Proseguono come sempre i restauri al Duomo un po’ ovunque, sia internamente che esternamente, comprese alcune guglie e il tiburio. Come oramai è assodato, il cantiere della cattedrale è proprio infinito, tanto da esser diventato anche un modo di dire… pare la fabbrica del Duomo, per dire che un lavoro pare infinito. In pratica, dopo il completamento del grandissimo tempio cristiano (la terza cattedrale più grande al Mondo), nell’Ottocento si cominciò a restaurare l’edificio, anche perché dopo 5 secoli di vita iniziava ad avere problemi di mantenimento delle parti più antiche.
La prima applicazione della moderna coscienza del restauro fu il consolidamento della Guglia Maggiore che l’architetto della Fabbrica, Pietro Pestagalli (1840), aveva proposto di demolire e ricostruire su un suo nuovo progetto più conforme allo stile della cattedrale ma che, grazie a Dio, venne scartata. La soluzione adottata da Ambrogio Nava, consigliere della Fabbrica, fu invece un intervento che restituì efficacia statica alla guglia senza modificarne la struttura. Da allora l’attività del cantiere sulle parti costruite, ma rovinate è continuata cercando di rispettare le strutture preesistenti, ed è per questo che il Duomo pare sempre in costruzione.
Naturalmente quest’idea di restauro conservativo di sostituzione delle parti deteriorate, ha comportato non poche problematiche rispetto ai canoni di intervento che col tempo si definivano in modo differente. All fine si trattava di nuovi pezzi che sostituivano gli originali.
Le fasi operative del restauro ancora oggi, sono la pulitura, il consolidamento dei vari materiali, la sostituzione delle parti degradate e la protezione.
La guglia della madonnina è stata liberata più di un anno fa, ma il tiburio è in gran parte ancora coperto da impalcature, così come alcune parti del tetto e delle guglie sul lato meridionale della Cattedrale. Stessa sorte riguarda ancora il lato nord del transetto dove sono in fase di restauro i due pilastri d’angolo che terminano con guglia.
Due immagini della webcam di Milanocam