In Via delle Forze Armate 260 si trova il condominio dei Giardini la Viridiana realizzato dagli architetti Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti nel 1968-1972 per una clientela medio borghese (forse il colore rosso mattone che li distingue era sinonimo di edifici di pregio, visto che abbiamo lo stesso esempio per Milano 2 e 3). Giardini, piscina, servizi e vigilanza, per un quartiere volutamente pensato per l’alta qualità. A due passi da Baggio che andava sempre più assumendo un aspetto popolare, la Viridiana doveva portare qualità alla zona. A distanza di oltre quarant’anni possiamo dire che gli edifici reggano ancora il confronto, ma c’è una cosa che abbiamo trovato allucinante e che ci pare assurdo nessuno provveda a risolvere: ci riferiamo all’aspetto che il supercondominio assume dalla via delle Forze Armate. A due passi da dove si accede al complesso, ingresso super sorvegliato giorno e notte da una portineria circolare, si trova un grande marciapiede con una “galleria” commerciale porticata e aperta sulla strada. Qui qualche vetrina è vuota oramai e il marciapiede è mal tenuto ed è utilizzato come un banale parcheggio. Facciamo notare addirittura che abbiamo visto un’auto usata da qualcuno come dimora (delle coperte oscuravano i vetri) e andando su Google Street View abbiamo notato la presenza di questa vettura parcheggiata nello steso punto dal 2012. Un cartello (malconcio) avvisa che il parcheggio è privato e che è vietato parcheggiare auto estranee al comprensorio.
Un aiuola, degli alberi e dei bei negozi di quartiere forse sarebbero più appropriati, anche perché basta attraversare la strada per notare un grazioso giardino pubblico ben tenuto.
Più comodo avere un posto sicuro per la seconda o terza auto che una bella strada sotto casa, questo è il succo del nostro resoconto. Basterebbe un po’ di buonsenso e poco per migliorare la vita in città, come proviamo a raccontare con questa immagine.
L’aspetto esteriore della galleria commerciale e il marciapiede
L’auto parcheggiata dal 2012 che la si può vedere su Google Street View, nel 2012, 2014 e nel 2015

























esisteva un progetto di itinerario ciclabile tra il parco delle cave e il centro sovrapposto a quell’area. Nè le destre nè le sinister hanno mai seriamente preso in carico quell’idea (fatta propria dal Consiglio di Zona 7 all’unanimità).
Andiamo Avanti con questa medioevale concezione della città
Non c’entra nulla in questo caso perché l’area è privata, il percorso non può sovrapporsi a essa ma deve passare sulla strada.
Mi permetto di evidenziare alcuni errori nell’articolo.
Nel titolo è sbagliato il nome del complesso VIRIDIANA e non Veridiana.
Il secondo che denota la scarsa conoscenza del complesso è che i palazzi in origine erano bianchi con le fasce blu. in un secondo tempo si è iniziato a cambiare i colori alle torri.
Per il posteggio esterno c’è poco da dire. L’area è privata ma il condominio è nell’impossibilità di utilizzo privato in quanto esistono molteplici problemi e ostacoli con il Comune.