Milano | Amendola – A buon punto la sistemazione di viale Berengario

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Siamo ritornati a vedere a che punto siano i lavori per riqualificare il viale Berengario, quello che da Piazza Amendola arriva sino a piazzale Arduino costeggiando le residenze di CityLife. Qualche semaforo è ancora fuori luogo, come si vede dalle immagini, chissà se verrà spostato.

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Come si vede, finalmente il viale è diventato bello. Mancano ancora piccoli tratti e l’asfalto colorato di rosso per la pista ciclabile. Unici accorgimenti che abbiamo notato poco coerenti e che andavano fatti riguardano la fontanella del drago-verde che poteva venir ruotata verso la passeggiata anziché rimanere rivolta verso la carreggiata e magari si poteva prevedere la possibilità di raggiungerla senza calpestare le aiuole o finire nel fango.

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Naturalmente qualche furbo crede ancora sia possibile sostare sul marciapiede, ma è questione di poco tempo, a fine lavori per tutto il viale sarà impossibile usare questo sistema incivile di parcheggio.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Amendola – A buon punto la sistemazione di viale Berengario”

  1. Si’ ma la fontanella messa nel mezzo dell’aiuola a favore di traffico veicolare?! Proprio comoda e sicura: chapeau!
    Ad ogni modo, quand’è che si comincerà a sostituire il vetusto asfalto con materiali piu’ sani? per esempio anche le mattonelle di cemento: vetustissime ma economiche. Il cemento, economico può’ essere anche artistico, basta un po di fantasia. A Grenoble (appena al di là del confine alpino) ho visto un boulevard come potrebbe essere questo delle foto qui sopra, completamente trasformato con piste ciclabili, aiuole, panchine, recinti per i cani, cestini, e il cemento a tappeto, come rivestimento, ma con un tocco artistico dato da foglie stampate qua e là sul marciapiede. Sicuramente è costato di piu’, ma l’effetto è veramente tutt’altra cosa. L’asfalto è sempre sporco, caldo d’estate, deformato…e veramente orrendo. Milano capitale del design? Seh-seh!

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    • D’accordissimo su tutto con questo commento. Soprattutto per quanto riguarda la cosa più semplice… la fontana girata verso le auto!!! Ma che senso ha?????

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  2. al momento – come si vede anche dalle foto – mancano ancora numerosi paletti. alcuni orfani del parcheggio preesistente parcheggiano ancora le macchine rasenti al muro ingombrando tutto lo spazio dei pedoni. mi auguro vengano presto scoraggiati.

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    • …per completare il mio intervento qui sopra, ecco la descrizione dell’intervento in cemento di Grenoble (2014) e due link con alcuni immagini (da cui è tratto il commento qui di seguito):

      Aménagement des contre allées du cours Jean Jaurès en béton imprimé (matrice développée sur mesure).
      « La solution retenue par la maitrise d’œuvre a été le béton imprimé . Le béton imprimé choisi devait avoir la même formulation que le béton chape utilisé jusqu’alors à Grenoble et disposer des mêmes caractéristiques de résistance aux sels de déverglaçage afin de faciliter les opérations de réfection. Une matrice spécifique a été créée pour ce chantier après validation et mise au point de l’épreuve en plâtre réalisé par un sculpteur. Le matrice retenu « végétal » non géométrique permet une impression des bétons en aléatoire et facilite ainsi les opérations de réfection par une absence de calepinage des sols béton. »

      http://www.sols.fr/portfolio_page/avenue-jean-jaures-grenoble/

      http://www.capvert-inge.fr/realisations/amenagement-des-contre-allees-des-cours-jean-jaures-et-liberation-grenoble-38_66.html

      PS
      Consiglio vivamente una visita a Grenoble – dove si resta a bocca aperta per la qualità dei recentissimi interventi di sistemazione delle strade/marciapiedi/verde urbano (Merito anche di un sindaco ambientalista che traduce tutto in : piu’ aree pedonali, rete di mezzi pubblici estesa, piste ciclabili, piu’ verde, etc.). La città non è certo bellissima in sé, ma gli ultimi interventi l’hanno resa una città all’avanguardia per la sostenibilità e qualità della vita.

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      • Spettacolo!

        Queste foto dimostrano come gli edifici abbiano bisogno di marciapiedi ampi per svettare, per prendere il loro giusto spazio nella trama urbana, per risplendere e cambiare il panorama urbano.

        E che la sezione aurea non è una puttanata che Milano può anche farne a meno.
        Non può farne a meno.

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      • Il cemento cosi sinceramente non mi fa impazzire, certo che erò il progetto del secondo link con quelle belle panchine, parigine e aiuole sarebbe perfetto invece per corso sempione.

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  3. Bene che si proteggano marciapiedi e aiuole ma non so quanto resisteranno questi paletti. Sempre in zona segnalo:
    – V.le Vigliani/angolo V.le Scarampo direzione Lotto: 1 paletto divelto, 1 paletto storno. All’estremo opposto del marciapiede 2 paletti entrambi divelti per garantire parcheggio auto.
    – V.le Vigliani/angolo V.le Scarampo direzione P.zza Firenze, 1 paletto divelto per garantire salita su marciapiede e relativo parcheggio anche a seguito dell’installazione di una stazione del Bike-MI che ha “rubato” posti auto che comunque sostavano “irregolarmente” sul marciapiede.
    – Via Meloria/angolo scarampo, dopo decenni hanno installato 2 archetti (non quelli gialli, ma in alluminio) a protezione del marciapiede; entrambi dopo qualche mese divelti (sono rimasti solo i buchi) per garanzia parcheggio ovviamente su marciapiede.
    Qui se l’amministrazione comunale non si sveglia e da un messaggio chiaro e preciso che non si può lasciare l’auto, non parliamo più per cortesia di parcheggio.., dove si vuole c’è ben poco da fare. Occorre organizzare un servizio di rimozione serio e la polizia locale… che torni a fare vigilanza stradale ovvero che i vigili tornino a fare quello per il quale sono nati perché per tutto il resto (controlli, sgomberi, e tutto quello che non rientra nell’ambito circolazione stradale) esiste: polizia, carabiniere e GdF.

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