Sono state 113 le città che hanno firmato oggi il Milan Urban Food Policy Pact, il primo patto tra sindaci sulle politiche alimentari urbane. La firma è avvenuta in contemporanea su tablet nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.
“Con la presenza di grandi metropoli di tutti i continenti, in cui vivono oltre 400 milioni di persone, oggi tutti insieme realizziamo una scommessa ambiziosa; l’impegno solenne per la costruzione di politiche alimentari ‘intelligenti’ nelle nostre città – ha detto il sindaco Giuliano Pisapia –. Un impegno solenne che comporta azioni concrete a livello locale per contribuire a risolvere emergenze globali quali la fame e la denutrizione e trovare risposte a fenomeni inaccettabili come lo spreco di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo all’anno”.
Il Patto rappresenta uno dei principali impegni della città di Milano nell’anno dell’Esposizione Universale dedicata al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Oltre il 50% della popolazione mondiale vive oggi in città. Si stima che nel 2050 più di 6 miliardi di persone si saranno trasferite in un agglomerato urbano. Le metropoli avranno un ruolo politico ed economico sempre più strategico e le sfide che le attendono sono complesse: tra queste, una delle più difficili, è assicurare a tutti il diritto ad un’alimentazione sana, senza mettere a rischio il futuro del Pianeta.
“Sono convinto che laddove gli Stati non sempre riescono a raggiungere i risultati, le sinergie tra città possono vincere le sfide che dobbiamo affrontare – ha aggiunto Pisapia –. È per questo che lo scorso anno a Johannesburg, in occasione del Summit C40, ho proposto ai Sindaci delle grandi metropoli del mondo un Patto sulle politiche alimentari urbane. La risposta delle città è stata eccezionale. In tanti abbiamo lavorato per questo obiettivo e oggi si avvera un sogno. Ma il nostro Patto non è un punto d’arrivo, è l’inizio di una nuova sfida. Le nostre città insieme possono diventare un potente volano per lo sviluppo più giusto e sostenibile”.
All’incontro hanno partecipato anche i Commissari europei per la cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica e per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis.
L’intento principale del Milan Urban Food Policy Pact è quello di dare vita a una rete di città impegnate a realizzare politiche alimentari sostenibili, anche attraverso lo scambio di idee e suggerimenti su come affrontare concretamente problemi comuni. Buone pratiche come quelle raccontate dal sindaco di Barcellona Ada Colau: “Ci siamo impegnati a lottare anche contro le diseguaglianze alimentari. I comuni non sempre possono agire sulle leggi, ma possono attuare politiche che assicurino a tutti l’accesso al cibo. Siamo orgogliosi di avere 39 mercati coperti che stiamo rendendo più ecologici, che non solo sono un luogo dove fare la spesa, ma un volano di trasformazione per l’intero quartiere”.
“Le città sono chiamate ad assicurare l’accesso ai generi alimentari di qualità a tutti i cittadini, mantenere un livello accettabile dei prezzi del cibo, creare le giuste condizioni per la produzione e la distribuzione dei generi alimentari – ha affermato il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin –. Per quel che riguarda la sicurezza alimentare è importante tener presente il ruolo centrale dei privati nella produzione, trasporto e vendita dei generi alimentari”.
Il direttore generale della Fao José Graziano da Silva ha sottolineato come le grandi crisi globali, da quella economica a quella climatica, siano percepite maggiormente proprio a livello locale ed è dunque da qui che i problemi possono trasformarsi in soluzioni: “Questo Patto offre l’opportunità di lavorare insieme: organizzazioni internazionali, amministrazioni, società civile e settore privato devono unire gli sforzi per costruire uno sviluppo sostenibile. Possiamo essere la prima generazione a ‘Fame Zero’”.
E’ intervenuto infine il sindaco di Torino e presidente dell’Anci Piero Fassino, che ha annunciato l’adesione dei comuni italiani al Milan Urban Food Policy Pact.
Tutte le città firmatarie si incontreranno periodicamente per confrontarsi sulle politiche messe in atto. Sarà anche istituito un premio per la città che ha ottenuto i migliori risultati come esempio da seguire per gli tutti gli altri aderenti al Patto.