Si sono ormai conclusi i lavori di demolizione della palazzina di quattro piani situata in via Ticino, nell’elegante quartiere Coppedé.
Quest’intervento ha suscitato molteplici polemiche, soprattutto da parte di chi sostiene si sia trattato di un abuso in piena regola.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulla vicenda: l’edificio su cui si sono dirette le ruspe era in realtà già parzialmente compromesso, poiché derivava da un villino dei primi decenni del secolo scorso che era stato rivisitato in maniera a dir poco selvaggia con l’aggiunta di due piani. Purtroppo i sopralzi erano facilmente intuibili non solo dalle sporgenze presenti sulla facciata, ma anche dalla differenza di stile tra i primi due piani, ornamentali, e gli ultimi due, decisamente più sobri.
Il pregio che si poteva attribuire a questa palazzina era la simmetria delle forme, almeno nella parte affacciata su via Ticino, e un dialogo abbastanza coerente con le altre villette in stile presenti nelle immediate adiacenze.
Invece il palazzo che la andrà a sostituire non è niente di tutto questo, poiché non solo non apporta un briciolo di contemporaneità presentando elementi della peggior speculazione edilizia, ma si va a inserire in modo prepotente con il contesto della zona, non dialogando nella maniera più assoluta con ciò che lo circonda.
La palazzina demolita
Cosa verrà costruito al suo posto
Una vergogna assoluta. Adesso vogliono pure demolire Villa Paolina di Mallinkrodt a Largo XXI Aprile
Quel nuovo obrobrio di cattivo gusto che vogliono costruire c’entra nulla con lo stile liberty dell’intero quartiere…fa schifo!! E’ un vero e proprio cazzotto in faccia!
Che rabbia sentirsi impotenti di fronte alla speculazione di affaristi senza scrupoli unita all’incompetenza di imbecilli al governo che emanano leggi alla cazzo di cane. Di questo passo dove vogliamo andare??