Abbiamo raccolto un po’ di foto a cantieri lungo viale Umbria nella parte di Porta Vittoria (il viale è molto lungo e attraversa i distretti di Calvairate e anche Porta Romana).
Ci troviamo dove il Viale termina, all’incrocio con Corso XXII Marzo e dove comincia la piccola appendice di Viale Umbria che distaccandosi dalla strada principale si incunea per un centinaio di metri tra case in fase di ristrutturazione e vecchi magazzini (qui si trovava il vecchio e noto locale Plastic), e come si vede, sta vivendo un interessante momento di rinascita e miglioramento.
Questa strada, fino a poco tempo fa abbastanza trascurata, oltre un secolo fa, prima che venisse creato il viale Umbria, si trattava di una strada di campagna che dal corso per la Senavra portava alla cascina di San Barnaba (all’altezza dell’odierna via Monte Ortigara) e quindi al borgo di Calvairate, successivamente spezzata e chiusa quando venne creata la vecchia stazione di Porta Vittoria. Ecco spiegato il misterioso andamento non ortogonale di quest’appendice di Viale Umbria.
In questa via due anni fa è stato sistemato lo stabile (civico 120) che si affaccia direttamente sul viale, dove un tempo si trovava la discoteca più cool di Milano, il Plastic.
Partiamo col sopralzo mansarda in fase di realizzazione sul civico 30 di Corso XXII Marzo, posto proprio ad angolo col “vicolo” e oramai giunto a buon punto.
Dobbiamo dire un bell’intervento per un palazzo d’epoca (fine Ottocento primissimo Novecento), bell’esempio di come dovrebbero esser fatti i sopralzi in questa città.
Adiacente si trova il civico 126, al momento in semi abbandono.
Qui di seguito l’edificio al civico 120, da qualche anno riqualificato. Ora ci pare, aspetti solo di avere un “contorno” migliore. Infatti speriamo che la strada venga sistemata un po’.
Decisamente avanzato il cantiere di Viale Umbria 128-130, ribattezzato: I giardini di XXII Marzo.
I lavori sono iniziati intorno all’aprile del 2018 e si dovrebbero concludere il prossimo anno. Il nome del progetto prende il nome dall’omonimo Corso, infatti viale Umbria si incrocia poco più avanti.
I “Giardini” sono composti da una torre con 7 piani fuori terra e una stecca più piccola di 4. I materiali usati per la costruzione sono ecosostenibili, la classe energetica è A3 e sono disponibili locali di varia metratura (bilocale, trilocale e quadrilocale) e la possibilità di acquisto box. Verrà anche recuperato lo stabile del primo Novecento posto sulla piccola “appendice” di Viale Umbria. (qui di seguito i rendering)
Passiamo ora al complesso di via Cena. Sorto ormai 15 anni fa sulle ceneri del vecchio scalo di Porta Vittoria, e da sempre rimasti vuoti o quasi, ad eccezione dell’Esselunga, unico spazio commerciale aperto nel complesso.
Oramai sono soprannominati i palazzi Fantasma di Porta Vittoria. Cintati, con le sterpaglie ad altezza uomo, e soprattutto le abitazioni disabitate e un degrado generale impossibile da non notare.
Dopo anni di stop dovuti al fallimento dell’immobiliare Porta Vittoria spa di Danilo Coppola la situazione si era sbloccata a partire dal 2018. Forse bisogna attendere ancora che il Tribunale formalizzi il trasferimento del complesso immobiliare al Progetto Vittoria Real Estate spa, riferibile a York Capital.
Nel frattempo si erano avviate le procedure per le bonifiche del parco pubblico di 30mila metri quadrati nell’area tra viale Umbria, via Monte Ortigara e via Cervignano a scomputo degli oneri di urbanizzazione e mai completato (qui doveva sorgere anche la famosa Biblioteca Europea).
Comunque, a quanto pare, solo quando sarà completato il Parco, l’operatore potrà avviare la commercializzazione di un primo lotto della parte residenziale.
Ed ecco la situazione del futuro parco di via Monte Ortigara (onestamente speravamo di vedere qualcosa di meglio).
Una mezza porcata quel vicolo.