La Circonvallazione esterna coincide con un anello viario fissato nel 1884 dal primo piano regolatore di Milano (il Piano Beruto), e che fino alla fine della Seconda guerra mondiale ha grosso modo delimitato l’estensione urbana della città[7], tant’è che questa “nuova strada di circonvallazione” è stata definita dal De Finetti l’equivalente di una cinta muraria, poiché nel Piano Beruto comportava una rinuncia al dialogo tra città e territorio.
È nota anche con l’appellativo di circonvallazione filoviaria, perché è percorsa, con alcune variazioni, dalle linee filoviarie 90-91-92 che percorre nei due sensi quest’anello, con capilinea in Piazzale Lotto (tra i viali Elia e Migliara) e in via Isonzo (piazzale Lodi). Inaugurata alla fine degli anni trenta come CE (circolare esterna) è rientrata in servizio sull’intero percorso alla soglia degli anni cinquanta. È sempre stata servita da mezzi articolati di grande capacità e oggi fruisce di un percorso protetto che corre, con l’esclusione di brevi tratti, in sede propria. (wikipedia)
Peccato che essendo a livello stradale, il percorso venga rallentato ad ogni semaforo e quindi renda l’uso di questo mezzo troppo lento. L’altro giorno mentre ero a bordo della novanta mi sono accorto di quanto ci si impieghi per fare poche fermate, in pratica eravamo sempre fermi.
Quindi, ho ripensato ad un mio vecchio sogno, ovvero al posto dei filobus mettere una monorotaia sopraelevata, tipo quella che si trova a Sydney. Diverrebbe una specie di metropolitana, sicuramente meno costosa e ugualmente utile, certo con treni molto frequenti, viste le ridotte dimensioni. Unico inconveniente potrebbe essere il passaggio sotto la stazione Centrale, ma se in quel punto il binario si portasse al livello stradale, potrebbe passare sotto il tunnel senza problemi. Certamente le strade in quel punto andrebbero ridisegnate e bloccate, Via Soperga, Via Ferrante Aporti, Via Sammartini e via Ponte Seveso, ma non essendo vie di grande scorrimento il problema potrebbe essere superato facilmente. Per quanto riguarda gli alberi che coronano la circonvallazione, penso che basterebbero delle buone potature e senza abbattere alcun albero. Mentre al posto del manto stradale tra questi filari d’alberi si potrebbe stendere un bel prato verde. Per viale Monteceneri, opterei per la definitiva demolizione della sopraelevata (orrendo manufatto creato negli anni cinquanta) e proseguirei col ripristino del viale alberato e monorotaia centrale.
Per una città più fruibile e bella a vedersi.
Di seguito le immagini della circonvallazione in alcuni punti, com’è ora e con un esempio di monorotaia inserito a fotomontaggio.
Come passare sotto i tunnel della stazione centrale. In pratica abbassandosi al livello strada.
Qui di seguito la monorotaia di Sydney, Australia.