Come ogni anno, a dicembre, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e dei Materiali dell’Unibo pubblica il rapporto sui flussi ciclabili 2015 a Bologna, che riassume i rilevamenti condotti tra metà settembre e metà ottobre attraverso 23 stazioni di monitoraggio, collocate nei principali snodi della rete ciclabile cittadina.
Il numero di biciclette in transito, suddiviso per fascia oraria, è stato valutato mediante strumenti automatici – con sensori a microonde o tubi pneumatici, che registrano il passaggio di ogni bicicletta – o con l’intervento di operatori.
Le rilevazioni di quest’anno assumono una particolare importanza perché, per la prima volta, quantificano l’utilizzo della tangenziale delle biciclette, l’anello ciclabile lungo i viali che circondano il centro storico, completato a settembre 2015.
In particolare, quattro stazioni hanno monitorato il traffico medio di biciclette in altrettanti tratti della tangenziale delle biciclette: Pepoli (92 transiti all’ora), Silvani (94), Filopanti (112), Ercolani (253). Tra queste, la pista di via Ercolani costituisce il tratto di tangenziale più antico, l’unico già entrato a regime nelle abitudini dei ciclisti bolognesi: ciononostante, la stazione fa registrare un aumento di traffico di oltre il 60% (da 127 a 207 transiti all’ora su pista ciclabile) rispetto all’anno precedente. I rimanenti tratti scontano l’effetto novità, ma partono da numeri di tutto rispetto – già superiori rispetto ai dati di traffico di diverse piste ciclabili storiche.
Tra le rimanenti stazioni, nove non superano la soglia di 120 transiti per ora nelle due direzioni, che equivale a una media di due ciclisti al minuto: Tanari (66 transiti all’ora), Mezzofanti (66), Zanardi 1 (78), Algardi (72), Casaralta (73), Arcoveggio (75), Sant’Isaia (87), Mazzini (103), Fioravanti (109). Si tratta di stazioni di rilevamento poste fuori porta, con l’eccezione di via Sant’Isaia, che sconta l’assenza di una pista ciclabile, e via Zamboni, dove gran parte del traffico ciclabile avviene su carreggiata, al di fuori della pista, e non è quindi rilevato.
Nel centro storico, spiccano i dati di traffico delle stazioni di via Dante (134 transiti all’ora), Zamboni (225), Falegnami (267), Riva Reno (304) e Moline (312).
Spiccano in cima alla classifica tre itinerari ciclabili radiali, che connettono il centro alle periferie: in ordine crescente, Murri (173 transiti, nonostante l’assenza di una pista ciclabile), Sabotino (238 transiti), San Donato (256 transiti) e Matteotti (452). In quest’ultimo caso, ancora più notevole è il raffronto tra l’utilizzo della pista ciclabile e l’uso della strada: su 452 ciclisti ogni ora, ben 167 (oltre uno su tre) preferiscono la strada alla pista ciclabile. Un sintomo, probabilmente, della necessità di ripensare la pista ciclabile di via Matteotti, separandola dal marciapiede e riservandole uno spazio dedicato – e protetto – sulla carreggiata.
Aumenta in modo percepibile la percentuale di spostamenti che avviene su pista ciclabile, rispetto al numero totale di biciclette in circolazione nei tratti interessati dalle rilevazioni. Un sintomo, secondo gli estensori del rapporto, della crescente contiguità della rete dei percorsi ciclabili di Bologna.
I dati del rapporto, nel complesso, segnano un marcato incremento della ciclabilità urbana a Bologna: +6% rispetto al 2014, +33% rispetto al 2010 (nelle sole stazioni di rilevamento in comune tra le rilevazioni), per un totale di quasi 2600 spostamenti all’ora nelle stazioni oggetto di indagine. Un risultato significativo, in vista dell’avvio dei lavori di preparazione del Biciplan di Bologna, il documento programmatico che stilerà le linee guida per le politiche ciclabili del Comune nel prossimo decennio.