Detto fatto, ecco che è partito il cantiere per aprire il varco e quindi il passaggio, per collegare il lato di Porta Genova con il lato della zona di via Tortona, separate da quando il Ponte Verde è stato dichiarato inagibile a causa del forte stato di degrado in cui versa. Il passaggio come abbiamo detto permetterà il transito pedonale da via Tortona a via Ventimiglia e viceversa, in corrispondenza degli incroci con le vie Voghera da un lato e Privata Bobbio dall’altro.

Ma era proprio così difficile svitare i giunti delle verghe di binario e levarle insieme alle traversine sottostanti?!
Solo nel tratto dove si deve gettare il nuovo corridoio!
Nel resto della città si tolgono i binari abbandonati, e qui ce li lasciamo dentro mentre costruiamo dal nuovo.
“Fà e disfà, l’è tutt un laurà!”
Secondo me invece è una giusta scelta quella di lasciarli. Tutta la struttura che si andrà a costruire si basa sui binari sottostanti, i portali in acciaio corten stanno a “ricordare” il passaggio delle rotaie. E poi, anche se venissero coperti di cemento, che senso avrebbe toglierli?
Poi sono d’accordo anche io che ci sono zone di Milano dove i binari sono presenti e in disuso e assolutamente andrebbero tolti, ma penso che questo non sia il caso.
Nel complesso reputo il tutto un progetto abbastanza bello e assolutamente ben pensato.
Anche a me piace moltissimo il design industriale di questa soluzione. Simbolicamente i binari sono segni fortissimi.
Certo che sarebbe così bello se facessero lo stesso tipo di passaggio per unire Via Bergognone/Armani e l’area ex mercato Metropolitano/alzaia Navigli!!
Per le bici sarebbe troppo utile e poi li passa solo una linea FS a binario unico con un treno l’ora che non serve a molto di più che a dividere due quartieri vivaci.
Perchè ci mettono così tanto a deviare la Milano-Mortara su Rogoredo??
Mi sa che per il corridoio sulla ferrovia se ne riparla a primavera quando arriva il disgelo…
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_gennaio_19/porta-genova-ritardo-lavori-la-passerella-colpa-gelo-58d38fae-de7e-11e6-93cd-d08bed2f6059.shtml