Milano, Centrale.
Dopo avervi mostrato lo stato in cui versa da sempre via Vittor Pisani, ecco cosa accoglie i visitatori in Stazione Centrale: l’aiuola posta come entrata a via Vittor Pisani.
Nel 2018 il Comune aveva provveduto a sistemare l’aiuola a mezza-luna che si trova davanti all’ingresso di via Vittor Pisani per chi giunge dalla stazione Centrale. Alberature, cespugli e fiori. Peccato che dopo 7 anni, anche perché mantenuta e curata giusto l’indispensabile, si è ridotta in questo stato.
Come immaginabile i cespugli trattengono ogni sporcizia, la nascondono e la custodiscono. Gli alberi sono un po’ secchi e le erbacce ovunque hanno reso l’insieme lo “schifo” che si vede dalle foto. Purtroppo rimarrà tutto così e forse è sintomo del malessere generale che Milano sta affrontando.












- Referenze immagini: Comune di Milano; Roberto Arsuffi
- Via Vittor Pisani, Centrale, Piazza ella Repubblica, Stazione Centrale, Piazza Duca d’Aosta
La cultura dell’accoglienza….
Quanto invidio i giapponesi che impediscono tutto questo nel loro paese.
Anche qui, la parola “concorso internazionale” per elaborare un progetto definitivo di risistemazione, moderno, RAGIONATO, che dia dignità, maggior semplicità nella gestione della sicurezza, tutto ciò che occorre in un contesto simile e – perchè no – BELLEZZA a questa piazza fondamentale, questa parolina sembra non entrare nella zucca degli assessori preposti.
Fino alla prossima risistemazione fatta dai geometri del Comune, quindi.
Probabilmente per il prossimo Expo 3015.
Nessun concorso internazionale potrà mai compensare la mancanza di manutenzione e la negligenza… puoi mettere tutta la bellezza che vuoi, ma se poi te la ricoprono di tag e nessuno le cancella…
Vorrei sentire quel gran fenomeno dell’assessore al verde quale scusa ha da inventarsi su questo. Una giunta così merita solo di andare a zappare
che schifo
Chiamare Boeri!!!
Al carcere verticale.
Ho perso il conto di quanti rifacimenti o restyling per dirla alla… milanese si sono fatti in zona e di quello spazio verde specifico e quanto é durato ?
Guardandomi intorno continuo a dire che è tutto inutile… l’unica è andarsene… punto!
io non capisco oltretutto come nessuno della giunta consideri minimamente lo scempio dei graffiti di cui la città è inondata, ogni angolo pieno di scritte schifose e pare normale
Purtroppo con tristezza e’ la rappresentazione del nostro modo di “gestire” la cosa pubblica:
Si impiegano secoli in discussioni su se e cosa fare e poi una volta realizzata l’opera manca in toto il progetto di manutenzione ed il controllo che ,anche se deliberato, la manutenzione venga fatta a regola d’arte.
Qui NON esiste neanche un barlume di tutto questo… Per fortuna che siamo nella città che qualcuno pensa possa guidare ed illuminare l’intero paese… Come si dice a Milano siamo governati da un manipolo di bauscioni incapaci
… e che non sono neanche milanesi.
Strano riescono posizionare telecamere che leggono targa, inviano multe e regolano accessi ZTL,
Ma non riescono a fare nulla per identificare (e punire), chi trasforma questi luoghi in un immondezzaio.
Sala Giunta di inadeguati o complici?
Oh, finalmente, un lettore l’ ha capita molto bene, sono completamente d’ accordo e aggiungo che il nesso della questione è tutto in quello che dice il lettore ed sempre stato così, come quando ci controllavano al cm quadrato per le mascherine della psicopandemia; il controllo del territorio a fini di reale civiltà è fattibile, basta non essere però tipici amministratori e politici italiani, ovvero forti e implacabili con gli onesti e deboli e ideologizzati verso i prepotenti e violenti.
Ma certo: le multe portano soldi !!!! …. Curare il verde e togliere gli orrendi scarabocchi non ingrassa le loro tasche. Una giunta di “magna-magna” con i nostri soldi. Non gliene frega niente della città e dei milanesi. QUANDO VE NE ANDATE A CASA?!?!?!MA CHI LI HA VOTATI?!?!?!
Vorrei anche aggiungere che, può sembrare strarno, ma un simile degrado è ben meritato dai “milanesi”…perchè?
Dopo aver completato la metro 2 – fermata stazione centrale – nessun sindaco o assessore pensò mai di ridare ordine e dignità, sia alla piazza sia alla via Pisani e questo finchè non si arrivò a Tangentopoli e dovettero lasciare la poltrona; così, eletto sindaco, Formentini, tra le tante altre realizzazioni per riportare Milano al suo naturale ruolo, rinnovò completamente sia la piazza che la via Pisani, in particolare quest’ ultima era diventata solo un orrendo parcheggio.
Ma chi abita a Milano non è interessato alla sua città, nemmeno ci è nato in gran parte, così vennero eletti nuovi amministratori, i più disparati, dal mutandina al residuato bellico del sessantotto…e così, poco alla volta, tornò il degrado.
La vicenda di questa piazza è del tutto analoga a quella del Cordusio, si spera che si abbia, anche nel caso in questione, un sussulto di dignità da parte dell’ amministrazione.
Penso a tutti i soldi spesi da anni in Buenos Aires e adesso al Cordusio mentre tutto il resto sta andando in malora. Sono sconfortato. Prima di pensare ai discutibili restyling,sarebbe meglio dare la precedenza all’ordinaria manutenzione della città, in particolare delle sue periferie
La Milano di Sala. Pezzente. Fatevi un giro intorno a palazzo marino o sotto casa sua. Pezzente. Ti prenderei a calci in culo. Pezzente. 30 vvuu a controllare h24 il palazzo. Pezzente. Mano pesante. Sparare a vista. pezzente. Bestia.
Recentemente ho fatto un viaggio a Madrid. Non Stoccolma, non Vienna, non Ginevra… Tornato a Milano sono.stato preso da immediato sconforto. La, marciapiedi tutti lastricati, strade ordinate, nessuna auto su nessun marciapiede, aiuole, giardini e parchi “invasi” da manutentori del verde.
Si, sconfortante tornate a Milano, rivedendo tutto l’abbandono, l’incuria, l’inciviltà e la trasandatezza che la permeano. Periferia o centro che siano
Le metropoli che vengono citate sono tutte capitali dei loro rispettivi stati, sì anche Ginevra lo è, come Bellinzona è capitale del Ticno…ecco, è semplice allora: facevamo una bella repubblica indipendente, Milano diventava la sua capitale, il residuo fiscale, vergognoso, che serve a tenere in piedi la baracca-italia ritornava qui a Milano e taaac…, aiuole fiorite verdi e quant’ altro.
Provate a togliere a Ginevra il suo status, poi la inglobate nello stato italiano, dandole appunto come capitale roma, poi le date le ferrovie dello stato, trenord, le archistar e i loro amici…sciopa!
Mah, più semplicemente, provate a dare a Ginevra la nostra giunta, poi vediamo…
Non capisco di cosa ci si stupisca. La situazione del verde a Milano è catastrofica. Basti guardare l’aiuola del monumento a Leonardo da Vinci in piazza Scala, al centro della stessa, dove su un lato c’è l’ingresso della Galleria, sull’altro quello di Palazzo Marino, quindi del Teatro Alla Scala. Già all’origine la siepe scelta dai giardinieri è stata “Taxus Baccata”, noto come “albero della morte”, tanto per dire, per la sua velenosità, adattissima per una aiuola pubblica. L’erba incolta regna sovrana e vi si possono trovare esemplari di “Dulcamara Solanum”, altra pianta velenosa. Poi gramigna ovunque (“Cynodon Dactylon”), questa non velenosa ma certamente una delle più invasive e tenaci, talmente infestante e dannosa da essere persino oggetto di una parabola del Vangelo di Matteo, dove è chiamata zizzania… Cito a memoria. “Quando la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo”. La suggerisco come linea di difesa al Comune di Milano…
Anche qua un gran bel biglietto da visita per Milano.
Sicuramente gli immigrati che ti accoltellano o ti derubano o violentano sono il fiore all’occhiello di Milano.
Ricordo a tutti voi il grande “Maran” uno dei peggiori politici che la nostra città abbia mai avuto, pavoneggiarsi di aver sistemato quell’aiuola…ora mette pubblicità in giro per andare a fare il parlamentare europeo… ha distrutto tantissimi quartieri con piste ciclabili inutili che non avevano un vero bacino e senza senso, ha fatto la pista su via cola di rienzo su una via a 30 km/h sapendo già che ne avrebbe creata una parallela in via foppa all’apertura della metro 4 perchè era morto un bambino in bici in via solari, che non c’entra assolutamente nulla con il suo intervento.
ricordo le sue responsabilità:
– la rotonda maran, una schifezza sempre in via cola di rienzo tutta rotta e inutilizzabile
– gestione del verde è stato l’assessore che ha tolto l’appalto la manutentore del verde che poi non ha più lavorato per colpa sua
– ha parlato degli scali come se fosse una cosa fatta e siamo nel nulla cosmico
– piste ciclabili inutili: via cola di rienzo, via delle forze armate (marciapiede vuoto non aveva senso farla in carreggiata), stesso discorso per via aldo moro e via gallarate. altro scempio in zona 6 con la complicità al delegato del pd della mobillità nel quartiere 6, che ha fatto una pista su carreggiata viale sardegna e in viale caterina da forli, con nel secondo caso un parco al centro e nel primo due marciapiedi che sono delle piazze d’armi…io mia figlia non la farò mai andare su quella pista, le dirò sempre di stare sul marciapiede e andare piano e sceglieremo sempre piste ciclabili fuori dalla carreggiata.
– posti a spina di pesce con inclinazioni sbagliate in via cola di rienzo errore ripetuto in via lanino.
un personaggio a cui non si dovrebbe dare nemmeno la delega all’assemblea condominiale, prima che faccia diventare il cortile una piazza aperta per i non residenti.
Un mio precedente commento non è stato pubblicato, per cui ci riprovo volendo pensare ad un disguido. Si parla delle aiuole della Stazione Centrale, ma che vogliamo dire di quelle del monumento a Leonardo in piazza Scala? Cominciamo dalla pianta scelta per bordura, il Tasso, detto anche albero della morte, per via della sua velenosita’, pianta per lo meno inadeguata all’uso in aiuole pubbliche. Inoltre dominate da erbe infestanti tra cui spiccano esemplari di dulcamara, pianta altrettanto tossica. E il proliferare ovunque di gramigna, una erbaccia delle più infestanti. Citata in tal senso anche nel Vangelo di Matteo, dove viene chiamata zizzania. Cito: “Quando la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo”. Suggerivo al Comune la stessa linea di difesa… e mi pare con quello che si legge qua che censurare un intervento del genere sia un poco eccessivo.
Aiuole senza strato profondo. Costruite sul cemento. Come quelle di corso B. Aires che faranno la stessa fine.
Se non si è in grado di mantenerle, non si chiamano archistar a progettare il verde, ma contadini della bassa.
Tornare a soluzioni semplici e irrigazione quando serve perche Milano galleggia sull’acqua. Non ci sono scuse.
Il concetto di aiuola è completamente sparito dalla città di Milano. Questi assessori un po’ distratti da altri interessi, non hanno occhi per vedere il degrado totale, anche nei punti più nevralgici della città…