ridicola sommossa per un’area che nella realtà dei fatti è una spianata di cemento, al momento? Ma d’estate ci avete mai passeggiato intorno allo stadio, anzi al “tempio”? Ci saranno 2000 gradi e ogni tanto vedrete in lontananza qualche turista disidratato con lo zainetto. Foto sfigata di rito e poi fuga verso la parte civilizzata della città. Sapete perché? Perché non c’è niente. Ah il museo…che potenziale sprecato. E abbiamo paura dei fondi? Io vi chiedo di farvi una passeggiata intorno a questo “monumento” e in quest’aria che cercate di proteggere, vedrete lo sporco e il degrado che state proteggendo. Ah e riguardo le domande da porci, ce le poniamo per altre cose? Secondo me no.

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  3. Ecco perché dire NO è importante:

    • Milano ama le novità ma anche la sua Tradizione. I vecchi tram, il pavé, San Siro.
    Abbattere significherebbe andare contro la natura storica della nostra città.

    • Competizioni internazionali
    Lo stadio, con un po’ di manutenzione, ci manterrebbe nel circuito dei grandi eventi sportivi e musicali, con un indotto economico enorme per tutta la filiera urbana. Negli ultimi anni il Meazza, tra l’altro, ha ospitato le finale di Champions e Nations League, per non parlare degli artisti internazionali che si contendono questo spazio comunale.

    • Occasione di sviluppo
    Il Meazza genera attualmente lavoro, turismo (il museo è uno dei più visitati di Milano), indotto e opportunità per i quartieri circostanti (solo grazie al Meazza è stata progettata la M5).

    • Immagine globale
    Milano deve essere percepita come città europea capace di attrarre eventi in un equilibrio tra storia e modernità, non come capitale gentrificata da fondi speculativi incrociati

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    • Lo stadio attuale non potrà ospitare alcuna partita dell europeo…
      Non può obbligare dei privati a ristrutturare un immobile che non vogliono rimettere a posto.
      Per ciò se le squadre se ne andranno la manutenzione sarà a carico nostro, questa si aggira sui 10 ml l’anno… quella ordinaria…

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      • …mentre il bellissimo stadio di Napoli e quello di Bari potranno ospitare l’europeo 2032 Italo-turco (che se lo tengano). Tutta propaganda per infinocchiati.

        La manutenzione ad oggi viene già coperta al 70% da eventi extra calcistici.

        Ciao x leggi due articoli in più la prossima volta e prova a ragionare con la tua testa

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        • La manutenzione la pagano milan e inter. Con una parte dell affitto e con lavori di manutenzione a carico delle società. Stop.
          Oltre l europeo a San siro hanno levato la finale di champions del 2026. Aventi così.

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          • La finale di Champions 2027 si sapeva già da un anno che sarebbe stata spostata ed è stata tolta per volere del Comune, il quale non voleva garantire alla UEFA che non sarebbero partiti lavori nel ’27, cosa che per la UEFA è disqualificante dato che non vogliono un cantiere aperto nel luogo dove si disputa la finale.

            La narrazione di oggi è mistificazione per fare gli interessi politici di Sala e finanziari dei due fondi, vi fanno credere che sia per lo stadio inadeguato, cosa palesemente falsa o non sarebbe mai assegnata la finale. Ma ovviamente manco ve lo ricordate e/o non siete informati, ma sopratutto incapaci di penserio indipendente, del resto la propaganda non avrebbe motivo di esistere altrimenti.

            Idem per gli Europei, è pura manipolazione per i motivi sopraindicati a cui si aggiungono anche quelli della FIGC, che spinge per fare uno stadio nuovo così da poter vedersi assegnare la finale. Non esiste alcun documento UEFA che dice San Siro va buttato giù perchè inadatto a ospitare EURO 2032, cosa che non sta in piedi visto che, come già stato fatto notare, verranno selezionati stadi in condizioni ben peggiori di San Siro. Tra l’altro da qui al 2032 le società devono versare 27 milioni di arretrati e altri 25 milioni nei prossimi anni, tutto per manutenzione straordinaria, quindi con 50 milioni copri gran parte, se non la totalità, dei lavori di adeguamento

      • Ma tu credi veramente che le squadre vogliano andare a drogoredo o rozzangeles? Pensavo che solo Sala avesse l’anello al naso. Lasciassero lo stadio al comune, con i soli concerti estivi incassa n volte lenspese di manutenzione annuali.

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    • Partiamo dal fatto che non basta un po’ di manutenzione per rendere l’impianto adatto ad eventi internazionali, faccio copia-incolla di un altro articolo:
      “Secondo la valutazione, San Siro non rispetta 11 dei 22 requisiti fissati dal massimo organo calcistico europeo. Particolarmente critici i punteggi legati al benessere degli spettatori, valutato solo 2 su 6, e alla sicurezza dell’impianto, con un misero 6 su 16. Altri voti negativi riguardano la sostenibilità, l’accessibilità, i servizi dedicati ai VIP e l’ospitalità commerciale dei partner.”

      Ok la tradizione, ma non bisogna esagerare in un senso o nell’altro. e bisogna scegliere: o si innova oppure si lascia lo stadio com’è, e Milan e Inter saranno costrette a farsi uno stadio altrove.

      Detto ciò se lo stadio delle due squadre non sarà quello, si svuoterà di contenuti e visitatori perciò non sarà più un’opportunità per nessuno lì in zona. La metro lilla è cmq una metro e non credo sia stata aperta solo per lo stadio, altrimenti dovrebbe funzionare solo in occasione degli eventi.

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  4. Lo stadio nuovo va benissimo. La speculazione immobiliare che ci sta intorno (immobili commerciali, uffici, residenziali di lusso) non va bene. Speculazione che rappresenta il piu grande trasferimento di risorse pubbliche ai fondi internazionali che controllano Inter e Milan. Chiunque nel consiglio comunale votera’ a favore del progetto attuale compie un attacco mortale al bene pubblico. E vedrete che in soccorso del PD arrivera anche il centro destra.

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    • Siete dei retrogradi….allora facciano gli stadi stile anni 90…e siamo tutti contenti….intanto a livello di strutture siamo indietro 40 anni…rispetto a tutta europa

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      • Tu parli per sentito dire. I migliori stadi europei non hanno parcheggi e non hanno centri commerciali e hotel annessi e connessi. Non e’ necessario viaggiare, fatti un giro su google.

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        • Io ho fatto più di venti trasferte a vedere il milan per l Europa… a Londra a Monaco di Baviera in Spagna….in Francia. Hanno tutto in quegli stadi.

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          • Ti rispondo solo su londra. Wembley, Olympic stadium (west ham), Chelsea, Arsenal, Tottenham. Nessuno di questi stadi ha parcheggi, nessuno ha hotel annessi o connessi. Nessuno ha centri commerciali (tipo fiordaliso per intendersi) annesso e connesso. Solo a Milano con la wcusa dellonstadio le squadre vogliono guadagnare costruendo strutture (su suolo pubblico preso per due euro) che con lo stadio non c entrano nulla.

          • Apperò! 20 trasferte in tutta la vita! Sei un fenomeno!
            Io ne faccio 20 all’anno col Inter e sono abbonato al Meazza dal 2001/2002.
            E ti dico che non esiste stadio di calcio piu bello al mondo

  5. “Milano ama le novità”
    Bella motivazione… qualcosa di più concreto no?

    “Occasione di sviluppo”
    Come il nuovo stadio cambierà la situazione? no chiedo perché i documenti io me li sono letti, non daranno gli spazi commerciali a prezzi accessibili, ergo diventeranno le solite catene di negozi.

    io sono pure favorevole al nuovo stadio… ma così l’articolo è davvero di basso livello (come ormai tanti articoli, ed i commenti lo confermano)

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  6. Perchè non dire invece di no?
    Punto 1: Milano ama le novità? Niente affatto! Milano è moderna ma ama le sue tradizioni, i suoi tram sferraglianti, i suoi navigli che andrebbero riaperti per creare nuovi percorsi pedonali
    Punto 2: competizioni internazionali. Anche no, competizioni calcistiche sí ma concerti, eventi tipo pugilato, il problema viene dal calcio non da altri possibili utilizzi
    Punto 3: occasione si sviluppo? Quale? Per chi lo gestisce sicuramente. San Siro è già ampiamente visitato e, quanto agli spazi commerciali, siamo sicuri che non andranno ad indebolire e fagocitare le piccole realtà economiche della zona?
    Punto 4: immagine globale. Che immagine vogliamo dare di Milano? Di una città in vendità (o svendita) ad investitori e speculatori o di una città che non rinnega il suo passato? Che aiuta i deboli, bambini ed anziani, e quindi anche le strutture anziane come lo Stadio, vecchio e bisognoso di interventi sicuramente non di essere cancellato

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  7. Io sono d’accordo con UF, ma non capisco come si possa dire di SI ad uno stadio che non si sa di chi sarà e come sarà fatto.

    Dopo tanti anni, arrivare al voto senza sapere le cose di base è ottimo motivo per dire di NO.

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    • Finalmente un commento sensato. Pur essendo favorevole alla costruzione di un nuovo stadio e l’abbattimento del vecchio (anche se avrei preferito una ristrutturazione), come si fa a dare parere positivo senza che sia stato presentato un progetto completo di rendering dettagliati. Solo per una questione di principio bisognerebbe votare NO.

      Il consenso a buttare giù lo stadio esistente, che può piacere o meno ma è indubbiamente iconico, te lo do solo se ho garanzia che il nuovo che vai a costruire è altrettanto iconico, assicurando un ritorno d’immagine alla città. Perchè se vuoi fare l’ennesimo vascone dal design dozzinale anche no, così non te lo faccio fare.

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  8. E’ovvio che l’ articolo è fuorviante; il solito discorso trito e ritrito di Milano che si rinnova ecc. ecc. è solo una scusa…
    l’ ultima volta che Milano non ha dato valore al proprio passato, si è autodistrutta e mi riferisco naturalmente alla copertura dei Navigli, tanto per fare un esempio; dove invece Milano non ha fatto gli interessi degli speculatori e non ha assecondato i loro giochi poco chiari, ha salvato non solo se stessa, ma anche i suoi interessi economici, come nel caso della tentata demolizione del castello sforzesco e cancellazione del parco Sempione ad inizio novecento, anche in questo caso erano i palazzinari dell’ epoca a considerare inutile e vetusto praticamente “tutto” e si voleva ricoprire l’ intera area di casermoni.
    I quartieri storici (i pochi…) di Milano che non sono stati rovinati e cancellati dalla follia del piani regolatori postunitari in poi, ora valgono oro, basti pensare a Brera.
    Dove si è “rinnovata” Milano fa schifo e basta, ad esempio via larga o tutto intorno a san Babila e all’ antico Verziere, se si pensa a come era storicamente tutta questa zona.
    San Siro è invidiato da tutti ed è veramente strano che presunti fenomeni del “management” , espertoni di economia, non capiscano il concetto di valore aggiunto, ci sono nel mondo imprenditori, veri, che sono disposti a pagare cifre esorbitanti solo per un nome, qui si vuole buttare via un “marchio di fabbrica” di enorme valore solo perchè ignoti personaggi che nessuno, tra l’ altro, saprebbe nemmeno riconoscere per la strada, l’ hanno deciso.
    Non vi basta come spiegazione? Allora andate in città note per essere deprimenti urbanisticamente e calcisticamente inesistenti e fatevi spiegare come hanno fatto loro a ristrutturare i loro stadi, Barcellona e Madrid.

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      • Perfetto….lo stadio è senza dubbio interessante. È un piccolo stadio in una città piccola con connotazioni urbanistiche molto diverse da quelle di Milano. Poi il Giappone è un mondo a se per cultura, educazione dove tutto è possibile

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    • Anche San Siro è stato progressivamente rinnovato e modificato, mi sembra una notizia di dominio pubblico…fatiscente davvero no, perchè l’ ultima finale che ci hanno fatto non era certo nel mesozoico. La UEFA ha precisi standard qualitativi relativi agli stadi e San Siro rientra nel miglior livello.

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  9. innovare, innovare, innovare. prepariamoci invece all’ennesima opera di gentrificazione, perché centro commerciale e nuovi servizi saranno per fasce medio/medio-alte, i prezzi dei biglietti per le partite (già cresciuti a dismisura) cacceranno dallo stadio i tifosi e le famiglie meno abbienti, e sappiamo bene cosa comportano grandi investimenti privati in quartieri popolari. san siro già soffre di abbandono e condizioni non dignitose per chi ci abita, questa “grande opera” sarà grande solo nelle dimensioni, il valore del quartiere crescerà sproporzionatamente e le persone saranno costrette, per l’ennesima volta, a sloggiare

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    • E non dici che ci saranno i mostri, i vampiri e i pipistrelli con la dentiera di metallo? Da come (non) ragioni, si vede che sei un elettore di sinistra.
      Non frequento gli stadi ma se dei privati sono disposti a investire 1,2 miliardi di euro in una landa desolata e asfaltata creando occupazione e verde, modernizzando uno stadio e abbellendo un quartiere perché voi di sinistra dovete sempre dire di no?
      Per non parlare del termine “gentrificazione”, che vi hanno messo in testa i vostri politici e che voi ripetete a pappagallo. Mi chiedo: tu abiti in uno spazio gentrificato o vivi sulle palafitte in mezzo a un bosco?
      E poi mi ripeto: cosa c’è oggi attorno allo stadio Meazza? Asfalto e un quartiere – diciamo così – scarsino. Però a voi va bene così.
      Siete miopi più di mr Magoo. Spero che Sala venga spazzato via dal voto insieme alla sua giunta di incapaci

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  10. Apprezzo che UB, nelle parole di Claudio Nelli, abbia espresso il suo parere riguardante il si al nuovo stadio con tutti gli annessi e connessi. Avrei preferito una neutralità o una par condicio, un articolo pro e s seguire uno contro. Le motivazioni per il si appaiono un po’ sterili e basate su stereotipi.
    Personalmente sono per le innovazioni ma una città è il frutto di una stratificazione temporale che non può essere abbattuta. Da una giunta che si definisce green mi aspetto qualcosa di più green e di meno impattante e ho profondo rispetto per quei consiglieri, come Elena Grandi, che si sono dichiarati contrari

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  11. In effetti adesso che ci penso anche il Duomo… è così vetusto! Per raggiungere la Madonnina tutte quelle scale, le pareti troppo alte hanno dei costi energetici enormi e poi tutto quel marmo, quelle guglie… ah che orrore! No no, via… demolire subito per fare spazio ad una struttura più leggera, in armonia con l’ambiente circostante, innovativa, green, inclusiva e con servizi adeguati alle esigenze dei fedeli moderni … ovviamente posteriori come se fosse Antani

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  12. lo stadio va ristrutturato come hanno fatto real e barcellona, atalanta e udine e non costruito uno nuovo. Il problema è stata questa giunta, avrebbe dovuto fare un piano solo per la ristrutturazione con eventuali costruzioni intorno per i servizi dei fondi. Non doveva concedere niente di più. Sala è stato uno dei peggiori sindaci della città. ricordate metro 4 e 5 erano già progettate e finanziate citylife e portanuova garibaildi già presenti. Lui doveva occuparsi degli scali ferroviari, dei navigli e dello stadio. Direi nulla cosmico…a scusate a risistemato la piazza davanti al castello incredibile….dai siamo alla frutta

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  13. Tutta questa vicenda lascia solo un grande insegnamento, sembrerebbe davvero…. e cioè che a perdere la propria autonomia decisionale si finisce poi per perdere tutto.
    In altre parole, quando si perde la propria sovranità, quando si diventa una colonia, anche sportivamente parlando, i risultati sono questi.
    Milano e tutto quanto il sistema-paese hanno perso indipendenza economica e industriale in ogni settore, sappiamo tutti che finiremo, se già non lo siamo, altro a non fare che i camerieri dei cinesi in vacanza sul lago di Como.
    Il post ironico di un lettore sul Duomo rischia di essere tragicamente profetico, cosa altro è diventata la nostra cattedrale se non un ex-luogo di fede, un dollarificio che serve solo a incassare? Dite di no? Allora perchè se andate a Istanbul nessuno si sogna di far pagare l’ ingresso a Santa Sofia?

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    • Ormai anche a Istanbul si sono allineati….se sei musulmano non paghi l’ingresso alla basilica che è diventata una moschea, se invece sei turista per accedere alla parte superiore paghi circa 25 euro.

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      • Non è proprio la stessa cosa…anzi. Escludere, in pratica, i milanesi e gli altri appartenenti alla diocesi, dalla propria cattedrale, è indegno; la differenza è che a Istanbul la cosa interessa, qui a nessuno importa nulla di niente, soldi da incassare a parte.

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  14. Aggiungo che, a tutti gli effetti, c’è mancato poco che riuscissero a costruire una orrenda e deturpante struttura ascensoristica, proprio sull’ esterno del Duomo, a vantaggio del trasporto di “turisti” (e di biglietti relativi…). Poi, per fortuna, hanno bloccato tutto, ma andatevi a cercare da chi era venuta questa delirante proposta…

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    • Iskander, scusami, ma non è proprio possibile paragonare San Siro al Duomo. Il Duomo ha 639 anni, San Siro 99. E come lo conosciamo oggi, con terzo anello e coperture, ha meno di 40 anni. È stato rifatto 4 volte: 1935, 1955, 1990 e 2016. Nascono con scopi completamente diversi: il Duomo è un monumento identitario e spirituale, San Siro è un impianto funzionale pensato per ospitare eventi sportivi.

      Questa differenza non è un dettaglio: determina come devono funzionare, quanto possono durare, e cosa succede quando smettono di servire. Se San Siro perde la sua funzione, non diventa un monumento: rischia di diventare un Palasharp 2.0. Abbandonato, dimenticato, circondato dal degrado. E lo sappiamo bene: il Palasharp è lì da 14 anni, chiuso, mai demolito, e nessuno sa cosa farne. Per di più ti invito a farti un giro li intorno.

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  15. Forse perché sono nato a Genova (ma vivo da 80 anni a Milano, su 81 totali), ricordo un’osservazione che circolava per Genova quando – anche lì – si progettava l’attuale stadio (1992 ca.) : “E se nu ghe feximo de ninte ?” A Genova però non c’era e non c’è rischio di guastare i dintorni, che sono … il Carcere di Marassi.

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