Il Comune di Milano informa che la legge 431/1998 prevede la possibilità di stipulare contratti di locazione più bassi del canone libero in base a patti territoriali definiti in sede locale tra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative.
Gli accordi territoriali siglati dai sindacati stabiliscono per ogni zona urbana omogenea di Milano un limite minimo e massimo di locazione annua al metro quadrato per la determinazione dei canoni detti appunto “Concordati”. Tali tabelle sono utilizzate da privati e sindacati per stabilire il canone a cui affittare un alloggio.
LA MAPPA INTERATTIVA: LE TARIFFE ZONA PER ZONA
(Per consultare la mappa è necessario inserire in alto a sinistra il nome della via/piazza/corso, il numero civico e la città (es: via Larga 12, Milano) dopo aver fatto la ricerca basta cliccare sul’ area colorata per avere le indicazioni).
Dal giugno 2015 è stato sottoscritto dai rappresentanti dei sindacati inquilini e della proprietà edilizia il nuovo Accordo Territoriale per la Città di Milano che sostituisce integralmente il testo finora vigente datato 5 luglio 1999. L’accordo Territoriale per la Città di Milano è stato sottoscritto: per i sindacati inquilini, Sunia, Uniat, Conia, Federcasa. Per le Associazioni della proprietà edilizia, invece, da Assoedilizia, Uppi, Aspppi, Appc, Confappi, Confabitare, Unioncasa.
Il nuovo accordo prevede la suddivisione della Città di Milano in 12 zone omogenee urbane, e per ognuna di essa determina un canone concordato suddiviso in tre sub fasce che viene in oltre precisato inserendo i dati inerenti alla tipologia dell’Immobile (qui la tabella completa).