Milano | Porta Garibaldi – Vince chi parcheggia meglio!

Porta Garibaldi, Corso Como e Porta Nuova: basta fare un giro a qualsiasi ora, giorno e notte, per rendersi conto che alla gente di prendere le multe (se mai arrivano) poco importa. Sette macchine su dieci sono parcheggiate in divieto o dove non si dovrebbe proprio, come in via Rosales, dove addirittura le aiuole con le piante sono usate come zerbino. Oppure dove un marciapiede permetta la sosta, zack, ecco che ci infiliamo l’auto, poco importa se impedisce il passaggio persino ad un gatto.

Il piazzale, appena sistemato con un parcheggio sotterraneo nuovo di zecca, come piazza XXV Aprile: perché pagare per sostare quando si possono parcheggiare le auto sopra al parcheggio, dove si dovrebbe andare a piedi.

Che dire di quei marciapiedini lungo viale Crispi, dove sono in pochi a passare? Che sarà mai, ci lascio l’auto per un paio d’ore. Oppure nella strana parte centrale di via Melchiorre Gioia, così comoda per lasciarci l’auto, tanto i vigili non dicono nulla…

Perché il Comune crea impedimenti ai parcheggi e poi non li controlla? Noi sembriamo dei maniaci che ce l’hanno con le auto parcheggiate in sosta vietata, e giustamente gli automobilisti possono dire: e dove me la parcheggio l’auto?

Il nostro pensiero è che qui, come in tutta la città, sia necessario un vero e proprio piano del parcheggio, organizzato e ordinato che consenta agli automobilisti di sostare nei luoghi preposti e ai pedoni di camminare senza impedimenti.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

53 commenti su “Milano | Porta Garibaldi – Vince chi parcheggia meglio!”

  1. Si tratta semplicemente di un problema che da anni affligge tutta l’Italia in tutti i settori…,manca la certezza della pena.

    In questo caso parcheggio dove voglio perché 9 volte su 10 la faccio franca. Vigili più severi è più ausiliari della sosta !! Gli italiani li educhi solo se li tocchi nel portafoglio.

    Rispondi
    • Ma basta con questi luoghi comuni… all’estero non parcheggiano dove non si può semplicemente perché sono abbastanza furbi da IMPEDIRLO FISICAMENTE con dissuasori, siepi, cordoli rialzati, ecc.

      Prova a farti un giro in certi quartieri residenziali di villette nella civilissima Monaco di Baviera, per esempio, e vedrai le auto parcheggiate a cavallo del marciapiede esattamente come a Milano, perché altro posto non c’è. Ovviamente visione impossibile in centro città.

      Oppure vai su Google, digita “parking on sidewalk” e goditi la galleria di immagini da tutto il mondo.

      Certo, poi un un po’ di severità in più non guasterebbe: solo per citare due posti dove ho vissuto, in UK se non paghi una multa ti ritirano la patente (altro che cartella equitalia che arriva, forse, dopo anni e tanto c’è il condono e lo sconto) e in USA addirittura ti possono arrestare.

      Io sarei per un sistema Finlandia adattato all’Italia: lì fanno le multe in proporzione al reddito, da noi questo vorrebbe dire favorire gli evasori e tartassare i poveri Cristi che già dichiarano tutto, quindi propongo che le multe siamo in proporzione alla cilindrata e le caratteristiche dell’auto: più è grossa e di lusso, più paghi.

      Rispondi
      • Perfetto ma occorrono i Vigili.

        Non voglio sapere cosa fanno i 3.000 Vigili Urbani di Milano, ma almeno i 368 Vigili di Quartiere (dovrebbe essere il numero giusto, è quello venuto fuori da dibattito elettorale tra i candidati) che fanno?

        Se poi ci aggiungiamo che gira la leggenda urbana che gli Ausiliari ti possono multare solo sulle strisce gialle e blu e quindi è meglio mettere la macchina sul marciapiede (che tanto i vigili non passano mai…)

        Rispondi
        • Roberto.
          Ti dico una cosa.
          Se tu metti tutte le cose che dice claudio e togli fisicamente la possibilità di posizionare il bacarozzo de ferro nel 80 di parcheggi possibili irregolari.

          Tu coem vigile urbano, ti faccio una provocazione, non riesci a multare e individuare meglio lo stronzo che parcheggia fuori dall ordine civile che troverai?

          Qui pochi chensi ostinano saranno evidenti come mksche bianche sulla m….
          E li giu a bastonare di multe.
          E saranno i cittadini a prtenderlo.
          Perche la,strada sara gia bella e ordinata.

          Mentre nella notte della ragione tutte le mucche sono nere.
          Quindi i vigli SOLO DOPO aver messo una platea sterminata di dissuasori di ghisa, marciapiedi alti e siepi.

          Ti invito a riflettere che Ha ragione claudio.

          Rispondi
          • Esatto. In UK possono permettersi di metterti le ganasce a tutti quelli che parcheggiano fuori posto perché sono relativamente pochi (un po’ perché è fisicamente impossibile, un po’ perché hanno paura delle conseguenze)

            Tranne che in Corea del Nord è impossibile controllare tutto e tutti con le forze dell’ordine. Bisogna prevenire. E’ lo stesso discorso dei graffiti.

            Corollario: a Londra entrare nella Congestion Char costa la bellezza di 11.50 STERLINE.

            Certo che sei fai selezione all’entrata, poi i cienti dentro il privé già sono di un certo tipo 😉

            Vi immaginate se il Comune di Milano chiedesse 11.50 euro (traduco in potere d’acquisto, non in cambio ufficiale) per entrare in Area C? Apriti cielo.

          • Esatto. In UK possono permettersi di metterti le ganasce a tutti quelli che parcheggiano fuori posto perché sono relativamente pochi (un po’ perché è fisicamente impossibile, un po’ perché hanno paura delle conseguenze)

            Tranne che in Corea del Nord è impossibile controllare tutto e tutti con le forze dell’ordine. Bisogna prevenire. E’ lo stesso discorso dei graffiti.

            Corollario: a Londra entrare nella Congestion Charge costa la bellezza di 11.50 STERLINE.

            Certo che sei fai selezione all’entrata, poi i cienti dentro il privé già sono di un certo tipo 😉

            Vi immaginate se il Comune di Milano chiedesse 11.50 euro (traduco in potere d’acquisto, non in cambio ufficiale) per entrare in Area C? Apriti cielo.

  2. Assolutamente d’accordo con quanto scritto nell’articolo.

    A mio avviso, un piano per parcheggiare in modo urbano a Milano deve essere una priorità. E’ una questione di sicurezza, rispetto per il prossimo e pure di estetica.

    Se vengono eliminate parte delle strisce blu (in area C) ma le auto e le moto continuano a parcheggiare dove non dovrebbero, non si ottiene nulla.

    Impedire con arredi urbani l’accesso ai marciapiedi da parte delle auto/moto ed aumentare i controlli e, se del caso, le sanzioni con vigili e ausiliari.

    Aumentare parcheggi – se possibile – ed incentivare l’uso di quelli esistenti lavorando sulle tariffe (prevedendo riduzioni o convenzioni).

    Poi, ovviamente, i mezzi pubblici hanno una grande importanza: migliorare frequenze di certi mezzi di superficie e, soprattutto, dare loro corsie riservate. Senza queste, il metrò resta il mezzo principale al quale tutti fanno riferimento per spostamenti significativi e conosciamo tutti i costi e soprattutto i tempi per realizzare una linea metropolitana.

    Rispondi
    • Molto ragionevole.concordo.

      Solo un punto su cui ragionare.
      I parcheggi interrati che oggimsono vuoti.
      Ora. I parchegggi interrati rimangono vuoti dovunque nel mondo SE il cittadino in SUPERFICIE trova facilmente parcheggio, soprattutto irregolare.

      Voglio mettere e specificare questo punto importante.
      Il costo del parcheggio è sempre indifferente.sempre.
      Puo essere un ragionamento di giustizia economica o sociale.
      Pero la variabile indipendente e principale è SOLAMENTE quella della facilita e dizponibilita del parcheggio irregolare nella immediata suoerficie.

      Puo non piacere ma è così.
      Perche?
      Semplicemente perche se posso parcheggiiare gratis qualunque prezzo è troppo.
      2 . Fermarsi e piazzare la macchina e piu comodo che fare la,discesa e uscire a piedi dallinterrato.
      E poimdover fare tutta la,discesa a piedi per prendere la macchina.

      In definitiva se ce toleranza in superficie e soprattutto DISPONIBILITA di, parcheggio irregolare, im parcheggi sotterranei resteranno sempre vuoti.

      Ragioniamo su questo.
      So,che non sarete daccordo.
      Ve ne accorgerete tra 5 annimdimtentativi sbaglaiti,prima di mettere sacrosanti dissuasori e imledire fisicamente la sosta in ln prossimita deimparcheggi a pagamento.
      Simperderanno,anni e poi dovrete a malincuore concordare con me.
      Che si avevo ragione era lunico sistema.
      Meglio tardi che mai.
      A tra 5 anni.

      Rispondi
      • Hai ragione è un problema di REPRESSIONE (o “educazione” se vogliamo usare una parola meno da sceriffo…), non di disponibilità di parcheggi sotterranei o di costo.

        Provate a passare di fianco ad una Esselunga che ha sempre giganteschi parcheggi sotterranei GRATIS: troverete macchine dappertutto, in divieto di sosta e in doppia e tripla fila, in qualsiasi giorno ed a qualsiasi ora.

        Rispondi
        • Roberto, si esattamente.
          Hai capito.

          Pero la,repressione va e viene con la,politica.
          Pensa se fanno la,gelmini assessore al traffico quanti vigili vedi in giro.
          Mentre un dissuasore di ghisa…
          …è per sempre!

          Rispondi
          • ?
            @claudio
            Adotta anche tu un paracarro,di ghisa.
            Esatto! Alla salvini!

            Ripetete con me il concetto:
            Non possono esistere parcheggi a pagamento sotterranei se non si TOGLIE, impedisce, rende impossibile la sosta gratis IRREGOLARE in SUPERFICIE.
            CON OGNI MEZZO DEFINITIVO.

            SEGNATEVI QUESTO CONCETTO che ritornera sempre.
            Ciao

  3. Molti dei parcheggi fotografati in questo articolo sono da veri incivili. Pensate ad una mamma con carrozzina … un anziano o un disabile che deve precorrere quelle strade. Roba da matti. Ganasce e rimozioni forzate a manetta. Trovo giusto rinpinguare le casse del comune con i soldi di questi cafoni…

    Rispondi
  4. Le battaglie stra-perse di Milano (e di URBANLIFE):

    1. I parcheggi abusivi
    2. L’anarchia dell’arredo urbano (e dei lampioni)
    3. La selva dei pali segnaletici
    4. Il museo mancante (arte contemporanea)

    Ci sarebbe anche un punto 5 che non è mai stato rilevato da UrbanLife per ovvi motivi – Le porte blindate dei condomini (piu’ o meno d’epoca). Lo chiamerei arredo urbano condominiale senza regole.

    Purtroppo o per fortuna Milano è una città anarchica. E ignora il valore dello spazio comune sia in termini estetici che in termini etici, con conseguenze piu’ o meno serie sul presente di tutti.
    Non ne usciremo mai, questo è chiaro. Forse con una nuova dittatura, chissà! Ma non mi sembra il caso.

    Rispondi
    • Considerato che l’ultima dittatura ci ha demolito mezzo Centro Storico per poi infilarsi in una guerra che ha demolito l’altra metà, preferisco provare a vincere le battaglie con mezzi democratici!

      Ad esempio l’ergastolo per chi parcheggia sul marciapiede, il pensionamento coatto per i Tecnici Comunali palificatori e l’azione di responsabilità con richiesta danni per chi ha cancellato il Museo d’Arte Contemporanea di Libeskind che era già finanziato.

      Rispondi
    • Purtroppo fino agli anni 80-90 Milano è stata vista (a cominciare dai suoi abitanti) come una città dove solo lavorare e nel weekend scappare prima possibile verso i monti o la riviera, secondo la stagione.

      Le cose stanno cambiando, ma è un processo lungo. Ricordo che la prima volta che visitai Barcellona negli anni 80, pre-Olimpiadi (ahimè sono abbastanza vecchio da poterci essere andato già allora!) era una città industriale grigia, sciatta e sporca. Dove adesso c’è la Rambla de Mar e il Port Vell c’erano ancora i dock e le gru.

      Due cose hanno fatto il miracolo: il catalizzatore delle Olimpiadi e il senso di appartenenza dei barcellonesi/catalani. Oltre al fatto, naturalmente, che la Generalitat de Catalunya ha un budget e un’autonomia di spesa che la Lombardia si sogna.

      Come catalizzatore l’Expo ha fatto, anche se certo non ai livelli di un’olimpiade. Sul senso di appartenenza ci dobbiamo lavorare ancora un po’. Quanto ai soldi, come ho detto più volte in questo forum secondo me l’unica via percorribile per una città come Milano sono i partenariati con il privato. Questa giunta ha iniziato a farli, ma a mio parere ancora troppo timidamente.

      Lavorando nella comunicazione e nel marketing turistici, so bene che ci sono un sacco di aziende che sarebbero felici di sponsorizzare la restilizzazione di una via una piazza in cambio di visibilità “di qualità”, come una targa o la possibilità di organizzare eventi magari in prestigiose location comunali (che costerebbe zero alle casse comunali).

      Concludo dicendo che manca una. Se ci fosse una strategia, un’analisi di marketing anche basilari avrebbe già evidenziato che il design è uno dei punti forti di Milano, è la capitale mondiale del design, è una città che a questo punto forte non può permettersi di avere un arredo sciatto in un curato… Non è un dettaglio ma un elemento di una strategia… adesso abbiamo un manager come sindaco, vediamo se il concetto di strategia incomincia a entrare anche nella macchina comunale…

      Rispondi
      • Bella analisi.
        Su alcuni punti di analisi ho una interpretazione leggermente differente però il punto è centrato. E molto.

        E dico fondamentale. E dico che se Sala puntera veramente al turismo potra essere la,chiave di volta per un cambio soprattutto culturale. E questo cambierà tutti gli altri punti a cascata. Come un medicinale per milano.
        Bravo.

        Rispondi
    • Milano è una citta fascista.altroche anarchica.
      L anarchia che dici tu è la stessa di Corrado Guzzanti quando faceva gli spot per la CASA DELLA LIBERTA.

      Parcheggio dove cazzomipare. Ma come?
      Si, certo! Si puo! Siamo nella casa della liberta!
      Brigittebardobardooooo…
      Vieni anche tu nella casa della liberta!
      Una risata.

      Rispondi
      • Guarda se fosse fascista (non si mai!), regnerebbe l’ordine su Milano, nel senso che x esempio: via Padova sarebbe silenziosa e spopolata come neanche la sera di finale dei mondiali. Invece dobbiamo chiamare apposta l’esercito, e vediamo cosa succede. Chiaramente io parlo di Anarchia versione 2016. Quella dei taggari, dei parcheggianti abusivi, ecc. Nessun contenuto politico. Forse dovrei parlare di inciviltà, ma inciviltà si pensa sia solo un fatterello da scuola elementare, roba da notina sul diario, e stop.
        Anarchia invece dà il senso di forma mentis. Cioè alla milanese. Anche se a volte mi fa venire piu’ in mente certa manifattura improbabile cinese, piena di errori di fabbricazione e normalmente invendibile. Ma è solo una mia modesta opinione.

        Rispondi
        • Ti invito a riconsiderare l’anarchia.
          Perchè questi qui sono gli stessi che da Giannino parcehggiano sopra la pista ciclabile con la bentley.
          E di certo non sono anarco insurrezinalisti ne taggari ne imbrattatori.
          Ad ognuno la sua inciviltà.

          In un post sui tag parleremo di quello.
          Ma qui è proprio inciviltà da Casa della Libertà.
          Ognuno si crede padrone degli spazi pubblici.

          Unicuique suum.
          Ciao

          Rispondi
          • Tutto giusto ma non spendiamo a vanvera termini carichi di significato come fascista, anarchico, ecc… ok?

            Ricordiamoci che Milano è città medaglia d’oro della Resistenza e il 25 aprile che si festeggia in tutta Italia è il giorno della liberazione di Milano.

          • Aiuto, si’ tutto giusto, non parlavo certo degli anarchici con la A maiuscola. E lungi da me mischiare sacro e profano. Ho ben presente le varie differenze: con e senza Bentley! Comunque su questa cosa delle regole, bisognerebbe ritornare tutti a riflettere. Perché noi italiani/milanesi abbiamo un’idea tutta nostra delle regole – o dell’etica, tanto x tornare a monte della mia risposta. Quando dico riflettere, intendo che qualcuno dovrebbe spiegarci come a scuola, a noi adulti, a cosa serve rispettare le regole – a partire da quelle di convivenza. Perché un correttore automatico di errori civici, in questo caso non è dato. Dobbiamo essere noi preparati, e senza approssimazioni. Prima che qualcuno arrivato dall’alto si auto proclami lui il garante dell’ordine. Scusate ma questa cosa mi sta troppo a cuore, non si era capito vero ? 🙂

          • @dado
            Bravo dado,
            Adesso è chiarissimo però dissento sulla morale personale.
            Il correttore automatico di morale civica personale esiste e si chiama dissuasore di ghisa paracarri.
            Fidati. Funziona.

            @claudio.
            E quello che hai detto è la cosa più bella di Milano che la riscatta da città dei soldi e della finanza rigida.
            Quel tipo di cuore in mano.
            C’è speranza in Inghilterra.

  5. Una cosa non concordo.
    Il,piano parcheggi non va bene perche non si ouo lensare di dare parcheggio a tutte le auto che ORA parcheggiano regolarmente piu quelle che parcheggiano IREGOLARMENTE suimmarciapiedi.

    La,DISSUASIONE DELLA SOSTA va fatta a MONTE, ossia io devo sapere che quando arrivero in garibaldimun posto come si dice non lo trovero in ogni modo. Devo sapere prima di uscire che o parcheggio sottoterra oppure non verro tolerato.

    O meglio, tutti paletti di ghisa, mimsi impediscd fisicamente.
    Cosi io ragiono su come uscire di casa senza auto, che poi oggi alla fine un posto sotto un albero lo trovo sempre….

    Questa è lunica politica di dissuasione della sosta irregolare.
    La CEETEZZA che posti irregolari sono FINITI.
    non piu disponibili. Non piu tollerati.
    Stop.

    Allora prendo passante, metro,tram,bikeshring,carsharing.
    Oppure vado direttamwnte sottoterra, nell interrato.
    Tra laltro senza inquinare e intasare il quartiere per ore cercando un posto su un aiuola.

    Ed e il motivo principale se non .unjco per cui imlarcheggi costati milioni sottoterra restano vuoti da corso buenso aires fino al nuovissimo di garibaldi.

    Basta lisciare il pelo a chi parcheggia pure sulla testa di mia nonna.
    Paletti di ghisa ovunque.

    Mdldpdg
    Movimento di liberazione dei paletti di ghisa.

    Rispondi
    • Mi iscrivo al Mdldpdg se prometti di usare un correttore ortografico o di rileggere il post prima di inviarlo.
      Quanto gli errori di digitazione passano il 70% si fa fatica a seguire (anche se il concetto è abbastanza chiaro)

      Rispondi
  6. è anche questione di anarchia vs sicurezza.
    Stamattina nuovo grave incidente in Solari proprio lì dove il piccolo Giacomo in bicicletta ha perso la vita a causa di un’auto in divieto di sosta.

    Rispondi
  7. non desidero addentrarmi su dotte analisi che riguardano il senso civico dei milanesi, osservo semplicemente che se i vigili fossero un po’ piu’ zelanti (ed uso un eufemismo) potrebbero sradicare la incivile abitudine dei milanesi (unici credo al mondo) liberissimi di parcheggiare sulle aiuole e sui marciapiedi.

    Rispondi
  8. Io abolirei completamente il corpo della polizia locale, lo trovo inutile, se non una vera e propria tassa.
    In piazza duca d’Aosta, sono perennemente parcheggiati in auto, estate/inverno a scrivere e parlare al cellulare, e non una ma ben 3 o 4 volanti.
    Nel mentre trovi auto parcheggiate in seconda e terza fila e ingorghi a non finire tra taxi, bici, pedoni ed auto.
    Non è questione di dissuasori, è questione di volontà anche politica, dato che sul posto riservato ai soccorsi ai lati della stazione trovi parcheggiate le auto private dei singoli vigili e polizziotti.

    Rispondi
    • È questione di dissuasori.
      Non mi hai proprio convinto non capisco perché devo mandare fuori dei poliziotti zelanti o no se posso mettere per sempre dei dissuasori.
      Speigamelo.
      Ciao

      Rispondi
      • La domanda da porsi (e porre) veramente è:

        Con riferimento al noto problema delle auto/moto parcheggiate ad minchiam a Milano volete voi:

        1. risolvere detto problema, oppure
        2. lucrarci sopra ?

        Votare 1 per risolvere il problema definitivamente.
        Votate 2 se volete ogni tanto qualche multa, che, anche se non risolve il problema qualche soldino lo porta a casa.

        Il televoto è aperto !

        Rispondi
        • Stavolta voto Reno al 100%.
          Così stanno le cose,altre soluzioni non sono un opzione.

          Qui ormai su urbanfile deve essere chaira una cosa semplice.
          Che altre opzioni per risolvere il problema della sosta sono tutte fallimentari,
          E l’unica è un piano generalizzato per la liberazione degli spazi presi e occupati dalla sosta degrado.

          Solo con manufatti solidi e inamovibili tali da rendere multe e vigili umani superflui.

          Il resto sono chiacchiere da bar per spostare il problema è prendere per il culo il cittadino.

          Qui almeno su urbanfile questo concetto deve essere Assodato e compreso da tutti i lettori anche quelli silenti.
          Ciao.

          Bravo Reno.

          Rispondi
          • Io resto del parere che i problemi non si risolvono con muri, muraglie, fili spinati, dissuasori, trincee, valli, fortezze, corazze, cavalli di frisia e mura di cinta.
            Sembra che funzioni nel breve periodo (sembra) ma se non risolvi la causa alla radice, il problema si ripropone tale e quale in un altro modo ed in un altro posto.

            Io sono per far pagare l’occupazione del suolo pubblico per parcheggiare sempre e comunque (in particolare per i residenti). Introdurre una tassa (salata) per l’ingresso in auto in città e disincentivare il possesso di più di un’auto per nucleo familiare.

            Ciò detto se mettono un po’ di paracarri qua e la non mi dispiace, ma resto molto scettico sull’efficacia complessiva (a parte che nella via dove li mettono ovviamente)

          • Roberto veramente non ti capisco.
            Perché non sei convinto della loro efficacia?
            Veramente?
            Spiegami.
            Parliamone.

            E 2 veramente non capisco i tuoi motivi della ritrosia nei loro confronti.
            Se ci sono degli aspetti negativi.
            Non capisco per cui vorrei sapere cosa non ti piace.

            Strano perché trovo le città che li usano proprio belli in sé.
            Ridisegnano strade e slarghi in modo che trovo molto elegante.
            Mi sembra una posizione di principio.
            Non riesco a capire.

          • Non dico che i paracarri non servano, ma semplicemente che “spostano” il problema: il buzzurro che trova il paracarro si sposta un po’ più in la e prima o poi un posto assurdo e cafone dove parcheggiare in divieto di sosta lo trova e ti frega.

          • @roberto.
            TESI
            Quindi funzionano dove li metti.

            ANTITESI
            Non funzionano dove NON li metti.

            SINTESI
            Ergo…lascio a te concludere.

            COROLLARIO:
            Bisogna metterli per farli funzionare.
            Tertium non datur

            Ps.
            Se ci sono metodi piu efficaci parliamone.
            Ma non ce ne sono, non ne ho visti.
            Non mi risultano.non pervenuti.

            Metodi sperimentati e applicati non asserzioni condizionali.
            Del tipo SE facessero le multe, SE ci fosse piu senso civico, SE etc etc….
            SE mio nonno… etc il mondo del se.

            Pensaci.

          • se vuoi ti dico W i paracarri (che comunque non disprezzo). Ma i tuoi sillogismi mi sembrano simili a quelli di Don Ferrante – nostro illustre concittadino – che ovviamente morì di peste. Così come noi moriremo di parcheggio selvaggio se ci ostiniamo a curarlo (solo) coi “paracarri”.

            Mi puoi obiettare che di paracarri a Milano ce ne son talmente pochi che non c’è la controprova: ecco, su questo ti devo dar ragione.

          • La controprova c’è.
            Perché dove ci sono essi funzionano.
            Come è vero che non funzionano dove essi non ci sono.
            Più che sillogismo è logica.

            Più che altro cerchiamo di non far la fine dei capponi di Renzo, che litigavano fra di loro.
            Occhio.

  9. Sì, i vigili, vabbè, ma fino a quando la multa sarà di 25 euro e non di 100/200 come in Svizzera Germania Francia UK…
    Metti pure che la prendo 4 volte al mese (e non succede): 100 €.
    Parcheggio a pagamento diurno x 20 giorni: 300/400 € minimo.
    Le chiacchiere stanno a zero

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  10. Robertoq spiegami bene la tua ricetta…. Visto che il quartiere di giorno è invaso da buzzurri colletti bianchi e di notte da ragazzi buzzurri provenienti da ogni angolo della provincia che parcheggiano su marciapiedi e aiuole io residente dovrei pagare una super tassa per parcheggiare sotto casa mia ….????

    In pratica mi stai dicendo che devo tagliere la mia macchina per far posto a quella dei buzzurri…

    Proprio una ricetta del c…o !!! Strano che non ti hanno già fatto assessore alla viabilità

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    • Io penso che il parcheggio in strada su suolo pubblico sia una risorsa a) scarsa b) pubblica e che come tale chi ne vuole usufruire debba pagare un prezzo. Tale prezzo deve essere tale da rimettere in equilibrio domanda e offerta di parcheggio.
      Chiaramente puoi fare pagare meno chi è residente e di più chi non lo è, ma un prezzo per il parcheggio su suolo pubblico lo devono pagare tutti, come capita in tante altre capitali europee. Perché l’obiettivo è incentivare l’uso di parcheggi sotterranei/privati e disincentivare l’uso ed il possesso non strettamente necessario dell’auto.

      Detto questo, fuori dagli spazi legali, non ci deve parcheggiare nessuno, che sia residente o meno. Quindi i paracarri van benone.

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  11. In quella zona c’è un parcheggio sotterraneo nuovo di zecca costato fiorifero di milioni che è sempre vuoto. Facciamo in modo che venga usato sia mettendo i paracarri ma anche assicurandoci che i ns vigli pagati con le ns tasse comincino a massacrare chi pena che questa città sia una specie di far west

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    • Nessuno ti può assicurare che i vigili siano sempre sul pezzo.
      Poi che facciamo se domani rifanno decorato assessore al traffico?

      Questa dei vigili è un mantra che non risolve.
      Soprattutto per loro natura un giorno c’è e un altro no.
      Intermittente.
      Scadente.
      Variabile.
      Cangievole.
      Come il vento che gira.

      Non è malafede.
      È consustanziale,fa parte della natura del vigile.

      Purtroppo se chiedete vigili state facendo un assist a chi vuole che tutto rimanga così com’è.
      Quindi niente peana.

      Ps.
      Solo dopo ripeto solo dopo i dissuasori.
      Allora tolleranza zero e massacro di multe a chi parcheggia fuori contesto.
      Perché l’auto fuori un contesto ordinato stona come un elefante nel deserto.

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