Milano | San Donato – Stadio Rossonero: acquisiti i terreni, trasloco sicuro

Il Milan sta compiendo un significativo passo avanti verso la realizzazione del suo nuovo stadio a San Donato Milanese, con l’acquisizione dei terreni nell’area di San Francesco e un trasloco da San Siro Assicurato. Questo impegno finanziario rientra nei 40 milioni di euro stanziati dal Milan per le spese relative al progetto, che includono la preparazione della documentazione per la domanda di variazione urbanistica, l’acquisto dei terreni e altri aspetti legali. Dopo aver avviato il processo amministrativo con il comune a sud di Milano lo scorso autunno, il club rossonero sta ora accelerando i passaggi con l’obiettivo di avviare il cantiere nel 2025 e inaugurare la nuova struttura nel 2028. Questo investimento, che include impianto e opere accessorie fondamentali per rendere più redditizia l’attività di intrattenimento oltre al giorno della partita, potrebbe costare poco più di un miliardo di euro.

Nel settembre 2023, il club di Jerry Cardinale e RedBird ha presentato al comune di San Donato la proposta di variante urbanistica, che è stata approvata positivamente dalla Giunta Comunale lo scorso gennaio. Il rogito che attesta il passaggio di proprietà dei terreni, avvenuto recentemente, è un atto formale che segue l’acquisizione effettuata nel giugno 2023 dal Milan attraverso SportLifeCity, società che aveva già ottenuto nel 2021 l’approvazione per la realizzazione di un’arena e altri edifici a San Donato. Il Milan ha essenzialmente richiesto una modifica delle strutture da costruire, rimanendo entro i 108.000 metri quadrati previsti dal Programma integrato di intervento attuale.

Il progetto rossonero, sviluppato con il supporto del consulente americano Tim Romani, fondatore e CEO di Icon Venue, prevede la costruzione di uno stadio che funga da nuova porta e icona di Milano per chi arriva in città dal Sud. Lo studio Manica, che agisce come Design Architect, sta elaborando il masterplan per un impianto eco-sostenibile con una capacità di 70.000 posti e un distretto per l’intrattenimento che include la nuova sede del club, un museo, un hotel, il Milan Store e parcheggi sotterranei. Questo sarà realizzato senza aumentare le volumetrie già richieste, ma con un aumento delle aree verdi fruibili fino a 235.000 metri quadrati nel Parco Sud e la realizzazione di due passerelle ciclo-pedonali per collegare la città di San Donato. Infine, un nuovo svincolo diretto dall’A1 contribuirà a evitare il congestionamento delle strade interne, valorizzando l’unicità infrastrutturale del territorio scelto tra ferrovie, metropolitana e autostrade.

Al contempo sta salendo la preoccupazione degli abitanti sia di Chiaravalle, borgo e frazione di Milano, sia tra alcuni degli abitanti della stessa San Donato, che vedono l’arrivo di uno stadio di tale importanza come una vera minaccia, perché il nuovo stadio si troverà a pochi chilometri dall’antico borgo. Gli stessi monaci dell’antica abbazia di Chiaravalle sono fortemente preoccupati: un luogo di preghiere e meditazione spirituale subirà una terribile violazione, dove al silenzio contemplativo subentreranno le urla dei tifosi, frastuono aumentato in generale, oltre al sicuro aumento di veicoli nell’area e quant’altro ancora, che ruota attorno agli eventi che si tengono all’interno di uno stadio.

Al link l’articolo precedente.

Referenze immagini: google, Corriere della Sera

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46 commenti su “Milano | San Donato – Stadio Rossonero: acquisiti i terreni, trasloco sicuro”

      • Cioè, secondo te una strada, pur trafficata, è paragonabile al delirio sopra descritto? E poi che logica sarebbe la tua, la logica del…”c’è già una compromissione ambientale, allora mettiamone pure un’ altra”?

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      • Uno stadio produce picchi di rumore di 120db.
        Un’autostrada non può produrre più di 60db rilevabili a 250 metri di distanza.
        L’autostrada nel suo punto più vicino è a circa 500m dal borgo.
        Com’è poi già stato fatto notare è illogico aggiungere un problema a un (eventuale) problema pre-esistente.

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  1. Un nuovo stadio (10 miliardi di cemento) accanto al più magico e spirituale e incontaminato luogo di Milano è una pura follia, uno sfregio al buon senso, l’irrimediabile compromissione dell’ ecosistema del parco sud e per chi è credente un’offesa a Dio. Mobilitiamoci, è a rischio non solo un senso estetico ma le ragioni stesse della civiltà

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      • Rifiuti e tossici sono entrambi problemi con relativamente nessun impatto su Chiaravalle e San Donato, non facendo parte del tessuto urbano; lo stadio si porta dietro la necessità di gestire un flusso di 70.000 persone, più inquinamento acustico e inquinamento ambientale.
        In cambio di un allargamento di una stazione ferroviaria già ampiamente sottoutilizzata.

        Ometto per decenza gli argomenti (che incontro con una frequenza veramente infelice) che fanno perno su “occasione di rilancio per il sud milano” – immaginando le frotte di appassionati di urbanistica riempire alberghi e ristoranti di Metanopoli per visitare il quartiere di Bacciocchi – e sulle nuove opportunità di lavoro per i cittadini di un comune adiacente a Milano e servito dalla M3.

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  2. Un nuovo stadio (10 miliardi di cemento) accanto al più magico e spirituale e incontaminato luogo di Milano è una pura follia, uno sfregio al buon senso, l’irrimediabile compromissione dell’ ecosistema del parco sud e per chi è credente un’offesa a Dio. Mobilitiamoci, è a rischio non solo un senso estetico ma le ragioni stesse della civiltà

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  3. Concordo con Claudiano, lo stadio non sara’ neanche a 1 km in linea da d’ aria dall’ abbazia . E in un contesto cosi privo di barriere che possano attutire il frastuono sara’ a maggior ragione deleterio , oltre che per l’ incremento di migliaia di veicoli nella zona

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  4. Una società presenta un progetto per una cittadella dello sport con palazzetto, campi vari, tennis, padel, laddirittura una scuola. Poi il Milan compra questa società e il progetto da cittadella sportiva diventa quello di uno stadio da 70 mila spettatori. I cittadini di San Donato dovrebbero sentirsi “raggirati” e anche preoccupati perché l’amministrazione comunale della loro città tratta tranquillamente con un soggetto finanziariamente non solido. Tutto questo ai confini del parco sud e vicino ad un’abbazia millenaria. Aberrante

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  5. Che abominio. Costruire ancora su terreni liberi, invece di riqualificare l’esistente. Sarà un bel delirio per tutta la zona, non mi vedo proprio i tifosi prendere gli scalcagnati treni di trenord per arrivare fino a lì. Andranno tutti in auto e scooter, parcheggiando ovunque ci sarà un buco. Anche perché dubito che San Donato abbia le risorse, in termini di vigili urbani, per controllare il traffico o fare semplicemente qualche multa. Ci sarà da ridere.

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  6. Vergognosa speculazione edilizia con altro consumo di suolo.
    Oltre a compromettere il Parco Agricolo Sud si rischia anche di rovinare la quiete spirituale dei monaci dell’abbazia di Chiaravalle Milanese.
    Anche gli stessi abitanti del borgo saranno travolti dal trambusto generato da un grande afflusso di persone che vanno allo stadio.
    Occorre protestare fortemente contro questa decisione.

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          • Infatti in Italia non abbiamo costruito niente. Siamo solo pieni di cemento, autostrade, tangenziali, centri commerciali, aree industriali, distese sterminate di villette.. hai ragione tu, il nostro paese è libero dalla corruzione e dal malaffare e si pianifica tutto con grande attenzione, rispettando la natura e i luoghi di interesse storico e artistico.

          • Il lettore Abc ti ha già risposto adeguatamente, in più va detto che questa roba del “non nel mio cortile” è la più grande minchiata mediatico-politico di tutta la galassia, anzi oltre.
            Certo che non va fatto nel mio cortile, lo dicono e lo fanno tutti i mega speculatori, gli industriali del cemento, gli asfaltatori.appaltatori-in carriera politica; Infatti costoro vivono, guarda caso, tutti in ville con piscina e cagnacci intorno oppure in super attici del centro storico vista Duomo, non vivono certo a Chiaravalle….e poi ti dicono che se protesti “sbagli” e sei del “partito del no”….uahhhhhhh, ridicoli, semplicemente tragicomici.

    • Londra citta ha uno stadio per ogni squadra di calcio e a londra non hanno due squadre sole ma arsenal chelsea crystal palace west ham tottenham fulham brentford tutte giocano in premiere ligue hanno stadi nuovi bellissimi..e i londinesi non fanno tante storie come in italia per fare uno stadio….madrid ha due stadi in citta real atletico anzi ora il real lo restaura tutto con lavori gia iniziati altri stadi bellissimi…i madrileni non hanno fatto rivoluzioni …qui in italia da perfetti provinciali impauriti di tutto si preferisce tenere un terreno incolto pieno erbacce e rifiuti di ogni genere luogo pieno di spaccio di droga invece di creare un luogo meraviglioso pieno di verde negozi ristoranti musei palestre tutto pagato dai privati sia chiaro ….siamo veramente un paese provinciale pieno di pregiudizi senza un briciolo di voglia di adeguarsi ai paesi esteri….ricordo i tanti posti di lavoro che veranno creati dal milan e dall’ indotto creato…visto la carenza di lavoro buttiamo via tutto !!!!!poi il milan creera nuove strade nuove infrastrutture metropolitane e tranvia e bus …insomma una struttura per fare adeguare milano alle grandi capitali europee ….ricordo che in ungheria hanno costruito uno stadio moderno bellissimo a budapest dove gioca la nazionale in citta senza che gli ungheresi abbiano fatto comitati o rivoluzioni contro lo stadio …..quindi finiamola di mettere i bastoni sempre tra le ruote di chi vuole evolversi e creare qualcosa di bello e utile per una comunita …..!!!!!siamo il paese del no a tutto infatti rispetto agli altri paesi europee siamo anni luce indietro in tutto….

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      • Il terreno incolto, così com’è, non crea alcun disagio ai cittadini di Chiaravalle e di Metanopoli.
        È oltre la ferrovia e oltre il raccordo dell’autostrada.
        Un flusso di 70.000 tifosi allo stato attuale delle cose, invece, è ingestibile per un comune di 35.000 abitanti. Se il suo commento è motivato da un grande amore per il decoro, e non dal tifo, lo stadio sostituisce un vecchio progetto per una cittadella dello sport, che aveva tutti altri numeri.
        Diciamo che i “no” erano molto meno rumorosi.
        Non credo poi che le sia chiaro il contesto in cui verrà costruito lo stadio.
        Esiste già una stazione ferroviaria adiacente all’area.
        Si è parlato di ingrandirla per assecondare il flusso di tifosi; il comune di San Donato non ne trae nessun beneficio, essendo già poco utilizzata.
        La fermata più vicina dell’M3 (San Donato) è a un chilometro e mezzo dallo stadio.
        Non c’è la minima possibilità che il Milan crei nuove metropolitane. Zero. Nemmeno una tratta di superficie, considerato che non c’è proprio spazio.
        Nelle bozze pubblicate online si parla di svincoli, uscite autostradali, di “navette”: forse sarà il servizio mini-bus a far diminuire la distanza tra Milano e le “grandi capitali europee” (ma quali, poi? che distanza?).

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  7. Assolutamente inconcepibile, troppo vicino all’Abbazia. Costringerebbe i monaci a traslocare e Chiaravalle perderebbe la sua essenza.
    Nulla contro uno stadio nuovo o contro lo sport; qui però si sta imponendo una coesistenza impossibile. Prerogativa di tutti sarebbe fermare questo progetto. Se qualcuno è addirittura pro, a maggior ragione bisogna muoversi , fare presto!

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  8. Innanzitutto bisogna vedere che compravendita è stata fatta, se condizionata o meno, con diritto di recesso o altro.
    Poi mi chiedo se il Milan sia disposto a farsi riconoscere come “la squadra di san Donato”. Dovrà cambiare nome (San Donato A.C.?) Scherzo ovviamente…

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  9. Londra citta ha uno stadio per ogni squadra di calcio e a londra non hanno due squadre sole ma arsenal chelsea crystal palace west ham tottenham fulham brentford tutte giocano in premiere ligue hanno stadi nuovi bellissimi..e i londinesi non fanno tante storie come in italia per fare uno stadio….madrid ha due stadi in citta real atletico anzi ora il real lo restaura tutto con lavori gia iniziati altri stadi bellissimi…i madrileni non hanno fatto rivoluzioni …qui in italia da perfetti provinciali impauriti di tutto si preferisce tenere un terreno incolto pieno erbacce e rifiuti di ogni genere luogo pieno di spaccio di droga invece di creare un luogo meraviglioso pieno di verde negozi ristoranti musei palestre tutto pagato dai privati sia chiaro ….siamo veramente un paese provinciale pieno di pregiudizi senza un briciolo di voglia di adeguarsi ai paesi esteri….ricordo i tanti posti di lavoro che veranno creati dal milan e dall’ indotto creato…visto la carenza di lavoro buttiamo via tutto !!!!!poi il milan creera nuove strade nuove infrastrutture metropolitane e tranvia e bus …insomma una struttura per fare adeguare milano alle grandi capitali europee ….ricordo che in ungheria hanno costruito uno stadio moderno bellissimo a budapest dove gioca la nazionale in citta senza che gli ungheresi abbiano fatto comitati o rivoluzioni contro lo stadio …..quindi finiamola di mettere i bastoni sempre tra le ruote di chi vuole evolversi e creare qualcosa di bello e utile per una comunita …..!!!!!siamo il paese del no a tutto infatti rispetto agli altri paesi europee siamo anni luce indietro in tutto….

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    • marco cecch, ti sei risposto in parte da solo. Con un confronto semplice, dobbiamo ammettere però che le città che scrivi sono più estese di Milano e (dal poco che so) anche meglio tenute, funzionali ed attrattive. Gli spazi non mancano mentre qui siamo sepolti dal cemento ovunque (e si continua ad abbattere alberi, a stringere giardini e parchi sotto gli occhi di tutti, incluso UrbanFile). Ci sono spazi in degrado quindi perchè costruire dove c’è verde o discariche (che non è neanche una bella idea) e lasciare gli spazi degradati come tali? Più facile raggiunger Sesto San Giovanni che è già abbastanza attrezzata con trasporti pubblici e viabilistici oltre ad avere spazi adatti (ne ha parlato anche UrbanFile). Il Milan non crea nulla dal nulla se non qualcosa che porti interessi in tasca propria, del resto come tutti gli investitori; quindi mi schiero tra quelli che non credono che il Milan fa realizzare strade, tramvie, servizi pubblici e sicurezza, ecc. Comunque mi fa piacere confrontarmi ed ascoltare.

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  10. Cerco di non fare un discorso ideologico ma molto pratico: vediamo chi capisce.

    Il Milan non metterà un euro per le fantomatiche opere necessarie al di fuori dello stadio. Mi riferisco per esempio all’ampliamento della stazione, all’aumento dei treni, alle navette, alle modifiche della viabilità (svincoli, rampe, ponti, sottopassi), gestione del traffico e della sicurezza ecc, ecc…
    E soprattutto se ne sbatterà altamente dei disagi che avranno i cittadini non solo di San Donato, ma di almeno mezza Milano.
    Provate a chiedervi: ma i tifosi che abitano a Milano secondo voi andranno allo stadio in treno? NO
    Con la Linea Gialla + navetta? NO
    E quante navette servono per portare anche soltanto 10.000 persone avanti e indietro? Facciamo anche navette da 100 persone, significa 100 tratte prima della partita e 100 dopo. E chi le paga? Il Milan?
    E chi deciderà di attraversare la città (per esempio chi abita in viale Bligny o in via Spartaco) da dove dovrà necessariamente transitare?
    Senza considerare che l’interland milanese è fortemente più abitato a nord di Milano, ma lo stadio lo facciamo a Sud. Così la distanza per la maggior parte dei tifosi aumenta di parecchio.

    PS: non ho ancora visto un rendering con anche le strade e le vie di accesso ai parcheggi.
    PS2: ho letto più di una volta che la sicurezza verrà gestita dal Milan direttamente. Ma non funziona così, la sicurezza in Italia viene gestita dalle forze dell’ordine.

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