Milano | Porta Vercellina – Il cantiere archeologico davanti alla Basilica di San Vittore: novembre 2025

Milano, Porta Vercellina.

Novembre 2025. Nuovo aggionamento fotografico dal sito antistante la basilica di San Vittore al Corpo, dove si trova uno dei cantieri più longevi della linea M4, la nuova metropolitana blu di Milano. Il cantiere, inizialmente aperto per consentire i sondaggi geologici necessari al passaggio delle talpe meccaniche, si è rivelato ben presto un importante sito archeologico. Le talpe, infatti, sono passate proprio sotto quest’area ad una profondità di circa trenta metri, curvando da via San Vittore verso piazza Gaetano Filangieri, per poi dirigersi in direzione Lorenteggio.

Considerata la posizione storicamente delicata, non è stata una sorpresa quando gli scavi hanno riportato alla luce importanti reperti: porzioni del mausoleo imperiale, l’abside dell’antica basilica e, probabilmente, parte della chiesetta di San Martino.

Il mausoleo risale alla fine del IV secolo, epoca in cui Mediolanum fu capitale dell’Impero romano d’Occidente (dal 286 al 402 d.C.). Sorgeva fuori dalle mura cittadine, nei pressi della Porta Vercellina romana, e presumibilmente ospitava le tombe della dinastia dell’imperatore Valentiniano.

Secondo le liste episcopali medievali (X-XI secolo), al suo interno furono deposti anche i corpi dei primi vescovi milanesi: Mirocle (313-314) e Protasio (343-344).

La struttura ottagonale centrale del mausoleo fu trasformata in cappella e dedicata a San Gregorio tra il IX e il X secolo, venendo successivamente annessa alla basilica di San Vittore al Corpo. Il muro di cinta, anch’esso ottagonale, fu demolito quasi subito, lasciando tracce riemerse in parte nei chiostri dell’attuale Museo della Scienza e della Tecnologia. Il mausoleo fu definitivamente abbattuto nel XVI secolo, durante la ricostruzione tardocinquecentesca della basilica, che ne cambiò anche l’orientamento: originariamente, la facciata era rivolta a sud-ovest, dove oggi si trova l’abside.

L’area era già stata parzialmente indagata tra il 1950 e il 1953, e successivamente tra il 1960 e il 1977. In quelle occasioni furono rinvenuti il recinto fortificato, un quarto della struttura originale e circa novanta sepolture a inumazione, prevalentemente cristiane ma con una presenza anche di tombe pagane.

Oggi i resti del mausoleo sono visitabili in via Olivetani 3, nei sotterranei della basilica. Il vicino monastero di San Vittore al Corpo, in via San Vittore 21, ospita invece il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Al suo interno è possibile vedere anche una parte dell’antico recinto che delimitava l’area del mausoleo imperiale.

L’intera zona è tuttora soggetta a rilievi archeologici ed è quindi ancora considerata un cantiere, poiché numerosi elementi dell’antica basilica risultano ben conservati e in fase di esplorazione. Il Comune ha affidato a M4 il compito di ripristinare l’arredo urbano della piazza al termine dei lavori. Tuttavia, la riqualificazione definitiva è ancora in fase di definizione, anche a causa dei nuovi e rilevanti ritrovamenti. Alcune soluzioni proposte nel 2021 che suscitarono non poche polemiche, sembrano ormai superate o accantonate.

Intanto vi proponiamo un piccolo aggiornamento dal cantiere del sito archeologico.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • San Vittore, Porta Vercellina, Basilica di San Vittore al Corpo, Mausoleo Imperiale, Mediolanum, Milano Romana, M4, Metropolitana, Archeologia

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3 commenti su “Milano | Porta Vercellina – Il cantiere archeologico davanti alla Basilica di San Vittore: novembre 2025”

  1. Fra la relativa complessità delle indagini archeologiche (ma finora non mi pare che siano emersi reperti che non fossero giò noti da tempo) e le cautele, certamente opportune, della Sprintendenza, penso che la sistemazione della piazza dovrà attendere a lungo. Anche perchè ci sarà da attendersi probabili contrapposizioni di idee sia fra la Sovrintendenza e il Comune e fra il Comune e qualche comitato di zona. Per il resto, credo che la cittadinanza se ne infischi di queste vicende come dimostra abbondantemente l’indifferena con cui assiste agli insulti vandalici verso i monument come di fronte a certi obbrobri edilizi.

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  2. Interessante, vi ero incappato per caso proprio qlc giorno fa.
    So che conoscete Marco Cappelli di cui seguo e supporto il podcast e le sue varie iniziative.
    Sarei felice di venire aggiornato in relazione altresì ad eventuali vostre.

    Grazie e cordiali saluti
    Flavio

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