A che punto è il cantiere per il complesso rigenerato di via Scarlatti?
Si tratta di una completa ristrutturazione di tre edifici tra Corso Buenos Aires, via Scarlatti e via Tamagno.
Dopo le demolizioni, cominciate esattamente due anni fa, la situazione al momento è questa: le demolizioni sono state completate e i lavori di ricostruzione sono cominciati solo da qualche mese. Dopo la pausa estiva, il cantiere riprenderà a gran ritmo.
Si tratta di un gruppo di edifici adiacenti di varia epoca e importanza: il palazzo di tre piani di edilizia semplice del primo Novecento del numero 51A (già demolito completamente); il bel palazzo decò di via Scarlatti 2 che fa angolo con il corso; il palazzo dai decori liberty semplici di via Scarlatti 4; il palazzo d’angolo con via Tamagno 2 in stile tardo eclettismo diviso in due porzioni.
Lo studio POLA si è occupato di riprogettare, ammodernare e unire tutti e quattro gli edifici proponendo una nuova struttura metallica che avvolgerà in un certo senso gli edifici.
Qui troverete i rendering circolati nel 2017.
Chissà poi se anche via Tamagno verrà riqualificata. Ora è abbastanza larga e decisamente priva di arredo urbano.
Speriamo pedonalizzano…
Per il momento sembra che “riprogettano, ammodernalo e riqualificano” con o senza congiuntivi.
che schifo di marciapiedi. tipici di Milano.
alberi no ?non si fa nulla per l’arredo urbano!
Creare parcheggi “regolari” a cavallo del marciapiede (ultima foto) fu una scelleratezza degna del peggior menefreghista… far finta di mitigare un problema, creandone di nuovi.
Sarebbe bello avere un aggiornamento. Nel frattempo i parcheggi sono diventati altro che selvaggi. Via Tamagno è praticamente a senso unico alternato, quando non è completamente intasata. I furgoni sono costantemente (dalle 8 alle 18) parcheggiati in divieto. Non parliamo nemmeno del passaggio pedonale (con scivoli per disabili) ormai inutilizzabile. Spesso è persino impossibile manovrare per utilizzare i passi carrai. Segnalato ai Vigili, risposta: “Non si preoccupi, sappiamo fare il nostro lavoro”.