Milano.
Tre progetti di studentati per un totale di 1.530 posti letto non vedranno la luce. Non si tratta di una diretta conseguenza dell’indagine giudiziaria che ha recentemente scosso Milano, ma la situazione è comunque strettamente legata al blocco che da anni interessa il settore urbanistico della città, oggi sotto osservazione.
La società Redo Sgr, operatore attivo nella gestione di fondi immobiliari e protagonista della riqualificazione dell’ex Macello, ha deciso di rinunciare a tre progetti già approvati per il finanziamento da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), attraverso i fondi del PNRR. Le iniziative, ferme dal mese di gennaio, erano in attesa delle necessarie autorizzazioni presso gli uffici comunali di Palazzo Marino.
I tre studentati erano previsti a:
- Rogoredo (437 posti letto),
- ex scalo ferroviario di Greco-Breda (447 posti),
- zona San Leonardo – Gallaratese (600 posti).
Tuttavia, le scadenze stringenti imposte dal PNRR – con l’obbligo di completare i lavori entro aprile 2026 e rendere disponibili i posti letto entro giugno dello stesso anno – hanno reso impossibile rispettare i tempi.

Secondo quanto emerso, il Comune non avrebbe attivato la procedura accelerata – il cosiddetto fast track – dedicata agli interventi legati al PNRR. Di fronte ai ritardi accumulati nel rilascio dei titoli edilizi, Redo ha scelto di fare un passo indietro. Già nell’aprile scorso, la società ha comunicato ufficialmente al MUR, guidato dalla ministra Anna Maria Bernini, la rinuncia ai fondi, dichiarando di non poter sottoscrivere gli atti d’obbligo anche a causa della mancata attuazione delle deroghe previste.
Il Ministero ha preso atto della decisione e, con una comunicazione formale datata 15 luglio – alla vigilia dell’ultima ondata giudiziaria in città – ha confermato la cancellazione dei tre interventi. I progetti milanesi, per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro, facevano parte dell’ambizioso piano nazionale da 1,2 miliardi, finalizzato alla creazione di 60.000 posti letto per studenti entro il 2026.
Il bando PNRR destinato a soggetti pubblici e privati prevede un contributo di quasi 20.000 euro per posto letto, con requisiti precisi: uso come residenza studentesca per almeno 12 anni, almeno il 30% dei posti assegnati su base meritocratica e una quota minima del 70% in camere singole.

Già nel luglio dello scorso anno, altri progetti di studentati privati – non collegati al PNRR – erano finiti sotto la lente della Procura di Milano, per presunte irregolarità urbanistiche. Emblematico il caso del cantiere di via Lepontina, legato al progetto “Scalo House” di via Valtellina, già abitato al momento del sequestro.
Ora anche il Villaggio Olimpico – destinato a diventare il più grande studentato d’Italia con 1.700 posti convenzionati – è sotto osservazione della magistratura. Un ulteriore nodo in una città che ospita oltre 50.000 fuorisede su 221.000 studenti, ma che dispone di appena 6.000 posti letto nelle residenze universitarie.
Ad ogni modo, Redo precisa di aver rinunciato ai fondi PNRR, ma non alla realizzazione degli studentati – i fondi PNRR non finanziano lo sviluppo ma la gestione – ciascuna residenza è infatti inserita in un Piano Attuativo. Il vero ostacolo, sottolinea la società, è stato il mancato rilascio nei tempi utili dei titoli edilizi da parte del Comune, che avrebbe consentito di applicare canoni ulteriormente calmierati rispetto a quelli convenzionali. Se Palazzo Marino darà finalmente il via libera senza ulteriori ritardi, Redo è pronta a realizzare tutti e tre i piani attuativi, studentati inclusi.


- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Redo
- Greco, scalo Greco, Via Breda, Reinventing Cities, l’Innesto, Precotto, Rogoredo, San Leonardo, Studentato, Redo,
quando blocchi il progresso per calcoli politici poi finisce che ci perdono i cittadini.
A Cimiano vi sono 25 casette unifamiliare che potrebbero essere ristrutturate..sono in attesa da 20 anni….ultimamente sono state oggetto di visita dal nuovo assessore alla casa da MM E DAL municipio 3. Oltre a quelle sfitte sempre di MM Rizzoli dal 13 al47 in fase di ristrutturazione …bellissimo lavoro
Questo è quello che si ottiene a passare il tempo a farsi favori personali tra comune e costruttori invece di sbrigare i tempi del pnrr. Se non fosse che quei fondi si perdono se non si usano per tempo, direi che son contenta che lo schifo generale sia venuto fuori. E che tutto si fermi. C’è bisogno di un vero progetto per la città, una visione perché no?, armoniosa e sensata di tutti gli spazi abitativi e non. Da almeno 15 andiamo un po’ alla viva il.parroco, se non si ricorre addirittura al dolo, concussione e corruzione compresr.
Una volta ero orgoglioso di essere milanese adesso me ne vergogno
Come mai? Cosa ha fatto di così terribile? Le potremmo fare causa se questo potesse aiutarla a liberarsi della vergona grazie al pentimento…
Ai tempi di tangentopoli eri orgoglioso?
O quelli dove le mazzette sotto la Moratti venivano scambiate nei bagni della Hoepli?
Ai tempi di Tangentopoli Sala sarebbe stato già in galera, anyway.
Ehhhh ma il problema sono gli affitti brevi e Airbnb…
Davvero?
Ennesima operazione di carattere speculativo.
Sgr che investono a manetta in B&B e studentati per accalappiare turisti e studenti.
Sarebbe ora di porre un limite a queste immobiliari che guadagnano sulla nostra pelle e tornare ai rapporti 1 ad 1: locatore – conduttore.
Purtroppo i commenti di Aldo, Filiberto e Claudio sono i commenti di non conosce a fondo la materia e si ingoia tutte le stupidaggini riportate dai giornali.
Comunque Milano è enormemente migliorata negli ultimi 20 anni ed è segnalata da tutti all’estero come città da visitare e vivere,
Mentre gli italiani sono sempre i primi, come Tafazzi, a sputarsi addosso. Questo si mi fa vergognare per loro.
La gente non ha capito che i soldi pubblici sono finiti in tutto il mondo e che solo operazioni private con soldi privati che lascino dei buoni margini permettono ai privati di essere obbligati a finanziare con soldi privati opere di interesse pubblico.
In alternativa i soldi privati che VENGONO DALL’ESTERO restano fuori Italia.
La collaborazione PUBBLICO-PRIVATO viene subito additata come mercimonio.
Auguri ai criticoni
Ma certo, soprattutto quando “ristrutturano” 25 piani e non pagano gli oneri.
Ma sarà sicuramente una stupidaggine che ho letto sui giornali, mi perdoni, illustre Sig. Luca, non conosco a fondo la materia, mi aggiunga pure ai Sigg. Aldo, Filiberto e Claudio.
Do una semplice spiegazione perché tutti parlano di oneri non pagati senza sapere cosa sono: gli “oneri di urbanizzazione” sono oneri che si pagano al Comune per, come dice il termine “urbanizzare l’area” in cui si costruisce. Se la zona è già urbanizzata perché demolisco un singolo edificio esistente in mezzo ad altri e ne faccio un altro nuovo, il Comune non ha nulla da urbanizzare : ci sono già marciapiede, fogne, acquedotto ecc. E comunque non è che non si pagano. Ma si pagano con uno sconto limitato. In più si paga pieno il contributo costo di costruzione che è il 10 PCT del costo di costruzione. Quindi liberi tutti di criticare tutto e volere Sala in galera. Esiste il giustissimo diritto di opinione. Che poi sia meglio informarsi prima di sparare sentenze credo che si più saggio : si eviterebbero brutte figure.
Il permaloso Sig. Luca per evitare brutte figure fa finta di non capire che il Sig.Alberto intendeva enormi aumenti di volumetrie ottenuti con una semplice SCIA
Chiaro,
e si contradice pure:
“E comunque non è che non si pagano. Ma si pagano con uno sconto limitato”
e grazie al…
Insomma, evidentemente anche la procura di Milano deve aver agito dopo aver letto qualche stupidaggine sui giornali.
E anche far finta di non capire la differenza tra “sarebbe stato già in galera” data la mano pesante del pool mani pulite e “volere Sala in galera”.
Deve aver imparato da Wf, travisare gli scritti altrui per denigrare e per avvalorare la propria discutibile tesi.
“I soldi pubblici sono finiti”
Ma chi te le dice ste cose? I soldi continuano a stamparli in tutte le banche centrali del mondo a piacimento
Hanno subidirato che i business senza fondamentali non durano e che quando si creano aspettative mal gestite soprattutto perché elitarue ci si mette in competizione con chi ha dei forti nda mentali più solidi di Milano e dell’ Italia, ecco allora che gli investimenti vanno dove vi è maggior prospettiva e la prospettiva l’ Italia la può solo costruire rafforzando il potere economico e le possibilità di vita di più italiani possibile, il diritto allo studio è un elemento fondamentale così come è fondamentale capire che oggigiorno non ci si sposta più fisicamente per studiare perché l’efficacia è l’efficienza devono fare i conti col tempo speso e coi denari investiti. Milano si sta scavando la fossa da sola non è Singapore…..
C z o, l’ho riletto tre volte e mi è venuto mal di testa.
Domani mattina, con calma, ci riprovo.
All’inizio c’è scritto testualmente:
“Tre progetti di studentati per un totale di 1.530 posti letto non vedranno la luce”
Alla fine dell’articolo invece:
“Redo precisa di aver rinunciato ai fondi PNRR, ma non alla realizzazione degli studentati…Se Palazzo Marino darà finalmente il via libera senza ulteriori ritardi, Redo è pronta a realizzare tutti e tre i piani attuativi, studentati inclusi.”
Complimenti alla redazione per la chiarezza dell’informazione. Leggendo all’inizio sembra che non vengano realizzati (idem per il titolo ambiguo), alla fine invece si capisce che sono stati ritirati solo dalla procedura pnrr.
La prossima volta per favore fate più attenzione.
Cordiali saluti.