E’ notizia recente, anche per il bellissimo palazzo Ex-Unicredit (a sua volta ex Credito Italiano) pare si prospetti un nuovo futuro. Infatti pare che la nuova proprietà cinese di Fosun, secondo quanto risulta da Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, nelle scorse settimane ha dato mandato allo studio di architettura Piuarch affinché elabori un progetto per l’immobile che la banca lascerà presto libero. Quindi non solo il palazzo ex delle Poste, sta per rinascere sotto un nuovo utilizzo, in versione uffici e commercio, ma anche per l’ex edificio sede storica della banca italiana ci sarà un nuovo utilizzo, quello alberghiero di lusso. Pare che si stia sempre più delineando l’idea di dare vita al primo hotel di lusso firmato D&G. Anche la scelta di Piuarch, grande collaboratore con gli stilisti Dolce e Gabbana per la realizzazione di loro show-room, uffici amministrativi (viale Piave a Milano) e la realizzazione di oltre 40 boutique in tutto il mondo. Le trattative sono ancora in corso, staremo a vedere, intanto si preannuncia un grande movimento per i prossimi anni al Cordusio tra traslochi e nuovi inquilini insieme a grandi rinnovamenti. Noi stiamo aspettando anche un nuovo riordino della piazza, oramai un parcheggio per vetture di pochi privilegiati, oltre ad essere un grande luogo di confusione tra oggetti buttati a caso un po’ ovunque, cartelli, bandiere e altro ancora.
Anche questo palazzo fu costruito da Luigi Broggi come l’ex palazzo della Borsa, poi della posta, sul lato opposto della piazza. Presenta una facciata principale concava a sottolineare l’ellittica forma della piazza. Venne completato tra il 1901 e 1902, dal 1998 era sede del gruppo bancario denominato Unicredit. L’edificio si compone di una serie di palazzi accorpati e realizzati in differenti fasi, come gli ex Magazzini Contratti la cui facciata liberty è ancora visibile in via Tommaso Grossi e dall’estensione moderna realizzata nel 1963 da Giovanni Muzio.
Ottima notizia!
Si spera in un rinascimento del centro di Milano sulla falsariga di una maggiore VIVIBILITA’ del centro storico milanese…
Certo negozi di mutande & profumi non migliorano la vivibilità, nè categorie merceologiche da shopping domenicale.
Invece mall di classe media e/o ristorazione e/o caffè in stile e livello europeii credo di si.
C’è da dire che magari un albergo portando STRANIERI turisti poi cresca la domanda per questo genere di tipologie che possano incidere in una DIFFERENTE qualità di OFFERTA..
Buone notize comunque.
Nonse ne può più di spazi in zone Dante Cordusio Duomo monopolizzati da Uffici BANCARI, che occupano mq di vetrine su strada per 4 stanze contabili.