Milano, Sesto San Giovanni.
Ottobre 2025. Dopo un decennio di abbandono, l’edificio “scarlatto” che accoglie chi entra a Sesto San Giovanni da Milano, sito all’angolo tra via Ercole Marelli e Viale Italia si appresta a scomparire. Infatti da qualche settimana sono cominciati i lavori di demolizione dello stabile realizzato negli anni Ottanta per gli uffici della Magneti Marelli.
L’edificio in demolizione non è certo una perdita per l’architettura italiana. Linee semplici e caratterizzate dalla “pesantezza” architettonica degli anni Ottanta: vetrate continue, due marcapiano rosa e colonne rosse carminio sottolineavano un’inutile portico.
Siamo felici che i tigli siano stati protetti.



















Di seguito l’unico rendering disponibile sinora (sempre sia quello scelto). Al link un po’ di storia.

Milano – Sesto San Giovanni – Viale Italia 1 > NOME (nella mappa Urbanfile codice: XX) (terziario residenziale commerciale) (nuova costruzione con demolizione ristrutturazione) (riqualificazione) (manutenzione straordinaria)
- inizio cantiere: demolizioni 10-2025
- conclusione cantiere:
- Soggetto appaltante: Castello sgr
- Sviluppatore: Collegiate
- progetto architettonico: Nasini Architetti – Architetto Nicola Antonio Nasini, Architetto Virginia Fontana

- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Googlemap;
- Sesto San Giovanni, Riqualificazione, Magneti Marelli, viale Ercole Marelli, viale Italia,
Quel palazzo era storico prima della ristrutturazione che lo ha reso come si presentava oggi…. il palazzo originale ha fatto la storia di SSG.
Nell’epoca degli studentati immagino che la nuova costruzione non sarà meglio delle precedenti….
Quel palazzo causava moltissimo degrado! Una nuova pagina per Sesto San Giovanni
È un po’ un peccato vedere un edificio così iconico andarsene per essere rimpiazzato da uno studentato che onestamente non ha nulla di particolare nel suo design. Devo dire che trovo il nuovo progetto un po’ noioso.
Lo storico edificio industriale era uno dei primi realizzati in cemento armato in Italia. Il caratteristico ingresso all’angolo con le 4 colonne che si aprono a V doppia (quasi nascosto dalla pessima ristrutturazione degli anni ’80) era nelle riviste di architettura…
Tra pochi giorni verrà demolito, sigh.
C’è bisogno di aree verdi in questa città! Basta asfaltare tutto.
Cercate di fare un progetto equilibrato e soprattutto GREEN!
Non ho mai capito, e sono redidente in sesto dal 1960, quale significato potesse assumere, alla vista, quel po’ po’ di edificio color rosso…se non il colore tipico di chi ha gestito Sesto per 74 anni. Cosa verrà al suo posto non mi chiaro…certo un po’ di verde intorno sarebbe auspicabile. Approfitto dell’occasione per fare comprendere a chi sta ignominando l’attuale governo di Sesto, a dir poco attanagliata, a detta loro, in tanti lavori pubblici…SESTO È UN CANTIERE A CIELO APERTO…che tutto ciò lo dobbiamo al nulla di chi ha governato Sesto per tre quarti di secolo. Per fortuna ora, da circa tre anni, anche sfruttando il pnrr, Sesto sta mettendo a riparo tutto ciò che è sotterraneo, in marciscenza, e finalmente alla nuova stazione ferroviaria, oltre ad opere di cui si scritto a vanvera per anni ed anni.
A questi signori dico…grazie.
Con la demolizione dell’edificio sta riemergendo – per essere abbattuto – l’edificio originale dei primi del ‘900 della Marelli, un pregevole esempio di archeologia industriale, che negli anni Ottanta era solo stato rivestito, ma le strutture portanti, le modanature e decorazioni delle facciate esistevano ancora sotto i vetri a specchio. Peccato non sia stato mantenuto e vincolato.
Quell’inutile portico mi proteggeva dalla pioggia e dal sole. Sarebbe stato opportuno rifarlo e invece dal render pare che non ci sarà più.