Milano | San Donato – Passi avanti per il futuro Stadio rossonero

Il futuro stadio rossonero a San Donato Milanese – area San Francesco – raggiunge un significativo passo avanti nel percorso burocratico. La Giunta comunale ha approvato la proposta di variante urbanistica presentata dal Milan, confermando la destinazione dell’area a uno stadio su due anelli per 70.000 spettatori con 3.500 parcheggi interrati. Il progetto prevede anche una sede rossonera, strutture ricettive e intrattenimento sempre nella stessa area.

Il sindaco di San Donato, Francesco Squeri, sottolinea che l’iter coinvolgerà diverse fasi, con attenzione particolare a infrastrutture, viabilità e compensazioni ambientali. La data target per l’apertura dello stadio è la stagione 2028-29. La proposta include il potenziamento del trasporto pubblico, lo sviluppo di una nuova stazione ferroviaria e la riduzione dell’utilizzo delle automobili, con l’obiettivo di favorire il trasporto su rotaia.

Il sindaco evidenzia le sfide legate alla stazione ferroviaria di San Donato, attualmente una fermata, ma destinata a diventare una vera stazione ferroviaria per gestire un aumento del traffico durante le partite. Attualmente la stazione può sostenere un traffico di 8mila persone l’ora. L’obiettivo è 25-30mila. La viabilità e la sicurezza sono anche al centro dell’attenzione, con l’impegno del Milan a garantire la sicurezza nell’area. Il prossimo passo è l’approvazione del Consiglio comunale entro la fine di febbraio, seguita da un accordo di programma tra enti coinvolti prima di ritornare al Consiglio per l’approvazione finale.

Come riferisce sempre il Sindaco di San Donato, Francesco Squeri: “A San Donato, a differenza di San Siro non ci sarà dibattito pubblico perché l’area è privata, ma faremo delle assemblee pubbliche. Mentre per gli svincoli nuovi, se c’è la volontà, si possono fare in due anni. Ad ogni modo, se le soluzioni agli alert non arriveranno, fra due anni andremo in Consiglio comunale e voteremo contro. Sala è preoccupato di perdere il Meazza, ma non si è posto in modo ostativo su San Donato. Diciamo né collaborativo, né ostativo… Se poi il Milan farà lo stadio da un’altra parte non ci fasciamo la testa. Comunque vedo un club motivato, vogliono farlo qua, anche se comandano le tempistiche e il club rossonero su questo aspetto ha le idee molto chiare”. Il prossimo passo, dopo il via libera della Giunta, sarà l’okay del Consiglio comunale entro la fine di febbraio. Dopo di che il sindaco proporrà un accordo di programma tra tutti gli enti coinvolti: Regione, Città metropolitana Milano, Comune di Milano, Ferrovie dello Stato, Parco agricolo Sud Milano, SportLifeCity (senza diritto di voto). Un accordo di programma della durata di 15-18 mesi, poi si tornerà in Consiglio comunale, chiamato ad approvarlo. Dopo la firma, il Consiglio ha trenta giorni di tempo per ratificarla.

Referenze immagini: google

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32 commenti su “Milano | San Donato – Passi avanti per il futuro Stadio rossonero”

  1. Solo 3500 posti auto per uno stadio da 70000 posti?! Io sono a favore del trasporto pubblico ma mi sembra una proporzione un po’ troppo ottimista verso l’uso dei mezzi pubblici da parte degli spettatori.

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  2. Mi piace, abbiamo costruito una metro facendola passare apposta per il Meazza, è stato fatto un piano per il consumo del suolo zero e poi abbiamo messo il vincolo ad uno stadio orrendo. Storico eh, ma orrendo.

    Così facendo abbiamo invitato le squadre ad uscire dalla città, andando in zone non servite da infrastrutture di mezzi pubblici sufficientemente strutturate, costruendo ben 2 stati che non verranno utilizzati per la buona parte della loro vita e che, essendo in comuni che non hanno adottato vincoli sulla cementificazione se ne sbattono di quanto cemento colano… e in tutto ciò ci siamo obbligati a tenerci il Meazza. brillante!

    Scusate ma avanti tutta una mazza… facciamo gli ecologisti e quelli che non buttano soldi come il sud e poi supportiamo queste porcate? si vedrà…

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    • Però abbiamo messo il “calcestre” davanti alla torre del Filarete, l’ effetto è tragicomico-terzomondistico…ma così il pianeta è salvo, perchè in quel punto il terreno “respira”, fa niente che a pochi metri dall’ abbazia di Chiaravalle e in pieno parco sud, si asfalti e cementifichi a go go.
      Ma l’ abbiamo capito ormai che tutti questi politici pseudo ecologisti dell’ ultima ora ci stanno prendendo tutti per il cosiddetto? Lo stadio messo in quella zona è paragonabile a un elefante in una cristalleria, crollerà tutto, anche certe carriere politiche…
      Da ricordare che il comune di S.Donato ha in organico ben 28 vigili e con questi, oltre al normale servizio, dovrebbe garantirlo anche per le partite, tre volte anche alla settimana. praticamente impossibile.

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    • Concordo. Anche se temo per San Donato (che ne ha un vantaggio netto, non diciamoci palle), che la città metropolitana si farà sentire in sede di accordo di programma mandando tutto in vacca…
      Avevano su un piatto d’argento la riqualificazione di un piazzale cosmico di cemento iperinfrastrutturato ed un catafalco colossale ma no, “la polvere durante le demolizioni” “la scala del calcio”…
      La cosa più probabile è che non si faccia niente, oppure, e forse ci spero per ripicca, stadio a San donato e demolizione di San Siro tra 20 anni per orrida speculazione residenziale con parchettino geometrico ed ennesimo non luogo a Milano…

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    • Però quando costruiscono l’ennesimo centro commerciale o gli ennesimi casermoni…tutti muti…
      Non si sa come mai quando vogliono costruire un nuovo stadio in Italia…all’improvviso diventano tutti ecologisti alla greta thunberg

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      • Ma a te chi te l’ ha detto che sono tutti muti per i centri commerciali? Non è vero, posso assicurarti che di battaglie contro la cementificazione ce ne sono tante e ce ne saranno ancora purtroppo, il problema è, come sempre, a livello mediatico: dello stadio se ne parla, solo perchè è un argomento tipico, ovvero “arma di distrazione di massa”.

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        • Le battaglie che fanno contro gli stadi nuovi in questo paese non le fa nessuno al mondo… in tutti i paesi costruiscono stadi nuovi… qui in Italia non si può… chissà perché..

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          • No, sbagli. Juve udinese atalanta hanno costruito. È solo a Milano che non si dovrebbe costruire e oltre che per i ben noti problemi di natura ecologica e di ordine pubblico anche e soprattutto perchè san siro è un simbolo della città. Vai in bulgaria e chiedi se conoscono il delle alpi, l’olimpico marassi o il maradona. E poi chiedi se conoscono san siro. Vedrai che lo conoscono.

          • Ma non lo capisci che San Siro verrà abbattuto comunque per abbandono e incuria tra qualche anno?

            Senza squadre sarà presto un rudere di cemento armato.

            Allora si che ci divertiremo…

    • Concordo. scandaloso che nel 2024 si facciano scelte che sembrano figlie degli anni 80.
      Il consumo di suolo 0 dovrebbe essere un must, un obbligo di legge.

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    • Vergine? A parte che quello era già i fase di sviluppo immobiliare… vai a vederlo uni di questi giorni …e infilato tra due stradoni e la ferrovia…è quasi una discarica a cielo aperto

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      • Veramente no, perchè, da anni, è stato avviato, dalle precedenti amministrazioni sandonatesi, il progressivo recupero del territorio, con nuovi quartieri residenziali di un certo livello, alberature, piste ciclabili; si dirà che il cemento è cemento? No, c’è una bella differenza tra uno stadio, che già esiste e le esigenze abitative. Non è accettabile il discorso secondo cui se un prato è abbandonato allora lo si può cancellare per sempre..nelle democrazie europee si ragiona al contrario, si recupera o si renaturalizza.

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  3. Questi sono pazzi.
    Pensano che i tifosi andranno a San Donato con l’efficientissima Trenord, mi viene da ridere!
    I 3.500 posti auto si occuperanno in tempo zero e costeranno una fucilata, il resto dei tifosi parcheggera in tutta San Donato, se abitassi in quelle zone disgraziate inizierei ora a fare picchetti stabili davanti al municipio. Auguri ai sandonatesi.

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      • Beato te V, vorrei avere il tuo ottimismo (o credulaggine?) da essere convinto che insieme allo stadio il Milan rifarà la stazione e pagherà quello sgangheratissimo carrozzone di Trenord per mettere più treni. E si, le marmotte che incartano la cioccolata esistono davvero.

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        • Ma se il Milan fugge a San Donato per non tirare fuori 2 lire di riqualificazione della zona San Siro secondo voi li tira fuori per fare regali a San Donato…??

          Va a San Donato per non spendere nulla e guadagnarci il massimo con le cubature ma senza pagare…

          È chiaro ormai.
          Solo i San Donatesi non lo sanno

          Il Milan mica è babbo Natale, vuole solo guadagnarci e spremere il massimo della resa con la minima spesa. Fuggono da Milano per quello…

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          • Ma certo che il Milan vuole guadagnare. E’ una società per azioni in un paese a capitalismo di mercato, cosa deve fare? E può farlo in qualunque modo sia consentito dalla legge, ivi incluse attività commerciali o, appunto, immobiliari ovviamente nei nei limiti dettati dalle norme urbanistiche. Piuttosto mi preccuperei di tutti quelle oeprazioni immobiliari tipo Park Tower di Crescenzago autorizzati dal Comune di Milano con semplice SCIA e dunque senza computo degli oneri di urbanizzazione dovuti, dagli asili alle aree verdi.

  4. Concordo. Anche se temo per San Donato (che ne ha un vantaggio netto, non diciamoci palle), che la città metropolitana si farà sentire in sede di accordo di programma mandando tutto in vacca…
    Avevano su un piatto d’argento la riqualificazione di un piazzale cosmico di cemento iperinfrastrutturato ed un catafalco colossale ma no, “la polvere durante le demolizioni” “la scala del calcio”…
    La cosa più probabile è che non si faccia niente, oppure, e forse ci spero per ripicca, stadio a San donato e demolizione di San Siro tra 20 anni per orrida speculazione residenziale con parchettino geometrico ed ennesimo non luogo a Milano…

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  5. Peppe sala, da arrogante e borioso dimostra sempre la sua incapacità a gestire la città, scagliandosi come un bambino contro il collega di San donato, che a differenza sua non ha fatto giravolte o decidere di non decidere come lui…..

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    • Leon.. hai la capacità di comprendere i fatti di un bambino dell’asilo.
      Il sindaco di San Donato non ha deciso un bel niente, se non dare totale carta bianca al Milan, dargli tutte le cubature che vuole, costruire quello che vuole e fargli realizzare solo 3.500 posti auto sperando che sarà qualcun altro (Milano, e il sindaco che verrà dopo Sala) a metterci le pezze aumentando il trasporto pubblico o prestando vigili urbani a regolargli gli ingorghi. Il tutto sulle spalle degli abitanti di San Donato. Uno stadio non è la sede di una multinazionale o un centro commerciale, uno stadio genera tanti di quei problemi che non si immaginano.

      Certo, porterà tanti soldi nell’immediato e investimenti che con le nuove norme sugli appalti, deregolamentate da Salvini, fanno molta gola ai piccoli sindaci su cui non c’è l’attenzione mediatica dei sindaci di sinistra delle grandi città.

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  6. Ma scusate…

    Il punto della situazione è che il Milan (o linter) non vogliono costruire stadi.

    Loro vogliono costruire case e uffici da vendere a peso d’oro con la scusa della costruzione degli stadi.

    È questo l’affare immobiliare saltato a San Siro. Perché le percentuali tra cubatura e verde o altre funzioni per Milan e Inter erano per loro troppo basse.

    Quindi a San Donato dov’è che costruiranno case e uffici?

    Perché sapete vero che il punto non è lo stadio?

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  7. Quindi Inter e Milan andranno a costruire stadi appena al di fuori del confine comunale, e Milano si terrà un San Siro che, bello quanto vuoi, fra 20 anni andrà demolito (o verrà giù da solo). TOP.
    Ringraziamo per questa furbata:
    – le due società in primis che non vogliono pagare gli oneri di urbanizzazione per San Siro (interventi di riqualificazione dei quartieri circostanti);
    – il carissimo Sgarbi e la Soprintendenza che ha fatto di tutto per far mettere il vincolo su San Siro, ignorando come il Comune, a prescindere da chi sia il sindaco, NON potrà mantenerlo senza i soldi dell’affitto delle squadre;
    – il TAR che ha rigettato il ricorso del Comune contro tale vincolo;
    – i sindaci dei comuni interessati che stanno per svendere i loro comuni al traffico ed al casino;
    – il Comune di Milano che comunque ci ha messo del suo.
    Bravi tutti, a prescindere dal ruolo e dell’area politica di appartenenza. Un fallimento collettivo.

    Stanno per realizzare due stadi che NON saranno serviti dal trasporto pubblico, circondati dalle autostrade, e si sta per lasciare marcire un’area COMPLETAMENTE ATTREZZATA come quella di San Siro, e la gente applaude.

    La stazione di San Donato va completamente ripensata, sul modello di quella della S-Bahn (le linee S berlinesi) dell’Olympiastadion a Berlino, che possiede 10 binari, di cui ben 8 dedicati al servizio extra durante le manifestazioni sportive, ed un servizio base di un treno ogni 10 minuti. Servono anche dei binari extra sulla linea veloce (quella che poi diventa l’AV per Bologna..), ma da realizzare in modo da non pestare i piedi ai servizi veloci, andando a rimettere mano ad un’infrastruttura realizzata nel 2008 (tanto paga pantalone). Potrebbe aver senso anche costruire la fermata “Milano Chiaravalle” sulla futura linea locale per Pavia, per avere anche S2 ed S13 a servizio dello stadio.
    Per Rozzano serve prolungare la M2 da Assago Forum al nuovo stadio, per coprire quei 700 metri di distanza, con una stazione terminale da almeno 3 binari, e forse prolungare (di nuovo) il Tram 15.

    In sostanza, il pubblico (Regione+Comuni+Agenzia TPL+Trenord+ATM) dovrà sobbarcarsi tutta una serie di costi extra che NON pagheranno le società per evitare il collasso del traffico dovuto alle nuove colate di cemento. FALLIMENTO

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  8. la scusa è mettere i piedi nel parco sud, in un modo o nell’ altro. Ovvio che non ci sono infrastrutture, le creeranno mangiando un pezzo alla volta l’ultima campagna del corcondario. Hanno fatto lo stesso con l’inutile teem a paullo, faranno lo stesso con la Vigevano malpensa e con lo stadio dell’ inter a rozzano. Non c’è scampo, sembrano tutti indemoniati e pronti a cementificare tutto il cementificabile

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  9. la cosa più drammatica è che l’enorme struttura eliminerà per sempre il paesaggio millenario che contraddistingueva da sempre l’abbazia di chiaravalle, avremo questo colosso, che furbescamente nel rendering sembra una frittella, opprimere da dietro la visione dell’ abbazia, e tutto per cosa? Importa a qualcuno il paesaggio? O Milano deve distruggere tutta la sua stori?

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  10. E così si inizierà a cementificazione ed inquinare nell’area del Parco Agricolo Sud a pochi passi da Chiaravalle con la sua storica Abbazia.
    Anche se poi la racconti che lo stadio sarà servito dalla mobilità dolce ed altre chiacchiere da bar… le persone vogliono andarci in auto… mica possono andarci a piedi allo stadio.

    Sembra tutto perfetto dai render, tutto bello e molto “green”, ma alla fine l’aspetto importante sono uffici, centro commerciale, residenze e poi lo stadio.

    Solo a pensare tutti i sottoservizi del sottosuolo da fare da zero in un’area agricola… il Parco Sud non esisterà più da quelle parti. Non solo nell’area di San Francesco e Chiaravalle ma anche l’ex Parco delle Rose ed il Parco Vettabbia.

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  11. Notizia di oggi e’ che verra’ presentato il progetto per il nuovo San Siro ristrutturato, si chiamera’ Milan Stadium, e sara’ colorato di rosso e bianco come il gonfalone della citta’ di Milano (presente anche nello stemma dell’ A.C. Milan) : insomma l’Internazionale giochera’ al Milan Stadium, dove troneggiano i colori del Milan…

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  12. Non sarebbe meglio prolungare la M3, facendo una fermata intermedia di interscambio, in corrispondenza della stazione FS san donato, e il nuovo capolinea presso lo Stadio 🚇🚄🚆⚽🥅..?!

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