Milano | Calvairate – La nuova piazza Imperatore Tito: un progetto che già fa discutere

Nel territorio di Calvairate, ci si prepara per un’importante trasformazione urbanistica che coinvolgerà piazza Imperatore Tito. Infatti è in programma l’avvio del progetto di riqualificazione dell’intera area orientaale della piazza compresa tra via Pistrucci e via Oltrocchi: l’attuale incrocio sarà trasformato in un piccolo giardino, con l’espansione dei marciapiedi, la riduzione della carreggiata, il raddoppio delle zone verdi in tutta la piazza e, di conseguenza, l’eliminazione dei parcheggi attualmente disponibili.

La presentazione del progetto è avvenuta nel Municipio 4 durante una sessione animata lo scorso 24 aprile, alla quale hanno partecipato centinaia di cittadini, molti dei quali preoccupati e arrabbiati per la prospettiva di riduzione dei parcheggi a disposizione dei residenti e per il possibile peggioramento dei problemi di traffico già esistenti.

Oltre alla realizzazione di un’ampia area pedonale con prato e alberi all’incrocio tra via Oltrocchi e via Pistrucci, con l’estensione del marciapiede fino all’isola spartitraffico, il progetto prevede anche il miglioramento degli attraversamenti pedonali (con l’aggiunta di uno tra i due già presenti in via Pistrucci e un altro in via Oltrocchi), l’installazione di nuove panchine, rastrelliere per le biciclette e dissuasori per il parcheggio.

Durante la presentazione al Municipio 4 è stato annunciato che dalla nuova piazza saranno rimossi 30 posti auto e 10 posti moto regolari. Tra i più preoccupati per il progetto ci sono i numerosi residenti del grande condominio in piazza Imperatore Tito 8, che conta 230 appartamenti.

I residenti evidenziano già una carenza di posti auto nella zona, problema che si acuisce soprattutto il mercoledì, giorno di mercato in piazza Martini e via Ciceri Visconti, quando centinaia di auto devono trovare parcheggio lontano dalla piazza. Inoltre, il grande cantiere della Beic ha occupato il parcheggio in via Monte Ortigara, eliminando altri 90 posti auto.

Oltre alla questione dei parcheggi, i residenti sono preoccupati per i potenziali problemi di traffico che potrebbero derivare dalla riduzione della carreggiata, specialmente a causa delle fermate dell’autobus 84. Già ora, durante le ore di punta, via Pistrucci è congestionata: secondo i residenti, la riduzione della strada non farà che peggiorare la situazione.

Piazza Imperatore Tito è una piazza a pianta pentagonale, creata all’inizio del 1910 circa secondo il piano regolatore di fine Ottocento (Beruto) e formata dall’intersezione di 5 vie tra le quali la vecchia Paullese (Via Scipione Pistrucci), suddivisa in due parti: una metà occupata da un grazioso giardino alberato dotato di area giochi per bambini e panchine, mentre l’altro lato è attualmente uno squallido spiazzo asfaltato occupato da un isola spartitraffico invasa da almeno una decina di auto parcheggiate sempre e costantemente in divieto (parcheggio selvaggio).

La parte lasciata a spiazzo asfaltato è il rimasuglio delle vicissitudini urbanistiche della zona. Qui infatti rimase superstite sino all’alba del 1960/65 un’antica cascina facente parte delle molte cascine sparse nel territorio di Calvairate e distribuite lungo la strada paullese. Si trattava della Cascina Bellinzarda, che con i suoi edifici avanzava ancora occupando metà della nuova piazza Imperatore Tito che era stata completata solo in parte. Quando venne definitivamente demolita, il Comune non provvide a sistemare a giardino anche questa parte della piazza, lasciandola in questo brutto aspetto sino ad ora.

Un peccato che una piazza mal progettata ma dalle potenzialità per diventare più bella trovi sempre l’opposizione di alcune persone che preferiscono un orrendo parcheggio disordinato, per giunta, ad un’aiuola verde.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Googlemap, Milano Sparita, Comune di Milano
  • Calvairate, piazza Imperatore Tito, Cascina Bellinzarda, via Pistrucci, via Oltrocchi, Paullese
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

84 commenti su “Milano | Calvairate – La nuova piazza Imperatore Tito: un progetto che già fa discutere”

  1. Assurdo essere contrari a una riqualificazione con verde per salvare dei parcheggi. Davvero assurdo! Lo facessero sotto casa mia, sarei felicissimo di avere decine di inutili auto in meno e alberi in più.

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      • Ma quali code, andiamo… cos’è un’autostrada? Secondo tutte le ricerche sui flussi di traffico, l’ampiezza della carreggiata influisce poco o nulla sugli ingorghi, semplicemente strade più ampie portano maggiore traffico. Si sa da almeno 30 anni. Tant’è che a voi risulta che aggiungere una quarta corsia all’A4 abbia velocizzato o ridotto il traffico? No, quindi, per favore, smettiamo di credere ai vari politici in cerca di visibili e a ciò in cui ci piace credere e basiamoci sugli studi già pubblicati e verificati da devenni

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        • Lascia stare X, tutte le ricerche dimostrano l’utilità dei restringimenti di carreggiata, sono persone che non vogliono capire.

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          • Eliminare le auto a Milano è molto semplice, invece. Basta far rispettare codice della strada, limiti di velocità e divieti. A ogni infrazione, multa assicurata.

            Vedi che l’automobilista medio, ogni volta che prende l’auto e supera i limiti di velocità si becca la multa, ogni volta che parcheggia dove non può si becca la multa, ogni volta che parcheggia sulle strisce blu senza pagare si becca la multa, ogni volta che lascia l’auto in seconda fila si becca la multa, ogni volta che vuole parcheggiare sul marciapiedi e ci sono i dissuasori e deve girare un’ora per trovare posto…ecco, dopo qualche volta che prende l’auto e gli succedono tutte queste cose, vedi che comincia ad usare i mezzi pubblici per davvero. Problema risolto.

          • Corso Buenos Aires era gia’ una coda perenne prima. Forse anche perche’ non aveva mai due corsie… aveva una corsia e un numero di automobilisti maleducati sostando in seconda fila.

    • Anche perchè a) i proprietari si ritrovano con una considerevole riqualificazione aka rivalutazione immobile b) i non-proprietari comunque vedono il proprio ambiente civico, dove vivono tutti i giorni, migliorato, accessibile, frequentabile, cosa che adesso non è.

      Io sarei anche d’accordo nel caso questo fosse un prodromo di una speculazione (miglioro l’area e poi da “proprietario” speculo e rialzo affitto o sfratto per vendita)a sostenere le cause di chi teme appunto uno sfratto o un rialzo dei succitati affitti MA qui si contesta il nulla, come al solito la battaglia la si fa sui posti auto.

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    • Evidentemente non ha problemi di parcheggio. Assurdo è non considerare le conseguenze sulla vita di TUTTI degli interventi urbanistici.

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      • Caro Mario. Tz, con questa logica non si muove foglia.

        Per liberare la città e TUTTI i suoi abitanti dalle inveterate abitudini coltivate in decenni – dal dopoguerra in poi – come quella di avere l’auto, il parcheggio assicurato sotto casa, la libertà di inquinare e magari oltre alla carreggiata poter mettere alla bisogna l’auto anche su marciapiedi, aiuole, doppia fila, occorrono provvedimenti impopolari e radicali. Punto.

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        • Chi termina i “pensieri” con Punto, pensando di avere chissà quale autorevolezza per farlo, qualifica gli stessi come insulsi. È in questo caso non vi è eccezione alla regola.

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          • Chi termina i “pensieri” con “non vi è eccezione alla regola” pensando di avere chissà quale autorevolezza per farlo, qualifica gli stessi come insulsi.

            Se la vuole buttare sul “tutto è un opinione personale” posso farlo anche io. Purtroppo però non tutto è un opinione ed è innegabile e oggettivo che la situazione attuale di auto parcheggiate ovunque, sia insostenibile, per diverse ragioni: sicurezza dei pedoni, vivibilità, estetica, ecc. ed è altrettanto evidente che ad una fetta di cittadini non piaccia più. Questi cittadini, come lei, hanno diritto di vivere in una città vivibile, ma – ed ecco la differenza sostanziale – questi cittadini richiedono che gli automobilisti rispettino le regole del codice della strada e del decoro urbano, gli altri – di cui lei si pregia di fare parte – vogliono solo continuare a fare quello che diavolo pare a loro per presunte comodità personali, in barba ad ogni condivisibile senso civico. Punto.

      • La conseguenza in questo caso è che ti viene tolta fisicamente la possibilità di parcheggiare dove non ti è mai stato concesso di parcheggiare. Punto. Quei post auto erano abusivi, ergo non li puoi mica reclamare. Stacce

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  2. Dura lezione per chi per decenni s’è abituato a parcheggiare in maniera selvaggia, su marciapiedi e spartitraffico: oggi imparano che non erano parcheggi “regolari” e che alla lunga il Comune si sveglia e li sloggia e i tapini si dovranno arrangiare con le loro automobili, cercando luoghi sensati dove metterle altrimenti arriva la multa.

    E il messaggio vale per tutti: la macchina è un lusso, è finita l’era di due/tre macchine per famiglia. Se non c’è posto, toccherà ridurre il parco auto e usare i mezzi, altrimenti pagare per un garage sotterraneo se c’è, oppure ricorrere a noleggio e car sharing. Non c’è altra strada.

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    • Quanto cavolate…. tutte le città in Europa e nel mondo non restringono le carreggiate… vai a fare un giro s new york o a Londra o a parigi

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      • Falso. A Parigi, ad esempio, sono state ristrette quasi tutte le principali arterie stradali con l’inserimento di ciclabili larghe anche più di due metri per senso di marcia. A Londra, in aree. Residenziali e nelle principali vie del centro non esistono strade a più di una carreggiata per senso di marcia e non ci sono parcheggi lato strada. Cosa vorresti restringere scusa? Tra gli anni 60 e 70 a Londra tutti i marciapiedi sono stati allargati a scapito dell’ampiezza carrabile. Stessa cosa ad Amsterdam, Rotterdam, Amburgo, ecc. Non le restringono perché lo hanno già fatto in passato. Milano lo fa ora. E menomale.

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          • Ah ah ah, ma dove le hai viste quattro carreggiate di media? In zone semi-centrali proprio no. Torna sulla terra tu che Parigi e Londra le hai viste probabilmente solo in cartolina…

        • Certo che nelle città menzionate vanno ancora da secoli in bicicletta a Milano
          Con scooter con monopattino non omologati e senza l’uso del casco
          ⛑️nessun paragone.
          Marco

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      • X, forse ci devi fare un salto tu a Londra – dove il parcheggio è limitatissimo e in moltissime strade proprio non si può parcheggiare, altro che Milano e dove i parcheggi selvaggi che vi vedono in città neanche se li sognano, perché sono molto più civili – a Parigi, dove hanno messo ciclabili ovunque e ci sono interi quartieri in centro in cui trovare parcheggio è follia pura e dove pure se sgarri ti massacrano – e a New York stessa solfa.

        Quando sei andato l’ultima volta? Di sicuro non di recente, oppure non ti sei guardato bene in giro o non ci hai guidato.

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        • Io non sto parlando dei parcheggi ma dei restringimenti delle carreggiate… a Londra e Parigi a parte le vie più piccole hanno tenuto almeno in tutte due corsie per marcia

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          • Ok, vai su street view, prendi 10 viae semi-centrali residenziali di Parigi o Londra e poi mi dici quante di queste hanno due carreggiate per senso di marcia. E voglio le coordinate

          • E a Milano hai 18 linee di tram, 5 linee della metro in aree urbane più piccole. A Londra poi, la densità di stazioni della metro è minore di quella di Milano, quindi, carissimo X, quello che dici, oltre a non c’entrare nulla con i posti auto e larghezza delle carreggiate, non è vero. Smettila di arrampicarti sugli specchi, ti invito invece a lasciare l’auto a casa e a goderti questa città

          • Siccome New York l’hai tirata fuori tu dal cilindro della tua retorica, la vera domanda è: che senso ha paragonare una città americana il cui impianto urbanistico è prevalentemente 900entesco, pensata già per accogliere traffico veicolare in cui le distanze di attraversamento sono siderali e una città italiana organizzata su vie prevalentemente medioevali e 800entesche che si può attraversare facilmente da capo a capo in poco più di un’ora di bici? Milano è piccola e piatta, si presta perfettamente al traffico ciclabile e, in queste condizioni geografiche ed urbanistiche, insistere nel promuovere il traffico veicolare è naif, anacronistico e controproducente.

    • Vengono tolti anche molti posti regolari, non solo quelli non regolari. C’è anche chi ha 1 sola macchina, che normalmente usa bici e monopattino ma non può non avere 1 macchina per nucleo famigliare. Car sharing? Se ho un bambino il seggiolino come lo gestisco? Se devo andare fuori Milano? Dai su, cerchiamo di essere realisti, la macchina serve, magari non 2/3, ma almeno una si. Che il comune faccia dei garage sotterranei in Imperatore Tito e affitti i posti auto ai residenti, per me va benissimo pagare. Ma ci sono pochissimi posti anche privati e chiedono una FOLLIA.

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  3. Siamo ancora a criticare le pedonalizzazioni perché tolgono parcheggi e causano traffico, eventi mai accaduti, siamo veramente al mendioevo mentale.

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  4. Assurdo che si concedano ancora posti auto gratuiti. Il suolo é pubblico, non dei residenti a meno che sia privato. Che si faccia pagare un tot all’anno, valido solo nella zona di residenza ma senza assicurare il posto fisso. Vedrete che molti rinunceranno all’automobile, perché sia chiaro, non é essenziale per la gran parte dei cittadini.
    Pensate che a Parigi, dove abito, anche le moto pagano la sosta. I posti in superficie sono pochi, ma ci sono ciclabili ovunque che ti invitano a usare la bicicletta. Milano é piatta, con la pedalata assistita non si fa una grande fatica, basta averne la volontà. Provare per credere

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    • Sarebbe lo stesso errore già fatto con la zona c e b, ovvero consentire tutto a tutti…ma solo a quelli ricchi, basta pagare…eh no, non è questo il metodo da seguire. La cosa più razionale e democratica, logica, sarebbe l’ assegnazione di UN posto per UNA auto, perchè è lì il problema, lo spropositato numero di mezzi a motore dei residenti a Milano, roba che surclassa alla grande i tedeschi, che le loro auto le producono soprattutto per i cosiddetti milanesi.

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  5. Capisco il verde, ma le auto parcheggiamole davanti a San Marino. Gli amministratori sono il peggio che poteva capitare a Milano. Senza parole. in municipio 4 la stazione di rogoredo che attualmente è una delle più importanti di Milano non c’è un vigile e il piazzale davanti è da anni un cantiere senza soluzione e ci si preoccupa di questa altra piazza. Che tristezza e incapacità. Osvaldo

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    • Ma cosa c’entra la stazione di Rogoredo e le forze dell’ordine? Cioè il tuo ragionamento è “siccome la polfer non presidia la stazione di Rogoredo, il Comune non può riqualificare piazza Imperatore Tito”? Sul serio? Questo è il tuo ragionamento?

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      • Vedo che non sei proprio in grado di argomentare le tue tesi. Questo però non è facebook, ti invito a fare le tue esternazioni sui social o al baretto davanti ad un bianchino con i tuoi coetanei

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        • Invece pensi che il tuo unico argomento ( meno posteggi e auto che miracolosamente evaporano) che ci smarroni decine di volte al giorno sia così illuminante?

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        • Anch’io non vorrei le guerre e la fame nel mondo…. ma ci sono milioni di italiani che si spostano in macchina per andare a lavorare perché non hanno alternativa.
          Prova a lasciare la macchina a cascina gobba al mattino… poi ne riparliamo…. prima di chiudere milano alle macchine devi avere un sistema di trasporti che funziona. Prima di allora sarebbe pura follia

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          • Non è vero che non hanno alternativa.

            Hanno le stesse alternative degli abitanti delle altre città d’Europa.

            Basta con queste cazzate che ci raccontate che “NON AVETE ALTERNATIVA”

            Siete solo più viziati col culo al caldo

          • Ho colleghi che tutti i giorni lasciano l’auto a cascina gobba, Bisceglie, Comasina, si. È possibile.

            Detto questo, quello che lotta contro i mulini a vento sei tu, perché è evidente che se tu sei costretto ad usare la macchina per muoverti perché non hai alternativa e tutti i giorni incontri per strada migliaia di persone che l’alternativa invece ce l’hanno e continuano ad usare lo stesso l’auto intasando il traffico, tra noi due la posizione più naif è la tua, eh…ogni persona come me che si sposta a piedi, in bici o con i mezzi, è uno in meno in auto in coda davanti a te. Ti è chiaro questo?

            Se non hai alternative all’uso dell’auto, amico mio, dovresti essere dalla mia parte e della mia stessa opinioni, invece di incaponirti sulla tua posizione antiquata.

            Infine, quando parli di mezzi pubblici è evidente che non sai di cosa parli: ci sono città come Amburgo, Monaco, Dublino, ecc. Del tutto paragonabili a Milano per dimensioni, con reti di trasporto di dimensioni inferiori e minore capillarità, che hanno un traffico veicolare privato di molto inferiore, più mobilità ciclabile e, soprattutto, zero parcheggi abusivi. Come fanno loro? Perché noi no? Siamo più intelligenti e furbi e abbiamo capito tutto noi? Non credo…ah, e le città sopra citate, con l’esclusione di Dublino che offre la possibilità di avere un parcheggio gratuito per una sola auto davanti a casa nei quartieri residenziali periferici, hanno tutte un minor numero di parcheggi privati nei palazzi (sono quasi tutti palazzi di inizio 900 massimo) e spesso parcheggi per residenti a pagamento.

            Ergo, non sai cosa succede all’estero

  6. Preferisco pensare che nella zona risiedano molti più abitanti favorevoli che hanno cose più utili da fare che protestare per avere sotto casa più auto e meno verde.
    PS molto bella l’ultima foto, non sembra la mano di un fotografo qualunque. UF sapete chi è l’autore?

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  7. Piazza Mentana (Municipio 1) è stata rifatta destinandone metà alle auto dei residenti, ordinate e parcheggiate su pregiato massello sotto gli alberi. Idem nel rifacimento di Piazza Lavater, dove abbondanti posti auto sono stati trovati con fine lavoro di cesello.

    Forse i residenti del Municipio 4 pensano che una soluzione pragmatica e gradevole che salvi capra e cavoli la meritino pure loro.
    Anche perchè qui stiamo parlando solo di metà della piazza: l’altra metà è già a verde e tenuta in modo un po’ miserando. E forse anche questo non aiuta a vedere roseo il futuro del progetto.

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    • Piazza Mentana, che bei ricordi hai tempi del Liceo Artistico, meritava da allora la totale pedonalizzazione. Siamo in pieno centro, ben servita coi mezzi, l’auto non serve a meno che hai un handicap motorio.

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  8. Un miglioramento del decoro della piazza è certamente desiderabile. L’ aumento del verde a favore dell’asfalto è sicuramente positivo, anche se siamo in una zona di Milano già ad alta densità di parchi pubblici (Viale Lazio, Imp. Tito, Martini, Insubria, Marinai d’Italia… non tutti adeguatamente mantenuti e vigiliati nelle ore notturne…).

    Il progetto però presenta delle criticità oggettive per il condominio al civico 8, eliminando l’attuale corsia davanti al condominio, sopratutto per la rimozione di qualsiasi spazio di fermata temporanea davati all’edificio.

    Considerando che ci sono oltre 230 appartamenti, in tutti i seguenti casi si rischia il blocco della trafficatissima via Pistrucci (una direttiva già sovraccarica che collega il centro con viale Puglie/Molise) per ogni caso di:
    _ ritiro dell’immondizia coi mezzi Amsa
    _ fermata di un’ambulanza
    _ accesso dei mezzi dei vigili del fuoco
    _ fermata di corriere consegna pacchi
    _ lavori edili e di giardinaggio
    _ carico/scarico bagagli
    _ traslochi…

    Temo che questi aspetti non siano stati considerati ed auspico una modifica del progetto per allocare degli spazi di fermata temporanea insieme ad una modifica sostanziale della viabilità che alleggerisca i flussi già congestionati dell’asse lungo la linea del bus 84.

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    • Io abito nel condominio al civico 8 e sono molto favorevole, sono stanco di vedere le auto n sosta selvaggia che ostacola pericolosamente la svolta verso e da via oltrocchi.
      Marco solleva punti importanti, il progetto dovrebbe prevedere uno slargo di sosta riservato ai corrieri e spedizioniere, veicoli amsa che necessitano di circa 10 minuti per compattare i rifiuti dei 230 appartamenti. Per i parcheggi soppressi si potrebbe prevedere anche una. Sistemazione di via oltrocchi che ha marciapiedi larghissimi in asfalto senza neanche un albero. Seguendo l’esempio del lato esterno di piazza Martini, si potrebbe fare il parcheggio a spiano di pesce intervallato da alberi, che compenserebbe quelli tolti da piazza imperatore e aumenterebbe anche il verde. In questo modo si manterrebbe inalterato il numero di parcheggi regolari e si creerebbe un percorso verde da piazza Martini a piazza Imoeratore.

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  9. Non capite un c….o la riqualificazione ha senso ma i residenti hanno diritto ad un posto auto residenziale.
    Se abiti fuori milano nessuno toglierebbe posti auto così senza pensare alle conseguenze.
    Un amministrazione seria in olanda ma anche in italia, quando progetta urbanizzazioni di questo tipo progetta posteggi interrati e non box per i residenti.
    Quando in olanda progettano la rimozione di posteggi per residenti per fare un laghetto o altro poi sotto fanno i posteggi interrati. Anche uno dei progetti che ha vinto qualche anno fa, forse in belgio togliendo un posteggio, aveva a fianco un posteggio multipiano. Questo dovrebbe fare chi amministra la città.
    Andare a vedere numero di appartamente e numero di posti auto/box e fare un rapporto che almeno una macchina a famiglia deve avere un posto.

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    • I residenti hanno DIRITTO a un posto auto? Da quando? Mi fai vedere in quale costituzione nazionale o regolamento comunale si fa cenno a questo diritto?

      Se vuoi parcheggiare comodamente sotto casa, ti consiglio di spostarti in qualche sobborgo fuori città, perché mi sembra evidente che una metropoli con un milione di abitanti non possa permettersi di assegnare un posto ad ogni auto dei residenti. C’è ancora bisogno di spiegarlo nel 2024?

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      • Le cose si possono fare anche
        con un minimo di umanità e di equità:
        Hanno più posti residenti sul totale residenti nel Municipio 1 che in alcuni quartieri semi periferici neanche tanto vicini alla metro (come in questo caso)

        Rispondi
        • Vai a vivere a Tokyo o New York o Londra e vedi quale è il tuo presunto diritto a un parcheggio gratis.

          Poi torna a raccontarcelo…

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  10. Basterebbe fare le cose in maniera decente: invece di togliere tutto quello spazio basterebbe chiudere la stradina che va verso Oltrocchi, renderla pedonabile e mettere il giardino, e lasciare parcheggi sui due lati della strada. Togliamo il parcheggio orribile sopra lo sparti traffico e salviamo capra e cavoli. Però scusate, nessuno dice che il progetto era talmente ben fatto che non avevano tenuto conto dei carrai del palazzo davanti a cui fanno il giardino. L?idea è buona, ma bisogna trovare soluzione un po’ più efficaci.

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  11. Ma perché rendere più difficile la vita alla gente? Mai nessuno che porta gli anziani genitori da qualche parte? Tutti che lavorate sotto casa? Tutti fortunati che non avete o non avrete mai problemi ad andare ovunque in bici?
    La politica deve fare una sintesi delle esigenze, mica solo pensare a chi porta fuori il cane.

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    • E la sintesi della politica secondo te sarebbe di lasciare libero parcheggio ovunque e per tutti perché ci potrebbe essere qualcuno che porta i genitori in auto da qualche parte? Il problema, amico mio, è che quando ti compri un’auto devi calcolare anche le spese di gestione dell’auto stessa, che includono anche la spesa del posto dove ti è concesso lasciarla.

      Per “sintesi” tu intendo che il Comune dovrebbe lasciarti spazio pubblico ad uso privato. Siccome lo spazio pubblica co è anche mio – e io non sono d’accordo ad usarlo così – come la mettiamo? Questa “sintesi” dove porta? Nella mia direzione o nella tua?

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  12. il progetto è in effetti idiota
    perché non prevedere la sosta regolare? giustissimo eliminare la sosta irregolare, il traffico non cambia perché due corsie già adesso non ci sono, ma non muore nessuno se si stringe il parchetto per fare la sosta lato strada!

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    • Ma le vie attorno sono piene di parcheggi regolari, mentre di verde pubblico non c’è nulla! Il problema è che a Milano un sacco di famiglie hanno più di un mezzo privato e questo, in una città di un milione e mezzo di abitanti non è sostenibile oggi. Se ogni famiglia avesse solo un’auto al massimo, questa fame di posti auto non ci sarebbe e avremo posto per (quasi) tutti…

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    • Qualcuno ha scritto “la macchina è un lusso”.
      Temo invece che purtroppo è vivere in città che stia diventando un lusso.
      Chi può pagare affitti elevati, il box o il posto auto, l’auto nuova, l’accesso alle aree a traffico limitato, e persino le multe, ci resta.
      Come chi ha tempo, e si può muovere piacevolmente lento in bici o a piedi, se la gode.
      Senza dimenticare che ci si lamenta della città che si sta snaturando, diventando sempre più un luogo per turisti, visitatori occasionali in alloggi ad affitto breve, ospiti delle sempre più frequenti “special week”.
      Se Milano avesse il mare diventerebbe la nuova Venezia?
      Se le “cose di sinistra” sono quelle a favore delle classi popolari e di chi lavora come dipendente direi che …. non si stanno facendo “scelte da sinistra” popolare.

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      • Ma quale lusso e lusso.

        Siete dei viziati abituati a non prendere mai i mezzi pubblici e sbattervi 5 minuti per calcolare gli spostamenti senza tenere il culo al caldo e comprate 5 automobili a nucleo familiare.

        Un altro po e avete l’automobile anche per andare al cesso oppure per pisciare il cane.

        E poi vi lamentate che c’avete la panza e non vi muovete mai..

        Ridicoli

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  13. Prima di tutto nessuno, comune incluso, può limitare la libertà personale di possedere un’auto, in secondo luogo il comune con i soldi delle tasse dei cittadini deve offrire servizi e tra questi ci sono i parcheggi, interrati o meno. Creare spazi a verde è certamente utile ma ci deve essere anche la possibilità di parcheggiare le auto in appositi spazi ed in appositi spazi interrati. Purtroppo c’è troppa demagogia dei rappresentanti rossoverdi dell’amministrazione comunale.

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    • Non c’è nessuno obbligo o dovere da parte delle istituzioni pubbliche a spendere soldi miei e pubblici a darti un parcheggio per il tuo bene privato.

      Segnatelo bene in testa.

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    • Nessuno vuole limitare la tua libertà di possedere un’auto. Solo la usi e la parcheggi dove puoi, non dove vuoi.

      Seconda cosa, i parcheggi interrati. Mi trovi, su questo, totalmente d’accordo. Il parcheggio interrato, però, non potrà mai essere gratuito, perché il costo di realizzazione dello stesso è molto alto e, o sei in grado di garantire un posto auto sotterraneo a tutti i cittadini, oppure ci saranno sempre cittadini altrove a cui non starà bene che il Comune investa soldi per garantire un posto auto a te e non a loro.

      Ergo, siccome i parcheggi sotterranei dovranno per forza di cose essere a pagamento, sei disposto a pagare per averne uno?

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  14. Al di là della violenza verbale di alcuni, che è ragionevole pensare rispecchi una certa predisposizione alla prevaricazione tanto quanto chi parcheggia sui marciapiede, si tratta di essere ragionevoli.
    Io oggi sono un pensionato ancora in buona salute, mi muovo in bicicletta nelle belle giornate, altrimenti con ATM. Per quanto riguarda la gestione del mio tempo sono un privilegiato. Al lavoro andavo al capo opposto della città con ATM: tram+ metro+ navetta aziendale, circa 2 ore al giorno (A/R), ma avevo colleghi che venivano da molto lontano Crema o paesini del Pavese, partivano all’alba e rincasavano molto tardi. E se si prende il treno o le autolinee, quando non “saltano le corse” hai orari rigidi spesso limitanti per la valutazione del datore di lavoro.
    Tutto va ragionato, per chi abita in una zona, e per chi ci va a lavorare. Portiamo aziende/uffici fuori città e le si obbligano a dare posti auto ai dipendenti? Dalle nuove torri che fanno bella Milano, sembra di no.
    Io se uso l’auto “quando serve” devo sperare di trovare parcheggio ritorno: il condominio dove vivo, come tutti quelli costruiti prima del ’70, non ha posti auto.
    Ho una figlia che lavora fino a tardi, ha due alternative usare ATM o l’auto. C’è o non c’è una questione di sicurezza delle donne?
    Col buio preferisce l’auto: è sbagliato?
    Da qualche anno ha molta difficoltà a trovare parcheggio, non dico sotto casa, ma nei paraggi. L’auto che si piega e si porta a casa non l’hanno ancora inventata, nè quella che si dissolve. Proponete il Taxi?
    Mi piacerebbe sapere se chi è così categorico non ha l’auto, o ce l’ha ma non la usa mai (vero lusso) potendo tenerla nel box, e in tal caso si rende conto di essere un privilegiato. Per il box e perchè ha orari e distanze comode.

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    • Mah, caro omonimo, secondo me l’insolenza e la maleducazione che caratterizza da anni gli interventi dell’assiduo frequentatore di questo blog a cui ti riferisci non è certo dovuta a prevaricazione ma solo a frustrazione da leone da tastiera non inserito nel tessuto sociale e milanese.

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  15. Mah, caro omonimo, secondo me l’insolenza e la maleducazione dell’assiduo frequentatore di questo blog a cui ti riferisci non mi fa pensare a prevaricazione come dici tu ma semplicemente alla frustrazione di un leone da tastiera giargiana che avendo difficoltà ad inserirsi nella realtà milanese, quella vera, sbraita contro SUV, boomer e sa solo lui chi altri.

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  16. Ho scoperto oggi che un mio antenato (sette generazioni prima di me) è morto alla Cascina Bellinzarda nel 1808. Frega niente a nessuno, ma tant’è, un minuto di autocelebrazione si può anche fare.

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