Ieri è stato presentato Pirelli 33, battezzato i Giardini d’Inverno, con affacci su Via Adda, via Cornalia e Via Bordoni, a Milano.
L’avvio dei lavori per Pirelli 33 è stato annunciato durante una grande festa d’inaugurazione tenutasi nel sito rimasto vacante da molti anni, alla presenza di Jiaying Cai e di Maurizio Del Tenno, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di China Investment SpA, al suo primo investimento nel nostro Paese. Alla cerimonia erano presenti anche Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano, e l’architetto Paolo Caputo e l’Amministratore delegato di Colombo Costruzioni SpA, Luigi Colombo.
Il progetto Giardini d’Inverno, promosso dalla società̀ italo-cinese, è composto da una torre di 15 piani fuori terra formata da tre moduli differenti e da sei piani interrati per circa 13 mila mq commerciali, per un totale di 127 appartamenti, venduti a partire da 7.500 euro al metro quadro.
La particolarità scelta per gli appartamenti e che distinguerà l’edificio è la dotazione per tutti di terrazzi di serre, dove saranno allestiti veri e propri giardini in quota che potranno accogliere piante da fiore, piccoli orti domestici, arbusti, rampicanti o alberi da frutto, e possono essere personalizzati e curati, a seconda delle preferenze, in maniera autonoma o condominiale. Anche i terrazzi in copertura all’edificio saranno destinati ad aree verdi.
Gli appartamenti andranno dai bilocali ai plurilocali con una prevalenza di tagli di piccole‐medie dimensioni a partire dai 40mq e, grazie ad una partnership con Poliform/Varenna, avranno in dotazione, inclusi nel prezzo, tutti gli arredi fissi ‐ cucine, armadiature e bagni ‐ che sarà possibile scegliere in ogni dettaglio e finitura. Ogni appartamento sarà dotato di cantina e posto auto.
Naturalmente la nuova costruzione sarà dotata di classe energetica A+, con una marcia in più, visto che sarà anche il primo edificio a Milano classificato acusticamente.
Ci sarà anche la zona wellness con palestra e spa, e una bella piscina panoramica al quinto piano, aree verdi interne e spazi per eventi e co‐working.
Al piano terra ci saranno gli spazi commerciali per ristoranti e caffè.
I nuovi rendering:
Il plastico:
Se si arrivasse davvero alla riapertura del Naviglio questo quartiere diventerebbe davvero una figata unica in Europa… una cosa tipo Rotterdam…
Ci mancherebbe solo questa fesseria della riapertura dei Navigli che da anni viene messa in giro. Per fortuna non si farà mai. Per favore, siamo seri.
A me piace molto!
Per quanto riguarda la riapertura dei navigli, per me ha moltissimo senso in centro.
Ne ha molto meno in Melchiorre Gioia. A meno di non fare progetti davvero ben pensati, bellissimi (e costosi), non vorrei che ci ritrovassimo semplicemte un canale in mezzo a un viale asfaltato, che non vuol dire niente.
vi invito a passare in melchiorre gioia dalle 17 alle 20.
il traffico dove lo indirizzate ? sui controviali, ora ristretti , per dare posto ad un attraversamento pedonale semplicemente faraonico ancora non terminato nonostante i lavori siano iniziati ad aprile ( di fronte sede Regione)
condivido.
sull’attraversamento pedonale poi, è faraonico perché esiste ancora l’imprinting del celeste… 🙂
Bè ma il rallentamento dei lavori è copyright dello stato bizantinoide, lo fanno apposta, aprono un cantiere nel bel mezzo di una strada trafficata, cosicchè si creano ingorghi stradali, più consumo di carburante, più accise allo stato bizantinoide. A quanti di voi è capitato di beccarvi un bel cantiere temporaneo su una strada proprio nell’ora di punta la mattina verso le 8, cantiere che poi veniva chiuso verso le 11. Aprirlo alle 11 o 12 no eh? Formigoni non c’entra nulla, è tutta farina del sacco dei bizantinoidi che danno l’ordine al comune di Milano di fare il “cantiere alla moviola” per fregarci più tasse con l’accise sul carburante…
Calmi…tanto ormai le elezioni son passate e Sala ha altri interessi ed altre priorità.
Si ricomincia con sogni e progetti per le Comunali del 2021. E se va bene apriranno un moncherino di 10 metri per 2 con mezzo metro d’acqua in Piazza Cavour ed uno a San Marco nel 2035 – forse.