Milano, Scalo Romana.
Nuovo aggiornamento di metà agosto 2025 dal cantiere iniziato nel febbraio 2024, per la costruzione della nuova torre sita nell’area dello Scalo Romana.
Si tratta della Torre Faro, un progetto di Patricia Viel per ACPV Architects, per un nuovo complesso per uffici che prevede la riqualificazione degli edifici esistenti del primo Novecento, sia esternamente che internamente, la costruzione di una stecca sul retro, lungo il perimetro dello Scalo Romana e di un nuovo elemento iconico, la torre, che raggiungerà un’altezza di 145 metri.
La torre cilindrica e rastremata avrà una pianta circolare e prevederà i primi 12 piani ad uso uffici, uno Sky Garden a 60 metri di altezza e aperto su uno dei suoi lati, seguiranno altri 10 piani di uffici ed un belvedere, accessibile dal pubblico, posto sulla sommità della torre. L’impresa che sta costruendo la torre è CMB con Colombo Costruzioni.
In questi giorni di metà mese è stata alzata la seconda gru per consentire di proseguire col cantiere. La torre inizia a vedersi sopra i palazzi, anche da lontano.

Abbiamo visto nei primi giorni di agosto la fase di montaggio della corona di colonne inclinate poste a circa metà della torre (12mo piano) dove dovrebbero esserci i locali tecnici di servizio e un “terrazzo alberato”. Al centro il “core” (la sezione centrale in cemento armato dove si troveranno scale e ascensori) dovrebbe aver raggiunto il quindicesimo piano.
Milano – Scalo Romana – Piazza Trento – NEW BUILDING TRENTO – A2A (Torre Faro) (nella mappa Urbanfile codice: SCR1) (terziario) (nuova costruzione con demolizione) (riqualificazione)
- inizio cantiere: 02 – 2024
- conclusione cantiere:
- committente: (A2A spa)
- progetto architettonico: ACPV Architects
Vi mostriamo un po’ di foto scattate da Corso Lodi, dove, oltre alla torre in costruzione si vede il cantiere e gli scavi per l’area del Parco Romana dello scalo.




Da corso Lodi e piazzale Lodi ci imbocchiamo in viale Isonzo verso piazza Trento. Concludiamo questa galleria con la visione che si ha della nuova torre da via Palladio.
















Passiamo ora a sud dello Scalo Romana, dove si trova il villaggio Olimpico e da dove possiamo osservare la torre da un’altra prospettiva.






- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Silvio Berselli
- Torre Faro, Piazza Trento, A2A, Scalo Romana, Via Crema, Antonio Citterio e Patricia Viel, ACPV Architects
Visto tutti I problemi giudiziari legati a coima e Co. per il parco iniziamo prima visto che l’iter urban urbanistico dura 2 Secoli?
Io sono piú emozionato a vedere finalmente quei muri perimetrali di abbattuti e il parco, rispetto a tutte le future torri di design. (Si spera belle)
Oltre a quell’obbrobrio sovietico del cosiddetto Villaggio Olimpico, in quella zona stanno costruendo, alla velocità della luce, un altro capolavoro praticamente in mezzo alla strada: la Torre Faro, alta più di 60 metri (neanche fosse il Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie del mondo antico!). Basta…….!!!! Qualcuno fermi questi asini di architetti, incapaci di progettare qualcosa di esteticamente piacevole e guardabile. Non se ne può più di queste inutili colate di cemento, fatte passare per edifici “green” con qualche alberello sui balconi e che lasciano nell’animo solo una tristezza incolmabile. Non se ne può più neanche di tutti questi nomi altisonanti dati agli edifici con il solo intento di renderli un po’ più attraenti agli occhi dei milanesi: Torre Faro, Skydrop (in via Famagosta), Torri Lac (al Parco delle Cave), Bosco Verticale, Bosco Navigli, Hidden Garden (torre costruita in un cortile). Questi architetti devono rassegnarsi al fatto che non sono e non saranno mai un Brunelleschi o un Michelangelo. Rimarranno sempre dei mediocri, capaci soltanto di progettare, in dieci minuti e senza un minimo di fantasia, cubi di cemento color grigio topo (diventati ormai il tratto distintivo dell’architettura milanese) e torri chilometriche totalmente decontestualizzate dal territorio circostante, molto spesso con demolizioni di edifici ottocenteschi e palazzine Liberty. Bisogna mettere fine alla devastazione di Milano, che è stata trasformata in un “non luogo” e che ormai non è altro che un vago ricordo del gioiellino che era in passato, attraversata da canali, con ponticelli e viuzze intricate. Una città decantata da poeti come Stendhal, il quale, pur essendo francese, fece scrivere sulla sua lapide “Milanese”, a dimostrazione del suo amore per l’atmosfera magica che essa emanava. Ritorniamo ad un’architettura le cui parole d’ordine siano: armonia, misura e gusto del bello!
L’unica cosa di cui non se ne puo’ piu’ e’ dei commenti come il suo. Vorrei sapere cosa c’entra la Milano di Stendhal con la Milano degli ulimi 150 anni … trasformata completamente dall’industrializzazione pre e post bellica.. la Milano degli orribili binari dello Scalo Romana …e allora dico: una cento mille torre Faro
mi associo
Propongo una bella Silvana Tower. Che ne dite? Magari le piace.
Io direi di fare la torre “Tangentopoli 2”, serve a Milano un nuovo carcere, la delinquenza aumenta con i seconda generazione.
Che commento “tres chic”, roba da residenti in ztl. Così colto, ispirato, con grande sfoggio di cultura e citazioni. E quella leggera insofferenza snob durante una mano di canasta, o meglio burraco che è più di moda, tra dame della borghesia milanese che si annoiano. Brava signora Silvana.
E soprattutto va letto nel modo giusto, sostituendo le “erre” con le “vi”. Il risultato è di una ancora maggiore eleganza dell’eloquio.
Eleganza assolutamente carente nei vostri biliosi commenti
Suvvia, abbia un poco di senso dell’umorismo. Anche i suoi illuminati interventi qua e là non sono da meno. Non faccia il bue che dà del cornuto all’asino…
È bello il suo spirito cavalleresco nei confronti della signora Silvana, ma sono più che sicuro sappia “difendersi” da sola. Mi sa però che il suo intervento sia solo la prosecuzione di una polemica che pare abbiate lei e Welnor sul post del ponte sullo stretto…
Siamo davvero al mondo al contrario…chi difende la storicità e la tradizione viene considerato radical-chic da quelli che sono i veri radical-chic che hanno votato salah e che sbavano di fronte a qualunque porcata cementizia, purchè sian frutto della giunta global.
Se per lei una semplice spiegazione di come siamo ridotti nella nostra Milano equivale a fare sfoggio del bla-bla ecc, ecc di cui lei parla , siamo messi molto male e comunque, ammesso – e non concesso – che si tratti di snobismo, sempre meglio della cafoneria.
Ms come mai cosi tanti, qui su Urbanfile, i fanatici difensori di una roba come la “torre-faro” ???
Faccio notare che sono disoccupata e abito in un condominio nell’estrema periferia sud di Milano al confine con Rozzano. Inoltre, pur avendo la patente, non ho neanche la macchina, a differenza di tanti milanesi che, senza un SUV super inquinante per andare a farsi l’aperitivo con lo spritz o da sfoggiare con amici e parenti, si sentono delle nullità. Sono soltanto una persona semplice, nata e cresciuta in periferia, appassionata di Arte e antichità e che si informa molto (cosa che oggi sembra quasi essere un difetto, a giudicare dai commenti ricevuti). Sono sinceramente dispiaciuta del fatto che Milano sia finita in mano ad architetti corrotti (viste le ultime inchieste della magistratura), che pensano solo ad arricchirsi, aggirando leggi e vincoli paesaggistici e devastando la città con inutili e grigie colate di cemento che non trasmettono nulla, se non un senso di freddo nel cuore. Questa è la mia opinione ed è ciò che provo spesso quando giro per Milano. Non pretendo che 1500000 di milanesi concordino con me. La volta precedente me la sono presa solo con gli architetti corrotti. Non capisco gli insulti gratuiti rivolti alla mia persona…… Comunque rimango orgogliosa di essere animata da un po’ di senso critico…..!
Signora Silvana, se c’e’ qualcuno che l’ha insultata non sono io. Personalmente, ho contestato due cose del suo commento. Primo: Il richiamo alla Milano di Stendhal come se fosse scomparsa da poco. Non esiste piu’ da secoli, sostituita dalla Milano palazzinara e industriale che nello Scalo Romana aveva uno dei suoi luoghi piu’ rappresentativi. In secondo luogo ho contestato il suo “ non se ne puo’ piu’.”… espressione tipica di chi pretende di parlare a nome della generalita’ delle persone…molti preferiscono le riqualificazioni urbanistiche al degrado post industriale dei vecchi scali ferroviari.. infine, solo una cosa: non faccio il difensore di ufficio degli architetti (non ne conosco nemmeno uno che sta lavorando a questi progetti). Prima di dire che sono una banda di corrotti e che violano la legge, aspettiamo che si facciano i processi.. buona giornata
La lettrice Silvana ha scritto parole di straordinaria verità, che colgono perfettamente nel segno; i commenti contrari danno purtroppo la misura di come ormai la situazione della nostra società, da una prospettiva antropologico-culturale, sia ormai irrimediabilmente compromessa; se nemmeno una “roba” come l’ ennesimo, insulso, grattacielone di vetri e specchi, piazzato in mezzo a uno storico quartiere di palazzine d’ epoca, riesce a indignare, vuol dire solo una cosa, che la dignità non alberga più nelle persone, che anzi, più che persone, sono definibili come automi/robot del sistema imperante dei soldi, per pochi però…
Considerata la situazione, si direbbe che a noi Milanesi resta solo il sarcasmo e l’ ironia…dunque: contenti di pagare le attuali salatissime bollette e di farvi la torre faro? Peccato che non sarà vostra e poi sarebbe stato meglio che a Milano Viel avesse continuato solo a fare frullati.
Amico caro, ti scrivi “Salah” e pretendi di ricevere altri rispetto alle pernacchie? Vai a fare i soliti banchetti della Lega per seminare un po di terrore tra i boomer che guardano rete 4.
Che commento veramente intelligente e poi senza ripetere a pappagallo il solito lessico molto vario dei global, ma come mai non hai parlato riguardo a “inclusione” o “inclusivo” e alla fine dell’ auto elettrica?
PS della lega non mi importa nulla e il tg4, grata gratta, parla bene dello ius scholae, quindi, sicuramente, è il tuo tg preferito e lo guardi tu insieme agli altri globallisti.
Globallista? Uah uah! Bella questa, voglio il copyright!
Vorrei sapere dov’e’ la verita’ nelle prole della signora Silvana che parla della Milano di Stendhal come se a distruggerla fossero stati gli architetti che hanno proggettato la Torre Faro. Milano sara’ stata bella nell’800 ma nell’era industriale e e nel boom economico e’ stata trasformata in una citta’ brutta in molte zone periferiche e semi- periferirche e ha conservato le sue bellezze soltanto nel Centro. Di conseguenza, non comprendo tutto questi furore contro le trasformazioni urbanistiche dell’ultimo decennio. Porta Nuova e’ il quartiere moderno piu’ bello nello costruito in Italia negli ultimi! 30 anni e spero che lo Scalo Romana e Farini abbiano la stessa sorte.
Caspita, si potrebbe dire che esista a Milano il “club degli amici della torre faro”, ci fosse per altre realtà, come San Lorenzo o la Darsena.
Forse non te ne sei accorto, ma le tue stesse parole spiegano quello che chiedi; l’ esempio di porta nuova è calzante; ammesso e non concesso che sia tutta questa meraviglia, sicuramente è un esempio di un nuovo quartiere tutto vetro-specchio, come in molte altre metropoli: potrebbe essere una città del terzo mondo con velleità di grande metropoli, oppure dubai, però ha una sua logica, considerata quella che era la realtà urbanistica circostante e precedente; a porta romana hanno piazzato il classico elefante nella cristalleria, de gustibus…
Riguardo alla storia di Milano, c’è da precisare: durante il periodo che citi, l’ era industriale, almeno fino al fascio, sono stati costruiti alcuni dei quartieri residenziali più belli e la città è stata certamente molto trasformata, ma seguendo uno stile e un preciso ordine urbanistico, il disastro è avvenuto durante e dopo, certamente, ma non è inserendo una specie di missile saturn in mezzo a un quartiere d’ epoca che Milano diventa bella.
Tu hai la gondola di plastica sopra il televisore vero?
E i centrini di pizzo.
Ma il missile saturn dove lo vedi? C’erano i Binari di una grande stazione merci e lì vicino, nel tanto celebrato secolo scorso, c’erano le fabbriche di Lodi Tibb con le ciminiere (la sigla ti ricorda qualcosa?) ……Ma il quartiere d’epoca da preservare quale sarebbe? Viale Toscana, Viale Isonzo? gli edifici tanto belli quali sarebbero stati? quelli del vecchio consorzio agrario? quelli del vecchio provveditorato agli studi? la verità è che a voi piace contemplare il passato mentre le altre metropoli del mondo si trasformano ….Per me potete anche contestare lo sviluppo urbanistico, potete dire che voi avreste fatto meglio, che proponevate altro…ma vi prego smettetela di celebrare un passato che non esiste! Cordiali Saluti
Aho er wueffete sè risvejado!
Tu hai la bambola gonfiabile vero?
Milano continuerà a crescere, con tutti i se e i ma………diamo il nostro contributo positivo!
Devo dire che Milano in questi ultimi 15 anni è migliorata molto grazie ai numerosi interventi architettonici che hanno modificato l’assetto urbanistico della città facendola diventare maggiormente policentrica. Certo gli interessi economici con l’aumento dei valori immobiliari di quest’ultimo decennio ha creato aree d’élite, ma ciò non toglie che sia tutto migliorato in termini qualitativi, di maggior turismo, ecc. Anche lo scalo romana porterà un cambiamento nell’area sud milanese. Avrei preferito un aumento di edifici alti, con maggiore aree verdi. Comunque vedremo alla conclusione dei lavori. Ho letto critiche eccessive da parte di chi evidentemente non ha capito la qualità di vita ambientale che sta procedendo a Milano. Peccato ci sia gente che parla molto male della città e che meriterebbe di vivere in una piccola città di provincia.
E’ vero, a Milano si vive benissino, tolti quei pochi quartieri malfamati, come via Monti, piazzale Libia o via Washington , il resto della città è un fiore, sicura, silenziosa, ordinata e da starci anche in vacanza. Certo, questo solo durante le giunte global, altrimenti, no.
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La ciclabile in corso Buenos Aires
I dati del Comune: 14 mila transiti in più rispetto allo scorso anno. Censi (Mobilità): “Numeri alti nonostante la presenza dei cantieri”
Miglioramenti tangibili che portano risultati concreti ce ne sono eccome.
Ma in tutto questo, nessuno pensa allo schifo che c’era prima che progettassero la Torre Faro e il parco? Nemmeno Stendhal sarebbe stato contento di vederlo.
Ben detto