Milano | Porta Romana – Avviato ufficialmente il cantiere per la Torre Faro A2A

Dopo 3 anni dalla presentazione del progetto, dopo le varie approvazioni da parte di Comune, Municipio, sovrintendenza e commissione paesaggio, dopo le successive demolizioni e dopo le prime preparazioni del sito, finalmente è stato avviato il cantiere di piazza Trento a Porta Romana.

Si tratta della Torre Faro, un progetto di Patricia Viel per ACPV Architects, per un nuovo complesso per uffici che prevede la riqualificazione degli edifici esistenti del primo Novecento, sia esternamente che internamente, la costruzione di una stecca sul retro, lungo il perimetro dello Scalo Romana e di un nuovo elemento iconico, la torre, che raggiungerà un’altezza di 145 metri.

La torre cilindrica e rastremata avrà una pianta circolare e prevederà i primi 12 piani ad uso uffici, uno Sky Garden a 60 metri di altezza e aperto su uno dei suoi lati, seguiranno altri 10 piani di uffici ed un belvedere, accessibile dal pubblico, posto sulla sommità della torre.

L’impresa che costruirà la torre sarà CMB con Colombo Costruzioni.

Milano – Porta Romana – NEW BUILDING TRENTO – A2A (Torre Faro)
committente: (A2A spa)

CARTELLO 2 (febbraio 2024) >> realizzazione di un nuovo complesso immobiliare

  • design architect: (arch. Patricia Viel @ ACPV Architects – Antonio Citterio Patricia Viel)
  • progetto/DL strutture e facciate: (ing. Alberto Ferrari @ Faces Engineering srl)
  • progetto architettonico/DL generale/DL edili: (ing. Alessandro Bozzi @ MPartner srl)
  • progetto/DL impianti: (ing. Stefano Rusconi @ Technion srl – Lecco, LC)
  • DL geotermia e pozzi: (geol. Efrem Ghezzi @ Studio Idrogeotecnico srl)
  • progettista prevenzione incendi: (ing. Antonio Corbo @ AFC srl)
  • consulente LEED: (ing. Daniela Bucchi @ Greenwich srl – Medolago, BG)
  • consulente acustico: (ing. Emanuele Della Torre @ Suisse Consulences sagl – Ligornetto, Svizzera)
  • RL: (ing. Carlo Ansaloni @ A2A Services & Real Estate spa)
  • CSP/CSE: (arch. Salvatore Trani @ MPartner srl)
  • collaudatore statico (ing. Bruno Finzi @ CEAS srl)
  • project manager operativo: (ing. John Iorio @ J&A Consultants srl)
  • impresa esecutrice dei lavori: (Faro Milano scarl)
    • RTI (raggruppamento temporaneo tra imprese)
    • impresa mandataria > (CMB sc – Cooperativa Muratori e Braccianti – Carpi, MO)
    • impesa mandante > (Colombo Costruzioni spa – Lecco, LC)

FUORI CARTELLO (erano in alcuni comunicati)

  • MEP engineering (schematic design) > (Ariatta Ingegneria dei Sistemi spa)
  • Landscape design > (P’NV – p’arcnouveau)
  • Lighting design > (Metis Lighting)
  • Building automation, ICT (design development) > Siemens + TIM + Deerns
  • consulente Vertical transportation > (Ramboll UK)

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Comune di Milano, ACPV Architects

Torre Faro, Piazza Trento, A2A, Scalo Romana, Via Crema, Antonio Citterio e Patricia Viel, ACPV Architects

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

35 commenti su “Milano | Porta Romana – Avviato ufficialmente il cantiere per la Torre Faro A2A”

  1. Da un lato si autorizzano a Torri da 80 m con scia in 15 giorni dall’altro un progetto rimane incagliato per tre anni

    Servirebbe una vera riforma delle procedure di verifica e approvazione dei progetti

    Rispondi
    • Che qualcosa non va, in questi ultimi anni, nell’autorizzazioni di costruzioni di palazzi, è evidente agli occhi di tutti. Infatti, dove negli anni 60 sorgevano capannoni e piccole fabbriche, oggi vengono in poco tempo abbattuti e al loro posto costruiti palazzi di 4/5 piani. Le strutture esistenti non superavano 5/6 m .

      Rispondi
      • È una cosa che avviene fin dagli anni ’50.
        Concordo che sia una cosa “sopra le righe”, peraltro non sempre architettonicamente negativa.
        Comunque a me questa torre piace

        Rispondi
    • Francamente, rispetto a quanto costruito negli ultimi anni, questo progetto nella sua semplicità lo trovo nettamente superiore. Poi de gustibus.

      Rispondi
    • Le oscenità sono ben altre.

      Sono gli stadi dietro abbazie secolari, sono le tangenziali o le autostrade che devastano le campagne, sono i centri commerciali che fanno tabula rasa del piccolo commercio locale, sono le villettopoli che sorgono lontane da ogni mezzo pubblico…

      Non certo una tutto sommato piccola torre in un luogo da riqualificare, in piena città e a due passi da metro, treno e filobus.

      Rispondi
    • Giornata triste. Il leone da tastiera è arrivato su questo sito. Io abito nel quartiere, mi sono letto tutte le carte e questo progetto porta solo miglioramenti al quartiere. C’è chi realizza progetti, chi studia le carte per farsi idee, e poi… e poi ci siete voi, leoni da tastiera. Ci sono anche altri siti in cui andare eh?

      Rispondi
      • Una torre di CENTOCINQUANTAMETRI nel mezzo di un paesaggio fatto di case piuttosto basse per me è oscena.
        Poi, de gustibus come qualcuno ha scritto.
        Tutto il contorno (intendo anche il progetto dello Scalo Romana che nulla ha a che fare con la torre) invece mi sembra ok. Tutto tranne questa torre

        Rispondi
  2. Anch’io non salto di gioia per questo progetto, ma visto le nuove costruzioni (villaggio olimpico, sede OTB) che sono di una banalità assurda, credo che ci ricrederemo su questo progetto.

    Spero questa torre non diventi la torre UniCredit del sul. Spero ancora in qualcosa di bello. Spero in una magia di Mario cucinella, Labics, o un ponte serra di diller scofidio, zaha hadid…..

    Insomma qualsiasi cosa ma vi prego no parallelepipedi banali a quadretti.

    Milano ha voglia di qualcosa di bello.

    Rispondi
    • Ci sarà poco da ricredersi: un obbrobrio aggiunto ad un altro obbrobrio non può certo migliorare la situazione. Potevano e dovevano fare altro, non si possono proporre nel 2024 progetti di questo tipo sul piano estetico e ambientale come se fossimo negli anni ’50.

      Rispondi
      • Progetti come questo negli anni ’50 ovviamente se li sognavano, ma per fare il commento più pepato occorreva scrivere la solita iperbolica castroneria.

        L’estetica è soggettiva, come si desume anche dagli altri commenti, a livello ambientale si tratterà di un edificio con crismi superiori al 90% dell’edificato in città, che concentra su un’impronta limitata l’attività di parecchi edifici e sotto riqualificano oltre 6mila metri quadri a verde: dunque di cosa parli?

        Rispondi
  3. A Milano esiste un centro direzionale quindi se A2A voleva avere il suo grattacielo doveva farlo lì, ma qui dovrebbe intervenire il comune che però sappiamo essere assente. Che senso ha sparpagliare torri e grattacieli in tutta la città che sembra sempre più fuori controllo ?!

    Rispondi
    • Nel senso che il Comune doveva espropriare qualche privato per consentire la costruzione nel centro direzionale della torre di una società di diritto privato quotata in borsa di cui è parzialmente azionista?

      È una idea interessante di diritto pubblico e di conflitto d’interessi.

      Per non parlare del fatto che ci saranno altre torri allo Scalo Romana.

      Rispondi
      • Interessante anche l’ idea di democrazia che ne consegue: ovvero: a parole le normative dovrebbero essere basate su criteri di logica e di costituzionalità, questo in teoria… in pratica, chi ha tanti soldi fa quello che gli pare, anche se fa schifo, ma qui dovrebbe intervenire il potere pubblico, con una commissione paesaggio che dicesse NO a snaturare i quartieri, ma purtroppo le istituzioni pubbliche ormai sono meno serie di Arlecchino e Pulcinella e meno utili di una fiat duna usata.

        Rispondi
        • La Costituzione repubblicana è lo strumento che ci protegge da decisioni pretestuose e arbitrarie da parte dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni.

          In che senso un edificio che ha affrontato un iter procedurale pluriennale, nel rispetto di tutte le regole nazionali e locali, sarebbe anticostituzionale?

          Va bene dire che non piace l’edificio o la sua collocazione, ma usare le parole senza pesarle è un modo di offendere la Costituzione.

          Rispondi
    • Facciamo così. Diventa Sindaco e poi fai le cose a modo tuo. Ah no, scusa, tu al massimo sai fare il leone da tastiera. Il Sindaco lasciamolo fare ad altri che fanno le cose.

      Rispondi
  4. Caro Anonimo delle 19.46, lei che si lamenta delle autostrade (quali sarebbero?) è lo stesso che si lamenta se il suo acquisto in rete tarda ad arrivare e che quando torna dal fine settimana bofonchia per il traffico (da pronunciare come il taxista palermitano di “Johnny Stecchino”).
    Non sono un tifoso di calcio né sono milanista, ma lo stadio di cui lei parla sarà a 1 km dell’abbazia e porterà anche verde e occupazione in un’area piena di sterpaglie dove nessuno ha mai messo piede per lo sconcio generale di topastri vari.
    Stia tranquillo: le talpe e i passerotti nidificheranno più in là,le mignotte batteranno sulla via Emilia e gli scassacoglioni brontoloni come lei si dedicheranno ad altre cazzate

    Rispondi
  5. Finalmente un bel progetto, che compenserà e controbilancerà all’orrore delle stecche/casermoni popolari del villaggio Olimpico e al museo di Prada

    Rispondi
  6. Tutti espertoni perditempo da tastiera. Gli altri costruiscono grattacieli, loro battono sui tasti delle tastiere. Bello lo scalo com’è adesso no? Lo preferite, forse perché non ci abitate. O bella anche Via Crema in quel tratto finale…molto bella. Via Crema verrà completamente rifatta e quasi pedonalizzata grazie alla costruzione di questo grattacielo. E bella anche Via Adige piena di macchine no? Anche Via Adige verrà alberata e sistemata. Ma a loro non piacciono ste cose.

    Rispondi
  7. tu mi sa che vivi nel 900 perché se tu non costruisci mai dei grattacieli, la prima volta che lo farai sarà logico che intorno ci saranno edifici bassi però lì vicino cè anche la torre di porta romana che nel suo complesso non è bassa fidati quindi non venirne fuori con questi discorsi inopportuni grazie speriamo invece ci sia un vero e proprio boom di grattacieli.

    Rispondi
  8. Si parla di mobilità sostenibile e le auto diventano più grandi, si parla di smart working e si costruiscono una marea di uffici. Boh.

    Rispondi

Lascia un commento