Milano | San Babila – Scoppia la guerra in via Borgogna

«Via Borgogna scende in guerra contro il garage interrato», così scriveva il Corriere della Sera pochi giorni fa. Il motivo dell’aspra polemica è da ricondursi al cantiere recentemente allestito per i lavori di costruzione del parcheggio interrato di via Borgogna. Da poco hanno fatto la loro comparsa le prime transenne, che si aggiungono al già esistente cantiere della M4.

La dolente questione di questo garage ipogeo si trascina da qualcosa come dodici anni ormai. Risale infatti al 2004 la prima aggiudicazione alla società del gruppo di Claudio Salini, che avrebbe poi preso il nome di «Expo Borgogna Parking S.r.l.». Il progetto prevedeva un parcheggio da 470 posti auto: 333 pubblici e 141 privati, quindi un’opera di pubblica utilità. Il progetto, successivamente rivisto, prevede ora 4 piani per 328 posti auto: 238 per privati e 90 a rotazione, più 21 posti moto, suddivisi in 17 per privati e 4 a rotazione.

I residenti si sono incontrati per manifestare le loro perplessità circa la reale necessità di un parcheggio in zona quando, tra l’altro, è in progetto una nuova linea metropolitana e, a quanto pare, i posti auto attualmente vuoti nei parcheggi limitrofi sarebbero molti (si parla anche di un 50%). Questo progetto fu tra i pochi a non venire stralciato dalla giunta Pisapia dopo il suo insediamento. L’interrogativo circa l’utilità o meno di un ennesimo parcheggio ce lo poniamo in realtà anche noi. Pure il department store di Brian&Barry, relativamente fresco di investimenti e di lavori di riqualificazione della location di Largo Toscanini, sarebbe preoccupato dalla presenza di questo cantiere e dal non remoto rischio di perdita di clientela e di introiti. Solo il tempo ci potrà dire che accadrà.

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5 commenti su “Milano | San Babila – Scoppia la guerra in via Borgogna”

  1. A quanto pare stralciare questo parcheggio sarebbe costato una follia, grazie ancora al nostro caro ex sindaco Albertini.

    Se è vero che i parcheggi della zona sono al 50% delle loro potenzialità, perché non ridurre il numero di posti in superficie? D’altra parte i parcheggio sotterranei servono proprio a questo, liberare spazio in superficie mettendo le auto sotto terra. Si potrebbe rinunciare al parcheggio su strada su corso Europa e via Larga consentendo così di ampliare i marciapiedi e di piantare i famosi alberi.

    Non si potrebbe lamentare nessuno, i proprietari dei parcheggi ne sarebbero felici, i culoni pesanti potrebbero continuare ad andare in auto in centro (pagando area c e sosta) e i cittadini che volgiano passeggiare in luoghi più belli avrebbero due bei nuovi viale alberati ed ombreggiati.

    Troppo facile?

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  2. In realtà Francesco Giuseppe aveva dato il permesso al mio bisnonno di costruire lì una villetta, come mai adesso questi si permettono di scvare un garage?

    Progetto delirante avallato da una giunta distratta almeno quanto nel caso del tunnel Gattamelata.

    E chi li comprerà mai dei box privati in san Babila? Anche perché minimo ci vorranno 70-80 mila euro l’uno.

    Ironia finale: 4 posti moto a rotazione… no comment.

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    • E’ così che funzionano le cose in Italia, oggi si deve fare ancora i conti con un piano parcheggi di 12 anni fa.

      Stessa storia per il tunnel, se ne è parlato molto qui, lavori iniziati 10 anni fa per vederlo finito oggi che non serve più.

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