Milano | Ortica – L’inutile “urbanistica tattica” di via de Nora

Milano Ortica. Spesso il Comune o chi ci amministra, non si confronta con la realtà, ma propone cose che poi in pratica si rivelano un fallimento. Una di queste la troviamo all’Ortica, in quella che dovrebbe essere una Strada condivisa Oronzio de Nora, un intervento attuato nel 2021 di Urbanistica Tattica, quell’esperienza che vuole uno spazio pubblico messo in sicurezza con vasi e panchine per diventare un luogo pedonale con poca spesa.

Via Oronzio De Nora ex via Casasco, è una strada che unisce via Bistolfi con via San Faustino, all’Ortica. Nel 2021, quando fu realizzato l’intervento, fu siglato un Patto di Collaborazione tra Municipio 3 e la società De Nora, che doveva occuparsi di accudire le piante nei vasi e mantenere una certa vivibilità ad una via che nessuno frequenta, se non per passare da un luogo all’altro. Qui attorno per ora ci sono solo cantieri e pochi uffici, manca proprio chi dovrebbe usufruire di questo spazio “sociale”. Chi si spinge sin qui per sedersi su panchine assolate o a giocare a ping-pong? Le case abitate più vicine le troviamo a oltre 300/400 metri di distanza, verso via Pitteri e verso il Rubattino, luoghi già dotati di aree pedonali e con giochi.

Dopo soli 3 anni, le strutture (tavoli da ping-pong) sono state distrutte, e le povere piante in vaso sono seccate o stanno morendo.

Dov’è finito chi si doveva occupare almeno delle piante? Non sarebbe stato meglio piantarle da qualche altra parte e aspettare che BST31, il complesso residenziale in costruzione a lato venisse completato? Perché quest’inutile spreco di denaro pubblico?

  • Referenze immagini:Roberto Arsuffi
  • Ortica, Municipio 3, Industrie De Nora, OrMe Ortica Memoria, WAU!, via Casasco, via San Faustino

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Ortica – L’inutile “urbanistica tattica” di via de Nora”

  1. No, vi prego… Stento a credere che in Comune c’è chi possa pensare che le schifezze che si vedono in fotografia siano arredo urbano! Poca spesa ma anche poca testa.

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  2. Era evidente l’inutilità di fare un simile intervento in una via stretta tra due blocchi industriali che collega due strade non abitate ( via Pitteri con il muro di cinta della caserma e l’area verde privata di via San Faustino). Per evitare il degrado bastavano le barriere come in via Cima invece lo hanno creato loro.

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    • È tremendo come vogliano farci credere che 4 tinozze spacciate per fioriere e un po’ di pittura sull’asfalto possano modificare il quartiere. Perché non se lo fanno sotto casa propria????? La giunta comunale si deve vergognare per più fronti… Uno schifo totale
      Spero che il prossimo sindaco guardi alla periferia come riqualificazione e non come circo da prendere in giro con due barattoli di colore. VERGOGNOSO

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  3. Da quando UF è diventata così polemica? Spreco di denaro pubblico? Con due strisce a terra hanno pedonalizzato una via spendendo pochissimo, mettendo le basi per una riqualificazione strutturale grazie all’intervento di Bistolfi. Non capisco tutta questa polemica.

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    • Ho notato anche io un aumento dei toni polemici, da parte di Urbanfile. Ciò nonostante, il pensiero di soldi sprecati in questo caso ha senso. Fosse stato solo un pedonalizzare la via con strisce, sarebbe stato un conto. Ma in questo caso hanno fatto cose senza criterio, di fatto sprecando soldi. Se metti delle piante, ti assicuri che qualcuno se ne occupi, senza lasciarli morire. Per quanto riguarda i tavoli da ping pong, come è stato fatto notare, sono lontani da luoghi abitati. Aveva senso metterli già nel 2021? No. Perché di fatto sono finiti in mano ai vandali, che bazzicano come sempre in luoghi abbandonati, come questo. Sarebbe stato utile ed intelligente metterli quando sarebbero stati realizzati i nuovi edifici residenziali nei dintorni.

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    • Basta vedere i risultati dell’intervento per comprendere i termini della “polemica”. Anche se avessero speso “soli” 1.000 euro, ma temo siano stati un po’ di più, si tratta sempre di denaro nostro gettato dalla finestra. Ne spendessero pure di più ma almeno facessero meglio.

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  4. Peccato che prima di scrivere questo articolo non si siano approfondite le ragioni di una scelta, limitandosi a giudicare un intervento per quel che appare. Eppure i contatti col Municipio 3 non vi mancano.

    Sarà per la prossima, magari
    Buon lavoro

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    • Le intenzioni sono sempre buone, ma quando vedi certi risultati, cosa vuoi approfondire? Volevano fare chissà cosa ed è uscita questa cosa penosa ed imbarazzante. Che altro dobbiamo aggiungere? Comunque spiegacele “le ragioni della scelta”, visto che da come scrivi sembra tu le conosca. Illuminaci.

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    • Ma tu conosci le ragioni dietro a questo intervento? Perché lasci intendere che sì, sai qualcosa. In tal caso, potrebbe essere utile condividere tali informazioni, per creare un discorso costruttivo. Altrimenti, un messaggio come io tuo non porta a niente…

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  5. La pedonalizzazione a suo tempo è stata fatta per prevenire gli insediamenti ROM, così come nella via adiacente hanno messo le sbarre in altezza.
    La via è sin dall’inizio abbandonata a sé stessa, sarebbe stato sufficiente minimo di sfruttamento ad esempio in occasione dei diversi eventi organizzati nel giardino condiviso accanto (anch’esso attualmente in stato di abbandono).
    Col cantiere di BST31 infine, l’apertura su Bistolfi per far passare i mezzi di cantiere ha ulteriormente creato danni. Spero che con l’ultimazione del palazzo rifiorisca.

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  6. A volte basterebbe riconoscere che questo intervento si è rivelato sbagliato, accanto ad altri simili che invece hanno funzionato meglio.
    Invece quel che si nota ultimamente è che se si critica il Comune si viene tacciati di aggressività o di non aver contattato il Municipio… come se qualcuno lassù dal suo cadreghino mal sopportasse le voci discordi.

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  7. hanno fatto lo stesso intervento in via Toce chiudendo parte della via nella zona adiacente al parchetto Buno Munari. le piante stanno benissimo i tavoli e le panchine sono un gradevole punto di ritrovo per anziani e le loro infinite partite a scopa e luogo per organizzare piccole feste di compleanno per i bimbi. i tavoli da ping pong sono in buone condizioni a parte qualche inevitabile scarabocchio.
    Penso che come piccolo intervento rientri nella categoria “poca spesa, tanta resa”. Certo che il livello di civiltà degli abitanti fa la grande differenza.
    https://www.comune.milano.it/toce

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